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domenica 6 luglio 2025

ASIMMETRIE DEI GIORNI PARI

 




Asimmetrie dei Giorni pari - Valentina Di Ludovico -

recensione a cura di Gino Campaner

 

📖Spiccioli di trama: Marta è una giovane ragazza segnata da un'infanzia difficile che l'ha condizionata profondamente, lasciandole paure e fobie. Vive insieme alla nonna con la quale ha un rapporto speciale. Marta è una donna che malgrado le difficoltà, come tutti, ha sentimenti profondi, aspettative e speranze. Quando diventerà indispensabile saprà dimostrare anche grande coraggio e spirito di abnegazione. 

 🔥Punto di forza: i romanzi della Di Ludovico sono una esperienza necessaria. Un viaggio all'interno della psiche umana e dei suoi tanti possibili guasti. Una protagonista (Marta) che come per Manuela di La vertigine del tutto ti entra immediatamente nel cuore. Una ragazza con profondi problemi di equilibrio mentale dovuti ad una infanzia che l'ha fortemente segnata. Tuttavia è una persona determinata e coraggiosa che dimostrerà grande umanità e spirito di sacrificio quando le situazioni lo richiederanno. Scrittura leggera ma "incisiva". Argomento complesso da trattare, raccontato con grande rispetto e amore verso chi accusa disagi psichici di varia natura. 

🙁Punto debole: non ne ho riscontrati. Sicuramente il romanzo non ne ha dal punto di vista "tecnico". Editing e confezione ottimale. Scorrevole e piacevole da leggere. 

🏁Finale: un finale che io non credo di aver capito totalmente. Ma un finale comunque coerente, vero. Una parte conclusiva di romanzo di forte impatto emotivo. Doloroso ma realistico. Senza sconti. Coraggioso. 

🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐
Valentina Di Ludovico ormai rappresenta una certezza. Ad ogni suo nuovo lavoro si ha la sicurezza di trovarsi al cospetto di un romanzo che non ti lascerà indifferente. Che ti segnerà emotivamente. Asimmetrie dei giorni pari non fa eccezione. Questo romanzo fa il paio col precedente, La vertigine del tutto. Argomento delicato quello del disagio mentale, trattato con grande rispetto e tenerezza. Con profondità e competenza. Una Di Ludovico che mantiene le promesse e ci regala un'altra opera di grande valore. Un racconto che si sviluppa lentamente ma senza indugi, coinvolgendo il lettore in maniera totale. Man mano che la storia avanza aumenta il carico emozionale. Senza cedimenti. Inesorabilmente. Coraggiosamente. Senza sconti. 


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2025

 


mercoledì 11 settembre 2024

VALENTINA DI LUDOVICO

 La stanza di Natalia

 I nomi propri                     (Video recensione)

drama                                  (Video recensione)

olivia denaro                       (Video recensione)

bulky                                   (Video recensione)

maledette feste                    (Video recensione)

LA STANZA DI NATALIA

 



La stanza di Natalia - Monica Gentile -

recensione a cura di Valentina Di Ludovico


A soli dieci anni il mondo di Isabella si sgretola.

Dieci anni e la spensieratezza, lo zucchero filato, le corse sul prato e gli abbracci vengono messi da parte per fare posto all’abbandono, al silenzio e alle domande senza risposta.

La mamma di Isabella decide di andare via di casa e il padre non sa come gestire la situazione. Una situazione dove l’elemento ingombrante diventa Isabella che deve essere mandata subito dalla nonna Antonia, dal nonno Pacifico e dallo zio Alfredo a Torino.

Da questo momento in poi Isabella diventa portatrice dei problemi irrisolti degli adulti e si crea un suo mondo per poter sfuggire dalle mancanze dei grandi.

Con questa storia, la scrittrice Monica Gentile, ci invita a riflettere sul mondo distorto degli adulti e sul modo ingenuo di salvarsi di una bambina. Monica lo fa con uno stile distintivo dove le metafore trovano un loro spazio per poterci accompagnare tra la fervida immaginazione e la ruvida realtà senza eccessi, in modo lineare ma efficace. La scrittrice, con la sua prima persona, entra ed esce dai risvolti psicologici di Isabella rispetto all’abbandono e all’indifferenza dell’adulto con un ritmo incalzante ma mai serrato, dando tempo al lettore di immedesimarsi, commuoversi, arrabbiarsi e perdersi nelle storie inventate.

Sì, le storie inventate. Quelle di Calvino e delle sue alici, della Ginzburg rinchiusa nella sua stanza a scrivere e quelle della Morante perdutamente innamorata dei suoi gatti. Quelle storie che nonna Antonia racconta a Isabella per concederle una pausa dai suoi pensieri irriverenti che hanno il retrogusto dei sensi di colpa e della rabbia. Qui il tono dell’autrice si fa originale e profondo, mai scontato, regalando un tocco di leggerezza e seminando la curiosità di andare avanti nella storia.

Consiglio vivamente questo libro a chi sa ancora sognare, a chi crede nella salvezza dell’immaginazione e, perché no, a chi si ostina ad andare in direzione contraria.

 Buona lettura.


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2024