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martedì 9 settembre 2025

LA CONDANNA DEL SILENZIO

 



La condanna del silenzio - Arwin J. Seaman -

recensione a cura di Elisa Caccavale


Con La condanna del silenzio (Piemme, 2025, 368 pagine), Arwin J. Seaman porta il lettore per la terza volta sull’isola di Liten, immergendo ancora una volta il lettore in un microcosmo chiuso, tempestoso e carico di tensione. La vicenda prende avvio dalla scomparsa di Kysa Nilsson, una ragazza diciottenne ribelle e malvista da molti, la cui sparizione viene inizialmente liquidata come una fuga volontaria. Ben presto, però, la comunità si rende conto che dietro all’episodio potrebbe celarsi qualcosa di più oscuro, e il caso finisce col riaccendere vecchie paure e antiche rivalità.

A indagare è ancora una volta Owe Dahlberg, capo della polizia dell’isola, figura centrale della trilogia: uomo segnato dal passato, riflessivo e tormentato, che qui sembra più che mai determinato a farsi carico del destino dei suoi concittadini. Accanto a lui tornano i personaggi già familiari ai lettori dei volumi precedenti: Malin, Henning Olsson, i membri della famiglia Andersson e altri volti che ormai appaiono quasi come vecchi amici. In questo senso uno dei punti di forza del romanzo è proprio il legame che si è creato fra i personaggi e chi legge: arrivati al terzo libro ci si sente davvero parte di quella comunità isolana, con i suoi drammi e i suoi silenzi.

Seaman costruisce ancora una volta un’atmosfera intensa, in cui l’ambientazione non è semplice sfondo ma diventa protagonista. Liten, con il suo clima inclemente, le sue strade battute dal vento e l’isolamento geografico, sembra respirare insieme ai personaggi e amplificare le loro paure e i loro desideri. Lo stile resta quello che i fan della serie conoscono bene: capitoli brevi, ritmo incalzante, dialoghi serrati che mantengono viva l’attenzione e invitano a “leggere solo un’altra pagina”, fino a scoprire di essere arrivati in fondo al libro.

Eppure, proprio perché ci troviamo al terzo libro di questa saga in salsa svedese, non si può ignorare un certo senso di ripetitività. Le dinamiche narrative — la sparizione misteriosa, le indagini interne alla comunità, il gioco di sospetti reciproci — finiscono per ricordare troppo da vicino quelle dei volumi precedenti. In alcuni passaggi, la narrazione appare quasi dilatata, come se l’autore avesse voluto trattenere i lettori sull’isola più a lungo del necessario. Anche la vicenda in certi passaggi perde un po’ di credibilità. Questo non toglie valore alla scrittura, ma fa sì che il romanzo, pur appassionante, non abbia più la freschezza e la sorpresa del primo incontro con Liten.

Nel complesso, La condanna del silenzio è un capitolo che emoziona e coinvolge, soprattutto per chi ormai si sente affezionato ai suoi protagonisti. Pur con qualche momento di déjà vu e qualche rallentamento, resta una lettura capace di intrattenere e di regalare ancora una volta l’esperienza suggestiva di un noir nordico in cui l’isola diventa specchio delle inquietudini umane.


genere: giallo

anno di ubblicazione: 2025

 


martedì 2 settembre 2025

IL DILEMMA

 




Il dilemma - B.A. Paris -

recensione a cura di Stefania Calà

 

È la vigilia del 40esimo compleanno di Livia, il giorno che aspetta da oltre 20 anni per avere quella festa che le è stata negata dai suoi genitori, avendola ripudiata per un matrimonio a loro non gradito. Niente festa di nozze, solo tanta amarezza da digerire, amarezza che Livia ha diluito negli anni, supportata dall'amore del marito Adam e dei figli, Marnie e Josh.

Adesso tutto è pronto per la mega festa, anche la sorpresa che Adam e Marnie le stanno preparando. Padre e figlia, infatti, sono in combutta per fare in modo che la ragazza (che si trova a Hong Kong per motivi di studio) arrivi in tempo per partecipare alla serata.

Ma uno degli aerei su cui avrebbe dovuto viaggiare Marnie precipita e Adam, pur non avendo la certezza che la figlia sia a bordo di quel volo, si autoconvince che non può essere, che Marnie non sia riuscita a prendere la coincidenza. 

Cosa deve fare? Informare Livia? Annullare la festa che lei aspetta da così tanto tempo? E se poi non fosse come sembra?

Dal canto suo, Livia conosce un segreto che Adam ignora e non sa decidersi a rivelarglielo.

Il romanzo (genere thriller) è tutto qui, la vicenda si sviluppa nell'arco di 24 ore, alternando i capitoli delle voci narranti Adam/Livia in un crescendo di tensione e ansia che spinge il lettore a proseguire per capire cosa succederà e quali saranno le decisioni che la coppia prenderà per non ferirsi a vicenda.

È stata, per me, una lettura piacevole. La narrazione è fluida e scorrevole, così come l'introspezione dei personaggi.

Ma credo che la storia meritasse un altro finale. 

Voto 6,5/10

 

CIT. "Se accetti un'offerta di pace, accetti anche di dimenticare l'offesa."

CIT. "Quando si viene derubati della cosa che si voleva più di ogni altra, poi non passa mai del tutto."

CIT. "Il tempo ripara i ponti, oppure li distrugge del tutto."


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2023

 


giovedì 28 agosto 2025

IL VALORE AFFETTIVO

 




Il valore affettivo – Nicoletta Verna -

recensione a cura di Lilli Luini

 

Dopo il bellissimo “I giorni di vetro”, ho voluto leggere anche l’opera d’esordio di questa scrittrice. Devo dire che non mi ha deluso. Se I giorni di vetro era ambientato negli anni ‘40, questo è un romanzo pienamente figlio del nostro tempo. Il titolo fa riferimento agli oggetti di cui ci circondiamo e che dopo la nostra morte rimangono qui, simbolo del lutto per chi resta. Ma anche agli oggetti che desideriamo e consumiamo, gettandoli via.

Bianca è una donna che all’apparenza ha tutto: bellezza, amore, benessere. Vive in un attico nel centro di Roma, con il marito Carlo, cardiochirurgo di fama. All’apparenza c’è un solo neo nella sua felicità: l’incapacità di concepire un figlio. I tentativi sono andati falliti e le condizioni del suo utero peggiorano giorno dopo giorno. Fin qui, una storia come tante, ma Bianca cela molto di più. La sua mente, infatti, è ancora più sofferente del suo utero: una forma maniaco-ossessiva che le impone di fare le liste mentali dei rifiuti, continuare cioè a differenziare la spazzatura prima nella sua mente poi, pian piano, anche nella realtà. Nessuno lo sa, ma lei passa ore a dividere i rifiuti, tutti quelli che la nostra società produce. Qualsiasi oggetto, lei lo divide e il culmine lo raggiunge quando la piccola nipotina di Carlo lascia a casa loro il suo orsacchiotto preferito. Bianca lo prende e lo fa a pezzi, “…stacco con le forbici gli occhi e li getto nella raccolta della plastica, lo sventro per fare uscire l’imbottitura di pula di miglio e versarla nell’organico, metto il resto nell’indifferenziata”.

Anche il lavoro di Bianca è inquadrato nel nostro tempo: sbobina interviste per una società di ricerche di mercato, su temi e prodotti disparati. “Una macchina da soldi senza il cui beneplacito nessuno si sente più di muovere un quattrino”, la definisce lei.

Una pagina dopo l’altra scopriamo la famiglia distrutta che c’è alle sue spalle, i tanti tentativi di suicidio della madre, la fuga del padre verso un’altra felicità, il senso di colpa di Bianca per la morte della sorella amatissima. Fino a scendere dentro di lei, pensa in una ricerca assurda.

Bianca alla fine la scopre, la verità sulla morte di Stella, ma l’autrice sceglie la strada più difficile, quella della verità che non porta rinascite miracolose ma altro dolore e disincanto.

La scrittura è tesa, cruda, incredibilmente centrata. Le parti in cui la protagonista fa le liste della differenziata sono notevoli, considerando che non è certo facile inchiodare un lettore alla sedia con un argomento simile. Altra scelta difficile dell’autrice è quella di far narrare in prima persona a Bianca, e qui esce tutto il suo talento che riesce a calibrare bene i flussi di coscienza con altri argomenti, i rapporti con Carlo, con i suoi amici, le sedute di psicoterapia (tanto fallimentari da essere divertenti), il campionario umano che esce dalle sbobinature che arriva a collocare lo squilibrio di Bianca sulla scena dello squilibrio del nostro mondo.

Nel panorama di storie commoventi e altamente emozionali che conquistano i lettori, la storia di una donna quasi incapace di emozioni, una donna danneggiata e disturbata, è la voce fuori dal coro, inquadrato com’è nel nostro mondo reale. Non si piange, leggendo questo romanzo, non vengono le lacrime agli occhi, ma quando lo finisci ti senti di avere qualche arma in più per affrontare ciò che sarà.

“Continuo a pensare a chi se ne va e a chi resta e al loro trait d’union più evidente: gli oggetti. L’immagine più nitida della morte sono gli oggetti che le persone lasciano, con quello che chiamiamo valore affettivo”.

 
genere: giallo 

anno di pubblicazione: 2024


domenica 24 agosto 2025

LA MORTE PROFUMA DI LIMONI

 




La morte profuma di limoni – Anna Allocca

Recensione a cura di Dario Brunetti


La morte profuma di limoni è il nuovo romanzo dell’autrice Anna Allocca uscito per Golem edizioni.

Il vice questore Carlo Boni e l’ispettrice della polizia scientifica Lea De Angelis sono i protagonisti di un giallo con sfumature di thriller. La particolarità di questi romanzi come ben noto sta nel focalizzare l’indagine poliziesca mettendone in risalto l’atmosfera, la tensione e le forti emozioni dei personaggi della storia.

Lea De Angelis è a Salò e ha ricevuto un invito da sua cugina Giovanna a prendere parte alla sua festa di onomastico. È una serata magica ed è la festa di San Giovanni e gli ospiti possono godersi questo momento nella lussuosa villa sotto a una meravigliosa limonaia. Per rendere ancora più suggestiva un’incantevole notte di estate si è deciso di organizzare un gioco a squadre che prende il titolo di un famoso racconto di S.S. Van Dine, Delitto alla limonaia, uno spettacolo interpretato da bravi attori.

Lea avvalendosi delle sue doti di investigatrice riuscirà a risolvere il mistero di uno dei più bei racconti scritti da SS Van Dine?

Passare da un gioco in cui si mette in scena un delitto a un omicidio vero e proprio il passo è breve. Ed è un po' quel che accade a Lea che dovrà coadiuvare nell’indagine il vicequestore Boni che è nella villa a fianco a quella di sua cugina Giovanna.

E’ stato compiuto un delitto che ha visto protagonista l’imprenditore Riccardo Marsi uccidere per legittima difesa Veronica Zonin.

Dalle dichiarazioni fatte alla polizia emerge che la ragazza era comparsa all’improvviso in casa Marsi è armata di coltello voleva colpire a morte proprio Riccardo che è stato costretto a sparare.

Gli inquirenti cercano di ricostruire la scena del crimine, di interrogare gli abitanti della casa e di mettere al corrente i genitori della ventenne uccisa. Ma per Lea De Angelis che ha preso a cuore la vicenda ci sono elementi che mettono in discussione il delitto ai danni di Veronica, in particolare ci sono delle evidenti incongruenze nel racconto dell’imprenditore Marsi che dimostreranno in un secondo momento che Veronica è stata uccisa prima di aver ricevuto ferite da arma da fuoco.

Misteri che si infittiscono e che renderanno l’indagine più articolata del previsto, intanto ci saranno tante situazioni che sconvolgeranno la quiete della provincia e che alzeranno il livello della tensione del romanzo.

Ennesima prova convincente di Anna Allocca che grazie a una prosa elegante e raffinata costruisce un giallo con un impianto narrativo classico che si mescola al thriller offrendo alla storia un ritmo più dinamico e con una crescente atmosfera di suspense.

Il finale ricorda quei romanzi della regina del giallo Agatha Christie in cui i personaggi sono invitati ad assistere alla soluzione del mistero.

Ben caratterizzati i protagonisti della storia, Lea è un personaggio che si porta delle evidenti cicatrici del passato e vorrebbe innamorarsi e al tempo stesso essere libera di sognare ad occhi aperti per scacciare finalmente le ombre.

Un romanzo giallo coinvolgente con riferimenti ai miti dell’antica Grecia in cui bellezza e crudeltà saranno le due facce della stessa medaglia.

Il delitto è servito e profuma di limone.

Buona lettura!


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2025


domenica 3 agosto 2025

LA MASCHERA DEL DIAVOLO

 




La maschera del diavolo - A. Fiaschi -

recensione a cura di Gino Campaner

 

📖Spiccioli di trama: Caterina e Giovanni sono colleghi in uno studio di avvocati. Giovanni chiede alla sua collega di occuparsi lei di un caso importante perché deve assentarsi momentaneamente. Da quel momento però di lui si perdono le tracce: telefonino spento, nessun messaggio, nessun indizio per capire dove possa essere andato. La questione comincia a farsi preoccupante. Caterina a suo modo indaga cercando di capirci qualcosa.
 

 🔥Punto di forza: sicuramente la descrizione degli stati d'animo che hanno i vari protagonisti. La cura e la profondità nel parlare del disagio che vivono Giovanni e Caterina a causa del loro difficile passato. Il messaggio finale che ci consegna il romanzo, una volta terminato di leggere. Le figure positive e combattive di Emanuele e Giulia. 


🙁Punto debole: il punto debole che segnalo è quasi sempre soggettivo mai oggettivo. Anche in questo caso lo è. Mi aspettavo un romanzo con piu azione e meno cerebrale, meno psicologico, più investigativo. Credo mi abbia un po' tratto in inganno la descrizione della storia raccontata e della trama, forse la copertina, o il titolo. 


🏁Finale: ci riserva una sorpresa. Uno dei rari momenti presenti nel romanzo che danno modo di rilassarsi dopo aver letto una storia piuttosto tesa. 


🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐
Un romanzo emozionante che ci spinge a guardare sempre avanti senza ancorarsi ad un passato spesso doloroso, che impedisce di vivere il presente ed il futuro in maniera serena e propositiva. 

genere: giallo

anno di pubblicazione: 2024


mercoledì 30 luglio 2025

TRA LEI E ME

 





Tra lei e me - Giampaolo Simi -

recensione a cura di Lilli Luini


Ci sono libri di Simi che ho amato moltissimo, tre su tutti: Rosa elettrica, La notte alle mie spalle e Cosa resta di noi. Poi è venuto il ciclo del giornalista Corbo che, non so perché, mi ha appassionato di meno. E poi arriva questo suo ultimo libro: fulminante, geniale, spiazzante.

Abbiamo un delitto e si tratta di un femminicidio. Lorena Danesi, nota e chiacchierata agente immobiliare della Versilia, viene trovata strangolata in un villino di cui ha l’esclusiva per la vendita. Il primo sospettato è il compagno, Leandro, ex bancario riconvertito a gestore di un B&B molto alternativo.  Le indagini sono affidate all’ispettrice Siracusano, che ha fama di essere competente e implacabile. Ma non è lei la protagonista, bensì l’avvocato Pietro Vavassori, un uomo maturo, ex rugbista, che di solito difende le donne vittime di violenze e che, contro ogni previsione accetta di difendere Leandro. Ed è qui che Simi ci stupisce per la prima volta: perché una gran parte del romanzo è incentrata sul serrato interrogatorio a cui l’avvocato sottopone il sospettato, la notte prima dell’interrogatorio ufficiale.

Intanto, con una voce onnisciente di cui dobbiamo decidere se fidarci oppure no, ci vengono narrati episodi dei mesi precedenti il delitto. Narrati a spizzichi e bocconi, ma sempre rivelatori di qualcosa, cioè di quel mistero che sono i sentimenti, i rapporti all’interno di una coppia. Questi episodi dapprima sembrano quasi irrilevanti, poi via via sono sempre più pregnanti, coinvolgendo altri personaggi che insinuano dubbi su come può essere andata, fino a che Simi ci stupisce per la seconda volta, mettendoci di fronte a un capovolgimento di prospettiva che ci fa di nuovo dubitare di tutto.

I dialoghi sono serrati e mantengono una tensione altissima, fino ad arrivare a un finale perfetto, nella forma e nella sostanza. Scritto benissimo, tra l’altro, come del resto tutto il romanzo. Se ne esce con la convinzione di avere letto una grande romanzo contemporaneo, una storia universale, fatta di verità dette “tra lei e me”, frase che ricorre spesso nel romanzo, dove “lei” è da intendersi come l’interlocutore a cui, appunto, dai del lei. Un romanzo che rappresenta perfettamente il nostro tempo, le difficoltà di amare e di credere nei sentimenti.

genere: giallo

annom di pubblicazione: 2025

 


venerdì 25 luglio 2025

L'ORRORE DELLA PORTA ACCANTO

 




L'orrore della porta accanto - Lorena. Lusetti

recensione a cura di Gino Campaner

 

📖Spiccioli di trama: in un condominio di periferia un po malandato con annesso un giardino messo anche peggio avvengono dei fatti non proprio "convenzionali". Il fatto è che anche chi lo abita proprio stabile mentalmente non lo è. I fatti inquietanti si verificano con preoccupante frequenza. Ci sono invidie, odi, maldicenze che spesso vengono risolte in maniera un po troppo drastica. 

 

🔥Punto di forza: Lorena Lusetti è una scrittrice di grande esperienza. Sa bene come rendere un racconto o una storia inquietante ma anche divertente dove ci siano atmosfere cupe ma anche situazioni più rilassanti. Tutto questo lo ritroviamo in questo libro che sono certo si è divertita moltissimo a scrivere. Ognuno può mettere in fila gli episodi che lo hanno coinvolto di più. Ma sono tutti comunque di grande spessore. 


🙁Punto debole: l'unica cosa rilevabile anche se non è assolutamente un difetto è la forma del "romanzo", scritto tra virgolette perche in realta non lo è.

🏁Finale: il finale lascia interdetti. Si rimane un po’ sospesi come è giusto che sia. Un finale adeguato e in linea con tutto ciò che si è letto in precedenza. 


🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐
Quarto titolo nella collana Nerodonna della Golem. Racconti in formato digitale dedicato alle donne che scrivono gialli. Curata dalla scrittrice Cristina Origone. Questa volta si tratta di una serie di brevi racconti scritti da Lorena Lusetti. Non sono racconti a sé stanti, indipendenti uno dall’altro, sono episodi che narrano di fatti che avvengono all'interno di un condominio abitato da inquilini poco raccomandabili, alcuni proprio fuori controllo. Molti di questi episodi raccontano fatti macabri, altri drammatici, alcuni solo inquietanti, che vengono narrati da una "voce" particolare, a chi appartiene si saprà solo nella parte finale. Per chi ama il genere giallo/thriller non possono che piacere. A me hanno divertito molto, tenendomi piacevolmente compagnia. Bravissima l'autrice a creare questo romanzo a episodi, singolare ma molto avvincente. 


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2025


domenica 20 luglio 2025

IL MORTO NON ERA DEL POSTO

 




Il morto non era del posto - Flavia Labre

 

📖Spiccioli di trama: siamo a Varasole, comune di fantasia situato in Liguria.  Qui, nei pressi della riva del mare, viene trovato il cadavere di un uomo. Accanto a lui una bottiglia semivuota di liquore. Le indagini quindi propendono per una fatalità. Aurora Veleda, gattara settantenne, molto curiosa di vedere da vicino il luogo della disgrazia si reca nelle vicinanze e fortuitamente rinviene un orologio molto particolare. Da lì si sviluppa tutta la vicenda che porterà alla luce segreti inconfessabili tenuti nascosti per decenni. 



🔥Punto di forza: essenzialmente il suo modo di scrivere. A me piace molto. Poi il saper inventare storie, situazioni, personaggi, sempre coinvolgenti e, in questo caso, anche divertenti. Il riuscire a trasmettere sempre inquietudine, anche in un romanzo leggero come questo. Il personaggio di Aurora, gattara per vocazione, ti rimane impresso. Simpatico e risoluto. Non mancano sorprese e colpi di scena. La capacità dell'autrice di passare con disinvoltura da un registro angosciante e sinistro ad uno giocoso e rilassato. 



🙁Punto debole: a mio giudizio tecnicamente e stilisticamente non ce ne sono. Ovvio che è un genere che mi appartiene poco. L'ho letto solo per il piacere di leggere una storia scritta dalla Labre. 



🏁Finale: alla fine l'assassino viene individuato e arrestato non senza un po’ di batticuore. Nelle pagine finali anche le vite dei protagonisti, che sono state scombussolate per tutto il romanzo, tornano alla solita routine. 



🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐
La Labre scrive veramente bene. È un piacere leggere i suoi libri e racconti. A prescindere dal genere a cui appartengono. Termini semplici ma corretti e appropriati che rendono la lettura scorrevole, senza intoppi, divertente e coinvolgente. Crea facilmente momenti di suspense e sorprese inattese. Io ho conosciuto la penna della Labre leggendo il racconto Ogni suo respiro e me ne sono innamorato. Questo cozy mystery le è servito per stemperare un po' la tensione emotiva tra un thriller e l'altro, almeno spero. Perché il noir è il suo habitat naturale ne sono certo e se leggerete Ogni suo respiro ve ne accorgerete. Ma posso immaginare che descrivere certe scene, inventare personaggi al limite, creare suspense e pathos non sia semplice e soprattutto produce "ansia", si ha bisogno di staccare ogni tanto da certe atmosfere. Allora ben vengano anche questi romanzi. Adesso la aspetto alla sua prossima storia thriller sono certo che mi emozioneró ancora. 

genere: giallo

anno di pubblicazione: 2025

 


domenica 13 luglio 2025

IDENTITA' NEGATE

 




Identità negate - Ferdinando Salamino - 

recensione a cura di Gino Campaner 


 📖Spiccioli di trama: Nadia è una ragazza solare e spensierata, amica sincera, sempre pronta ad aiutare. Viene trovata senza vita nella camera di una villa dove un gruppo di studenti, suoi compagni di classe, sta facendo baldoria durante una festa, di fine anno scolastico, non proprio innocentissima. Iniziano le indagini condotte dalla procuratrice Tagliaferri. Quello che piano piano emergerà va oltre ogni immaginazione. 

 🔥Punto di forza: Salamino crea un altro protagonista che non può lasciare indifferenti. Dopo Michele Sabella è la volta di Ivan Castelli. Un criminologo cinico e anaffettivo. Con una moglie che non ama, ed una figlia (Nadia) per la quale non dimostra nessun affetto. Freddo e insensibile, solo dedito al suo lavoro di profiler. Anche la procuratrice Sonya Tagliaferri ha un posto speciale nello sviluppo del romanzo. Determinata sul lavoro, sensibile ed empatica nella vita. Trama che coinvolge, scrittura che cattura. Inquietudine e emozioni si susseguono, in una storia piena di pathos e sorprese. 

🙁Punto debole: come consuetudine con i romanzi di Salamino leggiamo una storia a forte impatto emozionale, con personaggi che arrivano dritti al cuore. Ma quello che Salamino a suo tempo ha costruito intorno al personaggio di Michele Sabella per me rimane inarrivabile. Quella trilogia, soprattutto il primo volume, per me resta inavvicinabile. Almeno per ora... 

🏁Finale: quasi un doppio finale. Nel primo si conclude l'indagine sulla morte di Nadia. Si conosce finalmente il nome dell'assassino. Nel secondo un lungo interrogatorio chiarisce il ruolo di Ivan in tutta la vicenda. Entrambe creano attesa e suspense. Le ultime pagine, dolorose e toccanti, ci fanno  scoprire un Ivan Castelli inaspettatamente meno cinico e freddo. 

🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐
In questo romanzo, in questa storia, anche chi non ha commesso materialmente il delitto non può ritenersi innocente. Sono tutti, anche solo moralmente, colpevoli. Che poi è un po’ la storia di tutti i delitti. Il colpevole è uno solo ma per riuscire a commettere il crimine si è potuto giovare dell'indifferenza o della complicità di molti. Nel romanzo colpevoli e non, col loro disdicevole comportamento, hanno contribuito a creare i presupposti per i fatti tragici che si sono verificati. Bugie, omissioni, manie, mancanze. La meno colpevole è probabilmente colei che ha subito l'oltraggio più grande, Nadia. Ancora un ottimo romanzo di Salamino che una volta di più, in maniera magistrale, mette a nudo le ossessioni ed i peccati dell'animo umano. 


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2025

 


mercoledì 25 giugno 2025

UN CASO PER MARASCHINO

 




Un caso per maraschino - Paolo Zagari -

recensione a cura di Stefania Calà

 

Maraschino è un reporter romano cinico e disilluso. Elettra è una stagista che ha molto da imparare ma che, sin da subito, si dimostra una discente attenta e motivata. I due, insieme, si ritrovano a investigare, in parallelo alla polizia, su una serie di omicidi avvenuti nella Capitale. Il primo cadavere è quello di un ristoratore, il secondo di una prostituta, il terzo quello di un giovane e aitante ragazzo ucraino. E non solo, a un certo punto una dipendente del ristorante viene rapita e sfregiata con l'acido. Cos'hanno in comune tutti questi delitti?

La penna di Zagari è smaliziata e veloce, proprio come il suo protagonista. La narrazione si snoda attraverso dialoghi essenziali e funzionali, forse troppo concisi.

Ho molto apprezzato la personalità di Maraschino, affascinante nel suo essere politicamente scorretto, nonché la descrizione delle vie di Roma mentre il nostro le attraversa col motorino. Sembra quasi di essere lì con lui.

Ma imprecisioni nell'uso della punteggiatura, così come i diversi refusi, mi hanno dato l'idea di un lavoro non attenzionato fino in fondo.

Ho riscontrato anche alcune incoerenze nella narrazione e un finale, secondo me, ingarbugliato e poco realistico.

Una lettura tutto sommato gradevole, spero che l'autore si affini ancora di più e ci regali altre avventure di questo simpatico personaggio. Siamo abituati a "eroi senza infamia", mentre Maraschino si erge a personaggio autentico, sincero, con i suoi modi bruschi e uno sguardo disincantato alle vicende su cui investiga. È lui il vero punto di forza di questo romanzo. La trama, invece, non mi ha convinta.

Voto 5,5/10

CIT. "Col motorino a Roma il traffico non esiste, come le regole. (...) Col motorino tutto è possibile, anche arrivare puntuale a un appuntamento."

CIT. "Ecco uno dei pochi riti democratici di questa città: cornetto e cappuccino. Miliardario o morto di fame avranno lo stesso trattamento per due euro e cinquanta."

CIT. "Non c'è nessun conforto nel ricordo, solo rabbia."

CIT. "Prima il piacere, poi il dovere, per ultima, semmai, l'ambizione."

CIT. "Lavorare con l'immaginazione è troppo letterario e io non faccio narrativa ma cronaca."

CIT. "È un fatto e va detto. Sai come si chiama: DOVERE DI CRONACA."

CIT. "Era come se fosse marchiata a fuoco. Fuori sulla carne e dentro nella memoria."

CIT. "Omicidi asimmetrici è un titolo che da solo vale un editoriale."

CIT. "La regola base dell'ermeneutica: un testo lo si legge per quello che dice, quello che non dice, e quello che vorrebbe dire."


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2024

 


domenica 22 giugno 2025

QUELLA MALEDETTA RIMPATRIATA

 




Quella maledetta rimpatriata Simone Pavanelli -

Recensione a cura di Dario Brunetti


Quella maledetta rimpatriata è il nuovo romanzo di Simone Pavanelli uscito per la Mursia editore nella collana Giungla Gialla curata da Fabrizio Carcano.

Protagonista è Matteo Pavani, un agente infiltrato della Dia sotto copertura che sta svolgendo un lavoro molto delicato a Roma, ma qualcosa non va a buon fine ed è costretto ad abbandonare la sua missione.

Ritorna nel suo paese natale e precisamente a Stienta, un piccolo comune della provincia di Rovigo, ubicato sulla riva sinistra del Po. In Matteo affiorano i ricordi di un passato che gli procurano un certo disagio che lo porta a sentirsi un estraneo nella sua stessa terra di origine. Però ci sono gli amici di un tempo, i suoi ex compagni delle medie che vogliono coinvolgerlo nell’organizzare una rimpatriata.

Ma si può mai arrivare a pensare che una piacevole giornata tra amici si possa trasformare in qualcosa di inquietante e drammatico? Lo scoprirà il giorno dopo proprio Matteo quando troverà una sua compagna in fin di vita. Servirà una corsa contro il tempo per portarla in salvo.

Di qui inizia un’indagine serrata che sembra nascondere qualcosa di compromettente. Bisognerà incanalarla sul versante giusto cercando di mettere al centro dell’attenzione le vite dei suoi ex amici ignari del fatto che il loro compagno sia un poliziotto.

Un caso inaspettato per il nostro protagonista lo metterà davanti a insoliti misteri. Dovrà riscoprire gli amici di un tempo che ha abbandonato per intraprendere la carriera di poliziotto facendosi le ossa in Sicilia per approdare a Roma.

Misteri nel Polesine per Pavani in un’indagine in cui troverà la provvidenziale collaborazione del comando provinciale dei carabinieri, in particolare del maresciallo Fabiana Marotta, con la quale instaurerà un’intesa e un rapporto di complicità e dove non mancheranno i buoni sentimenti.

Pavanelli interroga un personaggio tormentato, un’anima inquieta che rievoca ferite profonde del passato toccando anche un tema molto particolare come il bullismo; Il fenomeno di un branco che tende a relegare vite ai margini di una società che diventano oggetto di scherno e di derisione.

L’autore con stile immediato e asciutto ci narra una storia nera, cupa ma al tempo stesso intensa offrendo la giusta spontaneità di quei dialoghi serrati che danno credibilità alla storia.

Oscuri segreti del passato e del presente per un romanzo sviluppato su due piani temporali, una tecnica narrativa già adottata da Pavanelli e peraltro ben riuscita nel precedente romanzo L’ombra del lupo grigio (Mursia editore) scritto con l’ottimo Alessandro Vizzino.

Un romanzo ben curato sin ai minimi dettagli, grazie a una perfetta caratterizzazione dei personaggi e a dei luoghi familiari allo stesso autore accompagnati come sempre da tanta musica rock che fa da colonna sonora alla storia.

Nel protagonista rimane sempre vivo il ricordo di suo padre, un affermato scrittore di gialli e persona di spessore, il ragazzo sin da piccolo ha nutrito la passione per la lettura e per la buona musica che accompagnano le sue giornate cercando di lenire tristi ricordi, delusioni e tradimenti, uno su tutti quello del fratello Luca che gli ha rubato la ragazza di cui era innamorato.

Quella maledetta rimpatriata non è il solito noir, è forse una storia vera, autentica che parla di rapporti umani che sono croce e delizia del nostro tempo. Pavanelli, da bravo musicista sa alternare le giuste tonalità facendoci pervenire un suono delicato e intenso, pizzicando le corde giuste dell’anima.

Non solo, l’autore consolida le sue abilità narrative attraverso una buona costruzione di una trama che risulterà congeniale al lettore per offrire un noir-poliziesco di alta qualità.

Inoltre mi preme affermare con profonda convinzione che non bisogna ostinatamente cercare il seriale per raccontare storie che lasciano il segno, il percorso letterario del buon Simone ne è una chiara dimostrazione e questo romanzo da nutrimento al mio pensiero.

Vi lascio ad un intrigante lettura ricca di sorprese! 

Genere: giallo

anno di pubblicazione: 2024


sabato 21 giugno 2025

OGNI SUO RESPIRO

 




Ogni suo respiro - Flavia Labre -

recensione a cura di Gino Campaner

 

📖Spiccioli di trama: Elena ritorna a Genova dopo un lungo periodo di lontananza nel quale ha cercato di superare un evento che quando avvenne le cambiò la vita. Ma i contorni di quell'incidente non sono mai stati chiariti veramente. Mentre è a Genova accidentalmente si imbatte in Sofia, quella che un tempo era la sua amica più cara. Inseparabili. Ma adesso la sua presenza la infastidisce, la rende nervosa. Cerca di evitarla. Perché? Sofia da brava giornalista vuole capire cosa nasconde un comportamento così irrazionale. 

 

🔥Punto di forza: contenendo l'entusiasmo parlando obiettivamente devo dire che il punto di forza è...il racconto stesso. Si perché, per quel che è il mio parere, devo dire che è uno dei pochi racconti noir che mi hanno convinto completamente, dall'inizio alla fine. Senza riserve. A cominciare dai personaggi, proseguendo con la storia e terminando col finale. Un racconto ricco di pathos, di colpi scena, di suspense, dove l'adrenalina corre veloce, sempre in maggior quantità. 


🙁Punto debole: fatto, scritto due volte senza una t. 


🏁Finale: mentre avanzavo con la lettura del racconto e ne rimanevo sempre più conquistato mi ripetevo speriamo che il finale sia all'altezza speriamo che il finale rappresenti la ciliegina sulla torta. Ed è stato così, un finale perfetto, giusto, coerente, coraggioso. 


🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐💫
Non assegno cinque stelle perché si tratta di un racconto e non di un romanzo. Io con i racconti sono sempre un po' in difficoltà quando si tratta di giudicarlo. Preferisco non esagerare anche se il massimo dei voti sarebbero obiettivamente meritati. Questo è veramente un gioiellino, complimenti all'autrice. In poche pagine ha condensato una quantità notevole di emozioni, suspense, colpi di scena. A me è piaciuto proprio tanto. Una volta di più la collana Nerodonna della Golem mi ha convinto. La Origone che ne è la curatrice ha fatto un gran lavoro essendo riuscita a coinvolgere in questo progetto ottime scrittrici. Magari non conosciutissime ma di grande talento. 


genere: giallo/noir

anno di pubblicazione: 2025

 


domenica 15 giugno 2025

L'INVERNO NEL CUORE

 




L'inverno nel cuore - Stefania Calà, Francesco Caputo -

recensione a cura di Gino Campaner

 

📖Spiccioli di trama: in questo romanzo Eva, la ragazza che in Nomen omen (il romanzo precedente di S. Calà) era un personaggio si molto importante ma non assoluta protagonista, diventa personaggio centrale della storia. Si viene a conoscenza della sua drammatica e difficile vita prima che arrivasse in italia. Del suo precario presente, suo e di sua figlia Hanna, con la quale, dopo varie peripezie, è riuscita a ricongiungersi. Del suo lavoro come cameriera. Del suo coinvolgimento nell'indagine che il commissario Santi sta seguendo che riguarda la morte di una giovane donna trovata senza vita in un parcheggio. Pochi giorni prima era andata a mangiare, in compagnia di un uomo e di un'altra ragazza, proprio nel ristorante dove lavora Eva.... 

 🔥Punto di forza: sono diversi, primo fra tutti da rimarcare il fatto che pur trattandosi di un lavoro svolto a quattro mani non si capisce quale sia la parte scritta da uno e quella dell'altro. Sono perfettamente amalgamate e prive di evidenti differenze. Il ritmo poi è vivace, la storia avvincente e ben raccontata. Si legge con piacere e si empatizza con un po’ tutti i personaggi principali. Su tutti spicca ovviamente Emma. Una vera e propria forza della natura. Determinata e volitiva. Molto meno nelle questioni di cuore però... 

🙁Punto debole: dal mio punto di vista, per quel che sono i miei gusti personali, il punto debole più evidente è la parte "gialla" del romanzo. Il libro è scritto in maniera impeccabile ed i protagonisti lasciano il segno ma è un romanzo giallo con molte venature di rosa, sotto un cielo terso e splendente. Il romanzo è assolutamente coerente dal principio alla fine. Speravo lo fosse meno. 

🏁Finale: un finale nel quale l'intera vicenda viene finalmente svelata. Fino a quel punto era stata sapientemente nascosta o rivelata solo in parte. Le ultimissime pagine emozionano e chiariscono ulteriormente alcuni aspetti ancora sconosciuti. 

🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐
Avevo letto il romanzo di Stefania Calà precedente a questo (Nomen omen) che aveva gli stessi protagonisti. Non potevo certo non prendere in considerazione L'inverno nel cuore, che rappresenta il prequel a quella storia. Non è proprio un romanzo appartenente alla mia comfort zone ma non volevo assolutamente mancare di continuare a seguire (anche se in realtà queste vicende avvengono prima) le vite di Emma, Cristiana, Federico, Eva, del commissario Santi ecc. Per i miei gusti c'è troppo miele e poco cinismo. Nomen omen mi era piaciuto, soprattutto grazie agli indovinatissimi personaggi. Questo prequel oltre a proporre una indagine a se stante, quindi perfettamente fruibile anche da chi non ha letto Nomen omen, rimane per i fans di Emma e Federico una lettura imprescindibile. Io mi sono divertito molto, complimenti agli autori. 


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2025

 


mercoledì 11 giugno 2025

REGIO CRIMEN

 




Regio crimen – AA.VV.

recensione a cura di Monica Manino

 

Scrivere racconti non è semplice. Molto più facile cimentarsi in un romanzo. Perché condensare in poche pagine una storia, delineare personaggi, costruire un mistero e il suo disvelarsi è davvero un’impresa complessa.

Eppure gli autori del collettivo Torinoir presenti in questa raccolta ci sono riusciti. E bene anche.

I racconti, alcuni scritti a quattro mani, altri da un’unica penna, alzano il sipario su una Torino quasi spettrale; aprono le porte di un teatro Regio, luogo simbolo della città, per una volta spettatore di tragedie concrete.

Sembra di sentirle le arie d’opera risuonare nei sotterranei, sul palco, in galleria, fin su, sui tetti della città, sotto quel Cielo che da sempre osserva il capoluogo sabaudo con rispetto e distacco.

Ed è proprio così, tra le note, che il confine tra fantasia e realtà, vita e finzione si fa confuso.

Riascolteremo la voce della divina Callas. Osserveremo giovani dissidenti tentare di dare voce al loro disagio. Ci commuoveremo di fronte al dolore di una donna tradita, di una madre ferita. Seguiremo polizia e amici cercare di far luce sulla morte sospetta di uno scrittore. Ci stupiremo quando la verità sulla fine di un addetto alle scenografie verrà svelata. Sarà difficile rimanere indifferenti di fronte ad un ragazzo di 17 anni, a una poliziotta e al loro muto dialogo. Il cuore perderà un battito nel leggere di una sottile vendetta che cela soltanto la fragilità di chi ha molto amato. E infine saluteremo Marco G. Dibenedetto  non prima però di averlo ascoltato ancora una volta.

Perché nessuno di coloro che se va scompare del tutto. Ognuno resta e vive nel ricordi di chi ha conosciuto ed amato.

Questa raccolta di racconti noir voluta fortemente da Marco e concretizzata dai suoi più cari amici e colleghi vuole proprio colmare la distanza tra loro e lui. E’ una dichiarazione straordinaria di amicizia e vicinanza a chi è scomparso e ai suoi cari.

Ma è anche un dono prezioso per i lettori che attraverso parole e frasi rivivranno una particolare sensazione, sentiranno risuonare l’eco di un’emozione, ritroveranno se stessi.

Ogni pagina parla al nostro IO più profondo ricordandoci che non sempre l’assassino è il vero colpevole, che ciascuno di noi ha sofferto per qualcuno o qualcosa ma allo stesso tempo ha procurato dolore o fastidio ad altri con un atteggiamento o con parole magari non dette.

Questa è infine l’essenza del noir che assomiglia molto più di ciò che crediamo alla vita.

L’invito è a leggere REGIO CRIMEN per diletto, per riscoprire noi stessi, per incontrare e conoscere autori bravissimi, per avere accesso al teatro Regio di Torino da spettatori privilegiati ma soprattutto per sussurrare alla famiglia e al figlio in particolare, cui andranno i diritti d’autore, quanto Marco sia stato amato.

Buona lettura


genere: racconti gialli

anno di pubblicazione: 2025


NON MENTIRE

 




Non mentire - Freida McFadden -

recensione a cura di Stefania Calà

 

Una immensa dimora sperduta nel nulla, una giovane coppia che visita la casa in previsione di un possibile acquisto, una bufera di neve che isola i due sposini all'interno dell'abitazione per giorni, rumori sospetti, quadri spostati, stanze segrete, la precedente proprietaria scomparsa e mai più ritrovata... insomma, i cliché ci sono tutti.

Eppure... eppure questo thriller si lascia leggere, incuriosisce, ti spinge a voltare pagina per cercare di capire come si andranno a incastrare tutte le tessere del puzzle. 

Ho apprezzato la narrazione binaria presente/passato e il cambio di prospettiva (Tricia, la giovane sposina, e Adrienne, la psichiatra scomparsa).

Bella l'idea di far ritrovare (e ascoltare) a Tricia le cassette con le registrazioni delle sedute dei pazienti di Adrienne. 

La scrittura è disinvolta, fluida, scorrevole. 

Il finale mi ha spiazzata, lo devo ammettere. Mi ero prefigurata un altro scenario, suggestionata dai vari indizi che l'autrice ha disseminato lungo la strada al solo fine di confondere. Sono rimasta un po' delusa, non tanto perché non ho indovinato, quanto piuttosto perché ho trovato l'epilogo forzato. Forse avrei preferito un finale più banale ma più coerente. 

In ogni caso è stata una buona lettura, soprattutto per l'intreccio narrativo, oltremodo accattivante.

Voto 7/10

 CIT. "Mia madre dice sempre che due persone possono tenere un segreto solo se una di loro è morta."


genere: giallo 

anno di pubblicazione: 2024


martedì 3 giugno 2025

TU IO LEI

 





Tu io lei - Sue Watson -

recensione a cura di Stafania Calà



Romanzo pubblicizzato come un thriller psicologico che cattura e sorprende e con un finale scioccante che, francamente,  ho indovinato sin dalle prime pagine. Troppa enfasi nel sottolineare alcune circostanze, lo avrebbe capito anche un lettore poco attento.
La storia è incentrata su un triangolo amoroso. Da un lato una coppia felicemente sposata, dall'altro una donna che millanta di essere stata l'amante di lui e tenta di diventare amica di lei, amicizia che rasenta lo stalking.
La narrazione è in prima persona: tutta la vicenda è sviscerata dal punto di vista della moglie,  Rachel, che è un personaggio con cui non si riesce a empatizzare, in quanto troppo ingenua, manipolabile,  suggestionabile e contraddittoria, in poche parole sembra priva di personalità.
Come dicevo prima, il finale è facilmente intuibile, pertanto non ho provato alcuna emozione né quel senso di attesa e suspense necessario in un buon thriller. Non solo è intuibile,  ma è anche poco sviluppato e piuttosto approssimativo.
La scena finale non è né argomentata né approfondita, non ci sono rimandi a fatti antecedenti,  non si capiscono i retroscena. L'autrice,  qui, avrebbe potuto utilizzare dei flashback o un confronto diretto tra i protagonisti,  invece il finale è buttato lì,  quasi a dire: "Ognuno tragga le sue conclusioni, immaginate voi come tutto ha avuto inizio".
Sebbene la struttura del romanzo sia abbastanza valida e la scrittura scorrevole, non lo consiglierei agli amanti del genere: ne rimarrebbero delusi.
Una lettura senza troppe pretese.
Voto 5/10


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2025

domenica 25 maggio 2025

QUATTRO MISTERI PER SHELOCK HOLMES

 




Quattro misteri per Sherlock Holmes - AA.VV -

Recensione a cura di Dario Brunetti


Se si vuole inaugurare una collana dedicata al genere giallo, thriller e noir bisogna farlo nel modo più appropriato.

Il giallo deduttivo è un genere intramontabile che continua ad appassionare i lettori; la casa editrice Tabula Fati con la collana La Torre Nera ha realizzato questo progetto dal titolo Quattro misteri per Sherlock Holmes, per omaggiare l’intramontabile Sherlock Holmes e il suo creatore Sir Arthur Conan Doyle attraverso quattro pregevoli firme che con i loro scritti apocrifi ci invitano ad intraprendere questo ennesimo viaggio letterario.

Andrea La Rovere, Nicola Lombardi, Anna Maria Pierdomenico e Nicola Lombardi costruiscono le loro opere, non solo avvalendosi del giallo classico deduttivo, ma anche del gotico e del mistero sconfinando nel genere horror e addirittura nella fantascienza.

Motivo per cui questa preziosa opera a quattro voci diventa maneggevole e fruibile per soddisfare i gusti dei lettori.

Gli autori ci riporteranno in quel salotto di quell’appartamento al 221 B di Baker Street nella Londra vittoriana dove troveremo il nostro amato Sherlock Holmes e il suo fido dottor Watson alle prese con quattro enigmi irrisolvibili solo in apparenza.

Ma per Sherlock Holmes è proprio quel minuscolo dettaglio che può apparire invisibile solo ai comuni mortali, ne diventa invece l’elemento imprescindibile per la risoluzione del caso più complesso.

Nelle notti del plenilunio si aggira il lupo mannaro dello Yorkshire e così che Holmes e Watson si troveranno davanti la mostruosa creatura dalla lunga coda che usa quasi come un’arma. Andrea La Rovere grazie a uno stile equilibrato e asciutto ci conduce nel mondo del soprannaturale per un’indagine che mescola il giallo con il genere horror.

Un’indagine dall’effetto spiazzante la potremo scoprire nel racconto di Nicola Lombardi, che grazie al giallo classico deduttivo confezionerà una storia in cui tra i protagonisti troveremo un personaggio inaspettato: una donna robot.

Un altro racconto che rispecchia i canoni del giallo classico deduttivo è di Anna Maria Pierdomenico. Ambientato in un Inghilterra di fine 800 Holmes e Watson saranno impegnati ad indagare in un collegio dove si nascondono segreti e intrighi familiari.

Angelo Marenzana ci narra una storia atipica nel suo genere ma al tempo stesso efficace; giallo e fantascienza sono alla ricerca della loro alchimia vincente con risultati soddisfacenti. Ritroviamo uno Sherlock Holmes in versione 2.0 completamente diverso dal nostro immaginario che effettua la sua indagine nelle acciaierie di Birmingham.

Il volume sarà ulteriormente impreziosito da uno dei più bei racconti di Arthur Conan Doyle dal titolo Uno scandalo in Boemia con la traduzione curata da Anna Maria Pierdomenico.

Guai a svelare troppo delle trame di questi imperdibili racconti, farlo sarebbe un delitto!

Non vi resta che lasciarci catturare dalle storie che gli autori han voluto preparare per noi amanti dell’immortale Sherlock Holmes, perché se c’è un Moriarty di turno (suo acerrimo nemico) a cercare di mettere fine alle sue gesta (L’ultima avventura di Sherlock Holmes), lui sarà pronto a tornare (Il ritorno di Sherlock Holmes) forse per sempre.


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2024


domenica 18 maggio 2025

BELLE DI NOTTE





 

Belle di notte - Marzia Coluccelli -

recensione a cura di Gino Campaner

 

📖Spiccioli di trama: Felice Bacco è un giornalista d'inchiesta. Tra le tante cose che fa conduce un podcast dal titolo Belle di notte nel quale analizza crimini violenti vittime le donne. Guarda il fatto da una prospettiva inedita: quello delle vittime. Empatizza con loro, analizza la loro storia. Per una volta la cronaca non va a caccia del mostro ma racconta la vita di chi ha subito l'ingiustizia piu grande: la perdita della vita. 

 

🔥Punto di forza: senz'altro il protagonista, il giornalista Felice Bacco. Non va mai sopra le righe. Un personaggio positivo, analizzato a fondo (attraverso la sua indole, la sua psicologia). La sua personale indagine, per scoprire l'assassino, è condotta con arguzia e senza forzature o atteggiamenti da super eroe. Poi la storia raccontata. La capacita dell'autrice di sviluppare una trama avvincente in poche pagine. 


🙁Punto debole: nessuno evidente. 


🏁Finale: un finale risolutivo dove chi investiga riesce a trovare il bandolo della matassa. Il colpevole ha agito con inpulsività lasciando tracce visibili del suo crimine. Per individuarlo e' bastata un'indagine attenta e scrupolosa. Non è stato difficilissimo. Un finale comunque giusto, coerente, e non scontato. Anzi un finale per me anche sorprendente. 


🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐
Non son mai stato un grande appassionato di racconti. Faccio anche fatica a giudicarli. Ultimamente però ho scoperto che molte case editrici hanno collane di racconti, crime o noir, molto interessanti. Mi sono così imposto di tenerli in grande considerazione, "imparando" a leggerli. Ho fatto un po' di ricerche è sono giunto a questo titolo che fa parte della collana delos crime, della delos digital, diretta da Roberto Mistretta. Un racconto che ero certo mi sarebbe piaciuto e non mi sono sbagliato. Un racconto che in poche pagine riesce a creare una storia che coinvolge e diverte ed a farci apprezzare un personaggio come Felice Bacco che vedrei bene anche come protagonista di un romanzo. Un personaggio positivo, non arrogante che si infila in punta di piedi nel dolore altrui. Complimenti all'autrice, aspetto con curiosità la sua prossima uscita. 


genere: giallo

annodi pubblicazione: 2024

sabato 10 maggio 2025

SEPOLCRI IMBIANCATI

 




📖 Sepolcri imbiancati – Tommaso Landini -

recensione a cura di Alice Bassoli


📍Reggio Emilia, parrocchia di San Biagio: nel giro di pochi giorni muoiono il parroco e una suora. Inizialmente si pensa a un virus, ma le indagini del commissario Poli svelano qualcosa di molto più oscuro. Sullo sfondo, una provincia che tace, osserva e custodisce i suoi segreti.

🔍 Un bel giallo, solido, ben costruito, che mi ha tenuto tanta, tanta compagnia.

🏘️ Una storia che sa di realtà, immersa nella provincia emiliana, tra oratori, silenzi e ombre che si allungano su vite ordinarie.
🎭 C’è un colpo di scena che non ti aspetti, ma soprattutto c’è un realismo ben fatto, credibile, mai forzato.
📚 Mi ha fatto tanta, tanta compagnia, ed è questo che deve fare un buon libro: stare con te, farti compagnia, lasciarti qualcosa dentro.

✝️ E poi sì, si riflette anche su temi importanti: la giustizia, la fede, l’amore, la fragilità umana. Senza mai predicare, ma restando profondamente umano.

Consigliatissimo!


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2024


domenica 4 maggio 2025

IL DILEMMA DEL CARNEFICE

 




Il dilemma del carnefice - M. Tivoli - 

recensione a cura di Gino Campaner

 

📖Spiccioli di trama: c'è un individuo molto disturbato che obbliga il componente di una famiglia a compiere un crimine contro un membro del suo stesso nucleo famigliare. Pone il malcapitato di fronte ad una angosciante scelta. Il perchè lo faccia diventa presto chiaro ma i sospettati sono diversi ed aumentano sempre di più. Spetterà all'ispettore Lovita capire chi sia effettivamente l'autore di queste crudeltà. 

 

🔥Punto di forza: il romanzo ha delle fondamenta molto solide. La scrittura, l'idea della storia, lo sviluppo della vicenda. L'indagine condotta dal pubblico ministero Colaianni appassiona e coinvolge. Cosi anche la sua storia personale. L'ispettore Gianni Lovita è il braccio operativo della squadra, anch'egli è un personaggio con una storia molto particolare e drammatica. La sorella Pia, quel che resta della sua famiglia, completa il quadro dei protagonisti principali. Ma sono tanti i personaggi "trattati". Io personalmente ho amato molto il ruolo del vice questore Todaro. Equilibrio, personalità, competenza. Anche grazie a lui spero che le indagini della squadra di Lovita non siano finite.
 


🙁Punto debole: la "gestione" del personaggio di Pia. Ma sono come sempre punti di vista personali. Non conosco a sufficienza le problematiche "vere" della sua condizione (qualche perplessità rimane), prendo per buone quelle che ci mostra l'autore. 

🏁Finale: adrenalinico, risolutivo, provvidenziale. In realtà i finali sono due perche due sono le questioni aperte. Se l'indagine sull'assassino trova una chiusura definitiva l'altra questione forse si chiude, o forse no. Non è improbabile che la risposta definitiva si avrà con la prossima indagine, che vedrà ancora protagonisti la pm e l'ispettore. 

🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐💫
anche in questo romanzo sono coinvolti dei ragazzini. Qui la loro "sofferenza" è più funzionale alla storia. Non si indugia sulla loro condizione, fanno parte della vicenda. Finendo nelle mire dell'assassino un'intera famiglia normale che ci possano essere anche dei minori. Anche in questo caso però i pensieri negativi non mancano. Ci sono anche altre situazioni che mi hanno lasciato un po' interdetto. Nel complesso un romanzo che coinvolge e cattura. Scritto molto bene con personaggi che lasciano il segno. 


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2025