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giovedì 29 agosto 2024

IL PASSO DELLA GATTA

 




Il passo della gatta - Mirella Bonora -


A volte è necessario, per quelli come me, lettori assidui di noir "senza speranza", intervallare questo genere di romanzi con libri meno drammatici, più "leggeri". La difficoltà sta nel trovare il romanzo giusto, quello che porta a termine questo compito in maniera perfetta. Per perfetta intendo un libro dinamico, divertente, non banale con personaggi positivi che vivono una vicenda originale che cattura, che ti stimola il sorriso e le sinapsi. Io in questo momento avevo proprio bisogno di un romanzo di questo tipo. Qualche mese fa avevo adocchiato un romanzo che già solo per il titolo mi incuriosiva molto, mi incuriosiva per dove era ambientato e per la storia che raccontava ma ne avevo rimandato la lettura a quando ne avessi avuto "bisogno" proprio perché, secondo me, era uno di quei libri perfetti per assolvere alla funzione di decomprimere i momenti noir. Adesso che l'ho terminato di leggere posso confermare che la mia intuizione era stata giusta. Questo è stato per me veramente il libro perfetto per la mia esigenza. Leggere un libro così non mi capitava da tanto. Il titolo del romanzo è Il passo della gatta e lo ha scritto Mirella Bonora. Il libro racconta una storia originale, divertente, con ritmo, senza orpelli o particolari trovate narrative ma che si gusta dall'inizio alla fine grazie alla freschezza della scrittura ed alla simpatia dei personaggi. Le protagoniste sono due ragazze, Daisy e Corinna ed insieme a loro c'è un folto numero di altri elementi a partite da Nora ma anche Margareta, Andy, Leo ecc. La città nella quale si svolge la storia è Ferrara, splendidamente descritta dall'autrice, ed anch’essa a pieno titolo protagonista della vicenda, grazie agli interessantissimi cenni storici ad al racconto di come sorsero gli antichi palazzi signorili presenti. Daisy giovane e vivace studentessa universitaria riceve in prestito, dalla biblioteca nella quale abitualmente studia, un volume che però non ha richiesto. E' un libro particolare che tra l'altro non fa parte delle sue normali letture. Lo ritira con l'intenzione quindi di renderlo immediatamente cercando di spiegare un evidente errore. Poi però iniziando a leggerlo per curiosità si appassiona alla storia che narra e così decide di capire come mai sia arrivato nelle sue mani. Corinna invece è una esperta d'arte che lavora a New York per la nonna Margareta proprietaria di una holding finanziaria. Viene mandata a Pesaro, città che detesta, urgentemente con un incarico speciale da portare a termine...questo è solo l'inizio di un racconto che ci accompagnerà piacevolmente ed in assoluta rilassatezza per qualche giorno. Complimenti all'autrice. 


genere: narrativa

valutazione: più che discreto


IL COLPEVOLE IDEALE

 





Il colpevole ideale - F. Bertuzzi A. Noseda


Alessandro Noseda e Francesca Panzacchi hanno unito le forze ad hanno scritto a quattro mani questo breve (purtroppo) giallo, molto divertente e coinvolgente. Tiene piacevolmente occupata la mente del lettore. Il protagonista si chiama Sergio e di professione è avvocato. Ma un avvocato con un pedigree molto importante. Ha ereditato lo studio dal padre, anch'egli ottimo avvocato generalista, con sede nel salotto buono della sua città (Bologna). Lui invece è specializzato in diritto di famiglia e matrimoniale ma allo stesso modo ha continuato a far brillare il buon nome dello studio. Malgrado sia sposato ed abbia due figli subisce spesso il fascino di altre donne che frequentemente diventano sue amanti. I patti pero sono chiari: per lui il matrimonio è un punto fermo. L'ultima della lista, una magistrata di nome Celeste, invece, si mette di traverso e dopo due anni di frequentazione in condominio vorrebbe l'esclusiva. Una sera durante l’ennesimo incontro “segreto”, fuori da un locale, hanno una furiosa lite a causa della nuova richiesta di lei di lasciare la moglie, alla quale assistono in molti. La sfortuna vuole che, la mattina seguente, la stessa venga trovata morta al fondo di una scarpata ed il primo, ed ahimè, unico sospettato è proprio lui. Non gli resta che affidarsi ad un bravo avvocato penalista e a un ottimo detective privato per cercare delle "piste" alternative a quelle degli inquirenti, scavando nella vita della vittima. Questo è l'inizio del racconto che si sviluppa in maniera divertente e coinvolgente come già detto in apertura. Un racconto dinamico senza pause con tanti momenti sorprendenti che regalano più di un sospiro. Un lavoro a quattro mani diviso perfettamente, dove le parti di uno si amalgamano a quelle dell'altra non riuscendo a distinguere mai la penna che ha scritto un determinato passo. Noseda e la Panzacchi singolarmente non sono al loro primo romanzo anzi ne hanno già scritti parecchi, e sempre con risultati lusinghieri, e questo, la loro mano sicura ed esperta, traspare leggendo il racconto. Il colpevole ideale possiamo annoverarlo tranquillamente tra le loro opere più riuscite. Un racconto che non ci metterete molto a leggerlo sia per la sua brevità sia per l'esigenza bruciante di arrivare presto al termine, e verificare se le vostre deduzioni sono le stesse pensate dai due scrittori e così arrivare in anticipo a conoscere il colpevole. Le ultime "immagini" spiazzano completamente e regalano la sorpresa più grossa di tutto il romanzo dando al finale anche un che di inquietante. 


genere: giallo

valutazione: buono

 


BASTA UN PEZZO DI MARE

 



Basta un pezzo di mare - Ludovica Della Bosca -

Solo una questione di casualità? Io non credo. Ritengo che parlando di libri la scelta di leggere un romanzo piuttosto che un altro non sia casuale. Ci può essere una ricerca ponderata, rispetto all'umore di chi deve leggere; o pensata, per chi sta cercando qualcosa di specifico. O semplicemente interessata, cercando il racconto più affine ai propri gusti. A volte, ancora, si è guidati semplicemente dal nome dall'autore del libro, sperando che uno "famoso" non possa mai rivelarsi una delusione. Ma quasi sempre (ed è questa la mia convinzione) è il libro stesso che sceglie il suo futuro lettore. Lo fa mettendo in mostra il suo charme, mostrando di sè la copertina, colorata e ben disegnata, accattivante nei colori e nei caratteri. Le pagine belle bianche lucide con un netto contrasto tra il bianco e il nero. Conquista il lettore a prescindere dal contenuto. Sà (il libro) che quel lettore, in quello specifico momento, ha bisogno proprio di lui, di ciò che narra nelle sue pagine ed allora fa di tutto per richiamare la sua attenzione. Questo è proprio quello che è successo a me. Basta un pezzo di mare razionalmente, forse, difficilmente avrei scelto di leggerlo ma ne sono rimasto conquistato appena l’ho visto. Non so effettivamente quale sia stato il motivo principale: se mi ha incuriosito il nome dell'autrice, che non avevo mai sentito ed ho quindi presunto fosse un'esordiente, (ed io ho sempre un occhio di riguardo per gli autori emergenti o quelli alla loro prima opera), o se sia stato per la splendida copertina e forse, più semplicemente, perché in questo momento avevo bisogno di una storia così. Fatto sta che ho letto distrattamente di cosa parlasse nella quarta di copertina, mi ha incuriosito e l’ho preso senza pensarci ulteriormente. Mi sono accorto però solo leggendolo che la vicenda raccontata era lontana dalla mia confort zone fatta di suspense e di tenebre. Storie nere e colpi bassi. Ma non potevo in nessun modo abbandonarlo, primo perché per farlo, per come la vedo io, ci vogliono motivi seri, secondo perché era scritto proprio bene: storia coinvolgente, personaggi intriganti. Meritava assolutamente di essere letto. In poche parole mi aveva stregato. Certo alcuni passaggi mi son sembrati troppo "celebrali" ma la storia raccontata ed il modo in cui veniva fatto erano di grande valore almeno secondo i miei parametri. Agata e Sara sono state "disegnate" veramente bene. Sono amiche, e per vari motivi si perdono di vista ma basta poco perché il desiderio di riavvicinarsi prevalga. Sono ragazze con le quali il destino non è stato certo magnanimo ma hanno saputo resistere alla tempesta e ora sono pronte per riprendere il loro cammino, determinate e volitive. Un romanzo che parla di amore ma anche di incomprensioni e di dolore. Di determinazione e coraggio. Un romanzo che fa riflettere parlando di argomenti importanti. Sulla capacità di una persona di auto determinarsi, sulla capacità di prendere decisioni autonome, sulla volontà, che deve essere di ognuno, di "sentirsi" libero. Sull’importanza della famiglia (genitori e figli). Un racconto non banale che non appartiene alla mia confort zone ma che sono stato contento di aver letto. Unico neo, in un mare di cose positive è, in alcuni momenti, l'eccessivo ricorso, secondo me, ai momenti “cerebrali”: pensieri, riflessioni, flashback che ne hanno rallentato eccessivamente il ritmo. Forse con due personaggi come Agata a Sara si poteva immaginare una storia con più brio, più velocità. Complimenti comunque alla Della Bosca per l'ottimo esordio. 


genere: narrativa

valutazione: buono


domenica 24 settembre 2023

LA DAMA ANGELICA

 




La dama angelica - Ivano barbiero -

 

📖Spiccioli di trama: siamo nel 1969 o meglio nella notte di San Silvestro del 1968. Viene compiuto un omicidio. La vittima è una signora non più giovane annegata, incastrata nel ghiaccio in una fontana del centro di Torino. Ad indagare è chiamato il commissario Giancarlo De Salvo. Storia intrigante raccontata egregiamente.

 

🔥Punto di forza: senza dubbio la vicenda raccontata che prende spunto da una storia vera. Personaggi delineati benissimo su tutti il commissario. Trama complessa ma condotta in porto in maniera mirabile.

 

🙁Punto debole: un po lento in alcuni punti. Uno in modo particolare. La seconda parte più ritmata è molto più coinvolgente. È evidente il gran lavoro dell'autore nel far combaciare tempi e eventi. 

 

🏁Finale: il finale spiega tutto. Rimette ordine alle tante situazioni a cui abbiamo assistito. Tutto viene spiegato e non mancano le sorprese anche nelle battute finali.

 

🎓Giudizio complessivo: più che positivo. ⭐⭐⭐⭐ 

Un libro di grande valore. Storia raccontata con capacità e arguzia. Si legge con piacere. Alcuni passaggi rallentano un po gli eventi forse con 20/30 pagine in meno il libro avrebbe assunto un ritmo ancora più veloce. Ma questa è una considerazione personale. Oggettivamente il romanzo è di assoluto livello. Ultima annotazione non meno importante: il libro è in self publishing (con tutto ciò che ne comporta)

 genere: giallo

valutazione: buono

anno di pubblicazione: 2022

 


 


mercoledì 13 settembre 2023

SPACCACUORI

 






SPACCACUORI - Marco Faccio -

Dopo aver letto Nero, il suo ultimo romanzo, ho letto Spaccacuori, il romanzo che lo precede, entrambi scritti da Marco Faccio. Ve ne parlo brevemente. Spaccacuori racconta dell'indagine che la polizia è chiamata a seguire in seguito ad un omicidio piuttosto cruento messo in atto contro una coppia di coniugi, uccisi nel sonno. Da qui prenderà il via un racconto coinvolgente che porterà il lettore, attraverso colpi di scena, altri omicidi ed indagini serrate, a scoprire l'identità dell'assassino, anche grazie al prezioso aiuto di Pietro. Un giovane giornalista prestato alla nera, dalle cronache di costume, vista la sua innata empatia che fa nascere fruttuosi rapporti con i responsabili dell'indagine. La sua caporedattrice lo sa bene e gli conferisce questi importanti incarichi nella speranza di ricavarne delle notizie, magari in anteprima, da far pubblicare sul giornale, riuscire a fare lo scoop e battere cosi la concorrenza sul tempo. Il finale di Spaccacuori poi è assolutamente indovinato. Il caso si risolve ma qualcosa di sospeso rimane. Sono le conclusioni che preferisco. Pietro, la sua fidanzata Bianca e la caporedattrice Nic sono i personaggi fissi dei tre gialli pubblicati da Faccio con la casa editrice Read red road. L'impostazione dei romanzi sono simili ma in Nero si nota una decisa evoluzione della scrittura di Faccio. I personaggi evolvono e crescono. Ma la scrittura e l'incisività della storia sono i veri elementi nei quali si vede un deciso miglioramento, almeno per me. Tanti complimenti quindi all'autore che scrive gialli sempre molto interessanti e che si migliora ad ogni nuovo lavoro. Ci sarà ancora Pietro nelle prossime indagini? Speriamo, intanto godiamoci i suoi libri già ultimati, aspettando impazienti la prossima avventura.

genere: giallo 

valutazione: buono


domenica 27 agosto 2023

I FIGLI DEGLI ALTRI

 




I FIGLI DEGLI ALTRI – Elisa Caccavale -

 

Vi lascio volentieri le mie impressioni sul libro che ho appena terminato di leggere: I figli degli altri. Scritto dall’autrice, per passione, Elisa Caccavale, di professione prof di lettere in una scuola secondaria di primo grado (le care vecchie scuole medie per gli over 30). Un romanzo che non rientra normalmente nelle mie abituali letture ed a cui mi sono avvicinato dopo averne letto la trama catturato dall'argomento della storia che si raccontava. Il mio istinto (libresco) ancora una volta ha avuto ragione. Un racconto coinvolgente anche per chi non è avezzo a certe storie. Sgombriamo subito il campo da equivoci non si tratta di un romance ma di un libro di narrativa nel quale viene raccontato un dramma profondo, molto più frequente di quanto si possa pensare. Oggi molto più di una volta. Condotto su due piani temporali ben distinti. Un argomento che impone riflessioni. Presente assiduamente nelle discussioni anche politiche e sociali del nostro paese. La protagonista è Giada. Il romanzo racconta della sua vita a partire dal suo periodo universitario. Una ragazza senza problemi economici ne esistenziali. Un lavoro importante che la fa sentire realizzata. L'incontro con un uomo, la nascita di un grande amore, il loro desiderio di famiglia, di genitorialità, che purtroppo si scontra con una dura realtà. I tentativi sempre più invasivi per avere un figlio che mettono in difficoltà anche la stabilità stessa della coppia. La sua fuga da quella vita deludente. Il suo arrivo nella vecchia casa dei nonni, la sua lenta rinascita. Nel mezzo tanti avvenimenti che coinvolgeranno emotivamente il lettore. Ida, Matteo, Monica da quel momento diventeranno i veri protagonisti del romanzo. Un finale che rimette ordine ma non aggiusta tutto, un finale appropriato, sorprendente e per nulla scontato. Una ottima opera prima per la Caccavale che si è voluta mettere alla prova come autrice e, per quanto mi riguarda, con un risultato assolutamente positivo che merita quantomeno un bis. 

genere: narrativa

valutazione: buono

 


venerdì 4 agosto 2023

IL SANGUE DI GIUDA

 




Il sangue di Giuda -Gabriele Cantella -

Il sangue di giuda è un romanzo giallo ambientato in terra siciliana precisamente a Gela. Lo ha scritto Gabriele Cantella che a Gela ci è nato e ci ha vissuto a lungo. La città di conseguenza è una delle principali protagoniste della vicenda soprattutto grazie alla descrizione che ne fa l'autore. Il libro è pubblicato dalla Mursia Editore nella prestigiosa collana Giungla gialla. Il romanzo racconta dell'indagine che l'investigatore privato Giovanni Alma compie per scoprire l'identità di uno spietato serial killer che uccide le sue vittime senza apparentemente seguire un filo logico. Sono persone che non si conoscono tra di loro e che non hanno una vita particolarmente complicata o misteriosa. Cosa anima allora la furia del killer? Cantella costruisce un buon giallo, un ottimo esordio nel genere. Con una storia avvincente e coinvolgente anche se non particolarmente complessa. Buonissima la descrizione dei personaggi. Quella del protagonista, il detective Alma, è poi molto profonda veniamo così a conoscenza del suo passato, dei suoi tormenti interiori e del suo blocco emotivo. Ha però una grande capacità deduttiva ed una naturale simpatia. In definitiva Il sangue di giuda è un romanzo che racconta una vicenda che fa riflettere a causa dei motivi che armano la mano dell'assassino. Non sono valutazioni banali quelle che ci invita a fare l'autore anche se i pensieri che riempiono la mente dell'assassino sono quanto meno illogici e malati. Cantella, uno scrittore per caso e per passione ma che ha talento e che gia aspetto con curiosità alla prossima indagine di Giovanni Alma.

genere: giallo

valutazione: buona


domenica 30 luglio 2023

UNA NUOVA VITA

 





Una nuova vita – Danio Mariani -

Ho conosciuto la sua penna da poco tempo, l’ho conosciuta attraverso le indagini condotte da Aura Comi, il suo ultimo personaggio. In realtà non è molto che scrive, ma prima di Aura Comi aveva già scritto tre romanzi, due dei quali hanno per protagonista l'ex maresciallo Antonio Molinaro. Il primo si intitola Una nuova vita ed è quello di cui vi voglio parlare. In questo romanzo Molinaro è chiamato in Sicilia dal commissario Bonfiglio il quale ha bisogno di aiuto per condurre in porto una complessa indagine personale. Bonfiglio lo attira a casa sua non essendo completamente sincero con lui anzi gli sottopone il suo caso solo dopo avergli fatto credere che quella trasferta, per lui complicata in quanto immobilizzato su una sedia a rotelle, serva solo per far visita ad un vecchio collega ormai in pensione ansioso di poterlo rivedere. Lo "inganna" anche spinto dal fatto che Molinaro non vuole più assolutamente essere coinvolto in indagini di polizia in quanto lui dopo "l'incidente" si è voluto estraniare completamente da quell'ambiente. Questo è ciò che accade all'inizio del romanzo Il resto va scoperto a poco a poco senza essere raccontato per non perdere il gusto della sorpresa. Il romanzo scritto da Danio Mariani è un giallo. A me piace molto lo stile di Mariani. E mi piacciono molto anche i personaggi che crea. Questo romanzo è antecedente a La speranza e il peccato nel quale è protagonista Aura Comi. Leggendo prima Una nuova vita e poi il successivo si apprezza l'evoluzione nella scrittura nella capacità di creare suspense e colpi di scena. In Una nuova vita tutto funziona bene: la trama, i personaggi, i colpi di scena, le sorprese. Il ritmo è sostenuto e non ci si annoia mai. Una nuova vita è un romanzo perfetto per conoscere la predisposizione alla scrittura e la fantasia dell'autore ma è solo leggendo i successivi (La speranza e il peccato e Vite spezzate) che si percepisce appieno il talento di Danio Mariani. Una vera sorpresa per chiunque si lascerà conquistare dai suoi libri. Io sono diventato un suo fan non appena posato gli occhi sui suoi libri e per il prossimo ho grosse aspettative. Capito Mariani? 

genere: giallo

Valutazione: buono

domenica 16 luglio 2023

VENTO DI MORTE

 




VENTO DI MORTE A. Scarfagna

Quando mi è stato proposto di leggere un romanzo di Antonella Twinblack Scarfagna sono rimasto un po perplesso. Assolutamente nulla contro il genere nel quale sono catalogati la maggior parte dei suoi libri ma a me non interessavano, ritenevo già a priori che i suoi romanzi non facessero per me. Invece mi sbagliavo e quanto...stavo cadendo anch'io vittima di pregiudizi. Quelli che tanto odio, quelli che non ti permettono di vedere oltre gli steccati delle tue convinzioni. Riflettendo su questo la mia presa di posizione ha cominciato a vacillare, la curiosità stava prendendo il sopravvento. Ho guardato allora tra i romanzi da lei scritti se c'era un libro adatto ad i miei gusti. L'ho trovato! Ne ho trovato più di uno. Perché come ho sempre sostenuto non bisogna fermarsi alle apparenze o a quelle che noi riteniamo essere delle certezze. Bisogna avere il coraggio e la voglia di andare oltre. Ora con la Scarfagna non ho dovuto fare un grande sforzo la verità era davanti agli occhi. Ho quindi deciso di leggere Vento di morte, un romanzo thriller/horror (poco horror per la verità). Si perché fra i molti che ha scritto di genere erotico ci sono anche diversi thriller e gialli psicologici anzi mi vien da pensare che una strada alternativa al suo genere di elezione per lei sarebbe già pronta. Ho letto, dicevo, Vento di morte. Mi sono divertito moltissimo. È stata una lettura coinvolgente ed emozionante. Poi la Scarfagna scrive benissimo, con assoluta proprietà di linguaggio e questo rende il romanzo comunque piacevole e scorrevole. Un libro che parla di stalking, di violenza domestica, di traumi e di rinascite. Perché anche dopo aver provato un grande dolore o aver commesso un crimine si può ripartire. Guardandosi dentro ed accettando la propria natura. Libro che consiglio dicendovi anche di non fermarsi alle apparenze ed agli stereotipi perché si possono perdere occasioni importanti. Complimenti all'autrice e se posso permettermi le consiglio di scrivere con più assiduità romanzi gialli e thriller, potrebbe raccogliere ottime soddisfazioni.

genere: thriller

valutazione: buono



lunedì 5 giugno 2023

LA STANZA DEI SERPENTI

 





LA STANZA DEI SERPENTI - Alberto Verzè –

 

Ho da poco terminato di leggere un romanzo thriller e ve ne parlo brevemente. Il libro ha per titolo La stanza dei serpenti ed è stato scritto da Alberto Verzè. Pubblicato dalla casa editrice Viola edizioni. Da tanto tempo avevo puntato questo romanzo ed era mia ferma volontà leggerlo. Non è un romanzo recentissimo (2021) o meglio il libro è recente ma successivamente a questo Verzè ne ha gia fatto uscire un altro Gli indiavolati (2022) che spero di leggere anch'esso quanto prima. Parlando di La stanza dei serpenti posso dire che finalmente, dopo aver letto ultimamente un paio di libri che sotto questo aspetto mi avevano un po' deluso, ho affrontato un romanzo scritto in maniera corretta ed armoniosa con parole appropriate e scritte nel modo e nel momento giusto (vi assicuro, e chi legge lo sa bene, che questa non è una cosa scontata). Il libro scorre veloce. Sia per la storia narrata, che coinvolge, sia appunto per la scorrevolezza del testo. Grandi complimenti vanno fatti anche alla costruzione dei dialoghi, croce e delizia di ogni scrittore. Dialoghi brillanti. divertenti e sempre perfettamente centrati. La storia non la racconto (si può senza problemi recuperarne la trama) ma posso dire che è molto coinvolgente ed anche, in buona parte, sconvolgente. La suspense e i colpi di scena non mancano soprattutto nell'ultima parte del romanzo. Le ultime venti pagine poi sono rapidissime, adrenaliniche e le ultimissime pagine lasciano proprio di stucco. Ed anche un po di magone. La prima parte è molto più tranquilla ed ugualmente interessante e non fa per nulla presagire l'inferno che si sta per scatenare. Promosso, anche se non a pieni voti perchè c'è una parte (al centro del racconto) che mi ha lasciato un po' perplesso. Una piccola parte, nulla che mi faccia cambiare la positività del giudizio ma correttamente devo rilevarlo senza troppo approfondire però per evitare spoiler. Diciamo che l'autore ha confezionato un'ottima torta (romanzo) sia esteticamente che nella sostanza ma manca la ciliegina. Poco male sarà per la prossima volta.

genere: thriller

valutazione: più che discreto


martedì 30 maggio 2023

IL SOGNO DI UNA MARIONETTA

 





IL SOGNO DI UNA MARIONETTA  - Stefania Prati -

Il mese di maggio non poteva iniziare nel modo migliore. Ho appena terminato il romanzo 𝐈𝐥 𝐬𝐨𝐠𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐦𝐚𝐫𝐢𝐨𝐧𝐞𝐭𝐭𝐚 scritto da Stefania Prati. E' un romanzo che è stato autopubblicato nel 2020. Nel frattempo l'autrice ha scritto e pubblicato tante altre cose, sempre di notevole qualità (avrò modo di riparlarne). Io sono voluto partire dal suo esordio, anche se in effetti non è proprio corretta come affermazione perchè prima di questo aveva scritto già un altro libro, Ceneri dall'isola che non c'è (ma anche di questo ne riparlerò).
Parliamo quindi di Il sogno di una marionetta che è la storia di Frederick Lynch. Un assassino di professione. Insieme alla sua storia viene anche raccontata quella della sua famiglia: moglie, figli e di tutti quelli che in qualche modo entrano in contatto con lui. E' una confessione amara e drammatica per quello che il suo ruolo ha comportato: senso di onnipotenza, squallida ricchezza, vendette, amanti e incubi. Il racconto fila via senza inciampi. Ci sono diversi intrecci narrativi e varie vicende che si sovrappongono ma vengono tutte condotte "all'arrivo" in maniera chiara. Il racconto è spinto al limite ma è assolutamente verosimile (aggiungerei purtroppo). Si potrebbe pensare lo abbia scritto un autore che mastica gialli e noir da una vita invece la Prati all'epoca aveva (solo) 25 anni. Un dato fine a se stesso? Può darsi ma secondo me va evidenziato. Non racconto nei dettagli la trama perchè è un libro che fin dalle prime pagine regala tensione e sorprese e va letto senza avere troppe informazioni. Un romanzo che mi da l'ennesima prova di quanti autori di talento ci siano. Stefania Prati racconta una storia che coinvolge e lascia spesso senza respiro. Certo stiamo parlando di un libro cattivo,, spesso crudo, che non fa sconti. Ovvio che non sia per tutti ma gli amanti del giallo e del noir spinto all'estremo lo apprezzeranno senza riserve. Complimenti all'autrice aspetto con curiosità il prossimo.

genere: giallo/noir

valutazione: più che buono


martedì 25 aprile 2023

VITE SPEZZATE

 





VITE SPEZZATE  -Danio Mariani -


𝐕𝐢𝐭𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐳𝐳𝐚𝐭𝐞 e' l'ultimo romanzo scritto e pubblicato da Danio Mariani. In realta' il libro e' uno solo ma le storie al suo interno sono tre. Tre indagini che hanno come protagonista Aura Comi che per chi segue come me Mariani ha gia avuto modo di conoscerla nel romanzo 𝐋𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨. Li e' successo un fatto particolare, era una poliziotta, ora, in queste tre indagini, la ritroviamo investigatrice privata. Ne La speranza e il peccato la storia era molto tosta, il pathos era intenso qua i racconti sono un po' piu' leggeri (ma non troppo). Tre storie scritte proprio bene, in maniera fluida, accattivante, mai sopra le righe con dialoghi ben costruiti, anche divertenti. Devo essere sincero, sono rimasto piacevolmente sorpreso. Non conoscevo Mariani sono andato un po' al buio, assecondando una mia curiosita', ma sono molto felice di avere azzardato. Le tre vicende diventano in breve anche tre indagini di polizia. Alle quali e' chiamata a collaborare Aura e nelle quali si trova perfettamente a suo agio. Sono storie con misteri non complessissimi da risolvere ma che si leggono e si portano a termine sempre molto volentieri catturati dalla scrittura e dalla simpatia dei personaggi protagonisti, su tutti ovviamente la Comi. Una figura per nulla eccessiva ma anzi molto affabile e concreta. Con un carattere forte e risoluto a cui io mi sono molto affezionato. Faccio ancora moltissimi complimenti a Danio Mariani e invito a leggere il suo romanzo 𝐋𝐚 𝐬𝐩𝐞𝐫𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐢𝐥 𝐩𝐞𝐜𝐜𝐚𝐭𝐨 e in suoi racconti presenti in 𝐕𝐢𝐭𝐞 𝐬𝐩𝐞𝐳𝐳𝐚𝐭𝐞. Tempo speso bene.

valutazione: più che buono

genere: giallo


martedì 4 aprile 2023

LA CARATTERISTICA DEL MALE

 





La caratteristica del male - Roberto Graniglia -

Alcune veloci considerazioni sul romanzo che ho appena terminato: Il titolo: La caratteristica del male; autore: Roberto Graniglia; pubblicazione indipendente. Ho atteso questo romanzo per tanto tempo, da quando terminai di leggere la sua ultima opera (L’oscuro incantatore). Speravo di poter leggere al più presto un suo nuovo romanzo perché ho sempre apprezzato moltissimo le sue storie, prima fra tutte Il cuore di Marta, poi Il pupazzo di Dylan, Cinque passi nell’incubo ecc. Invece mi ha fatto aspettare anni, ma l’attesa è finita da pochissimo infatti ha dato alle stampe La caratteristica del male, che rappresenta anche l’ultimo capitolo (ho detto l’ultimo?) della trilogia iniziata con Il lungo Samhain e proseguita con L’oscuro incantatore. Ora la trilogia è completa ma molte porte, al termine del romanzo, sono rimaste aperte. Spetta al lettore chiuderle o forse la trilogia si allargherà? Intanto possiamo leggere questo romanzo che ha come protagonisti, ovviamente, i personaggi già presenti nei precedenti capitoli, dal capitano Crane al tenente Dillinger e tanti altri più ovviamente nuovi enigmatici ingressi. Non parlerò della trama, perché dovrà essere scoperta poco a poco dal lettore, ma da ciò che il libro mi ha trasmesso. Anche in questo caso (come in quello della Carletti) un libro piuttosto corposo (per i miei parametri), ma un romanzo curato e studiato. Lo evidenzio perché spesso il self publisher è accusato di trascurare alcuni aspetti del prodotto libro. In questo caso il libro presenta un editing accurato, una elevata proprietà di linguaggio e tutti gli altri “parametri” perfettamente in linea per poterlo considerare un ottimo romanzo. Tutti i personaggi sono ben descritti, con particolare attenzione per quelli principali. Il romanzo scorre rapido ed interessante sempre, quasi sempre, (alcuni parti sono, secondo me, eccessivamente descrittive) ma forse molto è dipeso dalla mia impazienza di arrivare al finale. La storia è sviluppata con mano sicura. Un romanzo che non lesina suspense e colpi di scena. In alcuni momenti si rimane piacevolmente col fiato sospeso. La vicenda è plausibile cosa che ritengo sempre importante nel genere giallo/thriller. Tutto è al limite ma sicuramente verosimile. Il finale spiazza non poco, certamente non un finale tirato per le orecchie. Un epilogo che sovverte, volutamente, le certezze del lettore. Un ritorno all’altezza dei suoi precedenti lavori. Un libro che va letto.

valutazione: buono

genere: thriller





lunedì 6 marzo 2023

CAMERA 6 0 1

 





CAMERA 6 0 1 - Elena Carletti -

Ho sempre apprezzato molto suoi romanzi e la sua scrittura. Tra i suoi lavori passati il mio preferito rimane il giallo Sotto le apparenze ma anche il romanzo di narrativa Indelebili (tracce) lo ritengo un piccolo gioiello. A questi ne sono seguiti molti altri: 72 ore, Nessuna verità solo per fare qualche titolo. Negli ultimi tempi si era un po' eclissata. Speravo in un suo ritorno ma non ero molto ottimista. Invece con mia grande sorpresa ho appreso dell'uscita di un suo nuovo romanzo. In realtà ho scoperto poi in seguito che non si ne era mai veramente allontanata dalla scrittura ma questo periodo di silenzio era stato necessario proprio per portare a termine questo ultimo romanzo, quando finalmente lo ha ritenuto pronto lo ha pubblicato. Sto parlando di Elena Carletti. Il romanzo che ha da poco pubblicato (a fine febbraio) è Camera 6 0 1, un giallo. Una storia che ti coinvolge fin dalle prime battute. Un libro corposo ma che mantiene alto l'interesse per tutta la sua durata. Un libro ricco di sorprese e di colpi di scena un finale che spiazza più di una volta. Un romanzo complesso e molto curato, lo si percepisce bene mentre lo si legge. Una storia principale e tante altre vicende che si intrecciano e si legano tra loro e che a loro volta confluiscono nella prima. Personaggi che entrano nel cuore, per prima Luna. Un racconto che ha richiesto impegno e che a parer mio lo mettono fra i migliori lavori dell’autrice. Un ritorno atteso e che non tradisce le aspettative che con la Carletti sono sempre alte. Almeno per me. Un romanzo che consiglio senza dubbi.

Valutazione: buono

genere: giallo


venerdì 2 settembre 2022

NOIR IN ABITO DA SERA

 







NOIR IN ABITO DA SERA 

Qualche considerazione sul libro appena terminato che chiude in bellezza le letture del mese di agosto. Noir in abito da sera è una raccolta di racconti, ben undici, di altrettante scrittrici che hanno per l'occasione scritto delle storie gialle, dei frammenti di vicende noir. La casa editrice che ha pubblicato l'opera è la Damster ed il curatore è Dario Brunetti. Persona di cui ho una gran stima, ancora di più ora, dopo questo suo debutto come "regista" di un'opera letteraria. Un lavoro di cernita e di scelta dei racconti molto attenta che ha permesso di raggiungere un ottimo risultato finale. Ovviamente grande merito va soprattutto dato alle autrici, che hanno "prestato" i loro racconti. Storie coinvolgenti, che lasciano ampiamente soddisfatto il lettore. Il libro attira sin dalla copertina, che ha una estetica molto accattivante e poi prosegue leggendo i nomi delle autrici che sono state coinvolte. Nomi tra i più importanti e noti tra le scrittrici di gialli e affini. Trebeschi, Maralfa, Vicidomini, Varalli, Musneci sono soltanto alcuni esempi. I racconti sono diversissimi tra loro ma hanno un comune denominatore: le protagoniste delle storie sono donne. Finalmente all'uomo viene assegnato un ruolo subalterno se non addirittura di vittima. Donne determinate, coraggiose, che si ribellano e si vendicano. Da rimarcare anche il fatto che parte del ricavato delle vendite andrà ad una associazione (SOS donna di Bologna) che si occupa di donne maltrattate. In definitiva una raccolta di racconti assolutamente da leggere per un duplice motivo: scoprire, per chi non le conoscesse, autrici molto brave, penne originali che vi coinvolgeranno nelle loro storie, seppur brevi, grazie alla loro scrittura ed alla loro creatività; avere l'occasione di aiutare donne in difficoltà. Non fatevelo scappare.

valutazione: Buono

genere: giallo

domenica 31 luglio 2022

LA TEORIA DEGLI EQUILIBRI

 






LA TEORIA DEGLI EQUILIBRI A. Corcione

 

Nel mare sconfinato del self publishing ho pescato un'altra Gemma. E’ noto ormai come io sia più attento al mercato degli emergenti e degli autori che si pubblicano in proprio rispetto agli autori che hanno un mercato ed un pubblico consolidato. Questa mia prerogativa mi mette spesso però di fronte a opere dimenticabili e più raramente a ottime storie, raccontate con maestria, che meriterebbero ribalte importanti. Quella che ho pescato questa volta merita senz'altro ed innanzitutto grandissimi complimenti. Un romanzo di narrativa accattivante e divertente. Scritto da Andrea Corcione dal titolo La teoria degli equilibri. Racconta la vita di Pietro Santini e della sua singolare teoria. Pietro è ormai un signore molto avanti con l'età che detesta e ha sempre detestato il mondo intero ma più di tutto detesta le persone alle quali è solito compiere dispetti e raggiri. Un cinico, misantropo e irriverente. Un uomo che ha sempre vissuto senza alcun patema grazie all'aiuto della nonna che si è preso cura di lui fin da giovanissimo. Lo ha viziato e coccolato rendendolo però un uomo arido. Non ha mai lavorato e per scelta non si è mai innamorato né tanto meno sposato. Ma anche gli esseri più abbietti come lui possono per qualche motivo rinsavire. Questa è Pietro Santini, il resto della storia vi invito vivamente a scoprirla. La teoria degli equilibri è un romanzo per nulla banale che porta, oltre a sorridere tanto, a fare spesso amare riflessioni. Un libro che va assolutamente letto. Complimenti all'autore e alla sua voglia di osare.

valutazione: buono

genere: narrativa

 


martedì 14 giugno 2022

L'INSANA IMPROVVISAZIONE DI ELIA VETTOREL







L'INSANA IMPROVVISAZIONE DI ELIA VETTOREL  A. Ledger

Anemone Ledger continua a sorprendermi. Avevo letto poco tempo fa la sua raccolta di racconti (lei li preferisce definire stralci) dal titolo Il sorpasso dell'irrealtà e mi aveva molto colpito. Soprattutto pensando che quei racconti erano stati scritti quando Anemone era poco più che adolescente. Ora ho letto il romanzo che pubblicò in proprio dopo quella raccolta. Entrambe i libri sono stati recentemente riproposti dalla casa editrice Homo scrivens. Io li ho letti in questa nuova edizione. Della raccolta Il sorpasso dell'irrealtà avevo già parlato. Ora ho finito di leggere L'insana improvvisazione di Elia Vettorel ed anche di questo romanzo dirò qual è la mia opinione. Innanzitutto va detto che rispetto a quello pubblicato 6 anni fa ha subito diverse revisioni, aggiustamenti e ritocchi fino a giungere alla attuale versione targata appunto Homo scrivens. Ma va comunque anche ribadito che l'impianto generale del racconto la storia ed i suoi protagonisti sono i medesimi della versione originale, parliamo di una storia scritta quando l'autrice aveva 16/17 anni. I motivi che hanno generato la vicenda di Elia Vettorel li spiega bene lei al termine del libro ma rimane comunque sorprendente quello che è il risultato finale. Un racconto senz'altro molto originale. All'inizio del romanzo Elia Vettorel è un bambino che sta crescendo in un orfanotrofio gestito da suore. Si sente particolarmente brutto e probabilmente lo è, subisce scherzi e prese in giro dagli altri bambini. Anche le suore lo disprezzano, lo puniscono spesso e spesso lo maltrattato. Cresce in questo clima ostile e matura diverse turbe. Un bel giorno la madre naturale va a riprenderselo e....il resto va scoperto leggendolo. Solo leggendolo si può apprezzare appieno la capacità di descrivere ed emozionare dell'autrice. Questo romanzo horror a me è piaciuto moltissimo. Un romanzo che non annoia mai. Horror ma non splatter, che racconta una vicenda paradossale ma non impossibile un racconto che scorre veloce e che coinvolge. Elia consuma una vita senza mai essere veramente presente a sé stesso, neppure in tenera età, ha manie e smanie distruttive, per se e per gli altri, però per la sua vicenda si prova prima pena che orrore. Un romanzo che va letto per conoscere una scrittrice horror che promette di farci divertire a lungo. Che sa scrivere, che sa sorprendere e che sa dosare anche momenti di amara ironia. Complimenti.

valutazione: buono

genere: horror

 


sabato 28 maggio 2022

LA GEOMETRIA DEL RAGNO

 




LA GEOMETRIA DEL RAGNO C. Nolasco

Ho una grande ammirazione per la penna di Carmen Nolasco. Ogni volta che leggo un suo romanzo ne rimango affascinato. Non fa specie l'ultimo da lei scritto e dato alle stampe. Il titolo: La geometria del ragno, la casa editrice: Les flaneurs, casa editrice alla quale è fedele fin dagli inizi della sua avventura letteraria, è questo, per me, è un altro punto a suo favore. Rappresenta un modo di aver rispetto verso chi crede in te ed ha saputo valorizzarti nel tempo, per me questo è un riguardo che va sottolineato. Non aver cercato gloria altrove dove forse avrebbe ottenuto più visibilità ma rimanere fedele a chi ti ha fatto crescere è un fatto da rimarcare. Les flaneurs peraltro è una casa editrice di grande qualità e di larga diffusione per la quale io nutro grande ammirazione, sia per i libri che pubblica sia per gli autori che ha nella sua scuderia, tutti molto talentuosi che vanno necessariamente scoperti. Una casa editrice indipendente alla quale auguro grandi fortune. Tornando al romanzo, devo dire che è veramente una Gemma. Emozionante, profondo, attuale, fa riflettere e sospirare. Della trama come mia consuetudine non ne parlo è facilmente reperibile e poi citare solo la trama sarebbe assolutamente riduttivo rispetto ad un racconto veramente fatto bene che pur non essendo un giallo (ma avvicinandosi molto) lascia col fiato sospeso innumerevoli volte, ti tiene avvinto alla storia fino alla fine senza accorgersi del tempo che passa e delle pagine che consumi. Ritmo sostenuto, scrittura curata sono altri pregi notevoli. Una lettura che mi ha soddisfatto in pieno. Sento già la mancanza dei protagonisti. Anush Mariani, una donna determinata come solo le mamme disperate sanno esserlo, Gregorio Della Torre, Edo, Ayda, Talin, sono alcuni dei personaggi che popolano il romanzo, che mi hanno tenuto compagnia per troppo poco tempo e che mi hanno saputo far emozionare, gioire e rattristare ad ogni pagina. Ancora tanti complimenti all'autrice e spero che presto torni ad allietarci con un nuovo romanzo.

valutazione: più che buono

genere: narrativa


domenica 8 maggio 2022

NEVE D'APRILE

 





NEVE D'APRILE S. Sorbera

Neve d'aprile è il titolo dell'ultimo romanzo scritto da Silvestra Sorbera. È un giallo, e racconta la nuova indagine del commissario Livia Solari. Livia è il commissario di polizia di Porto Scogliera, paese di fantasia affacciato sul mare, a sud della Sicilia, ed insieme ai suoi fidati collaboratori (il suo vice Angelo Spagnoli e l'ispettore Celi) dovrà risolvere un caso che vede coinvolto anche un suo vecchio compagno di classe. Le indagini portate avanti dalla squadra investigativa sono svolte in un periodo che vede l'intera umanità in grande difficoltà, a causa della diffusione del covid-19 che ha fatto tante vittime in tutto il mondo, e che ha costretto tutti all'isolamento forzato e ad un cambio obbligato delle proprie abitudini. Per Livia sarà un periodo di forte stress, in parte per colpa della pandemia ma soprattutto causato dal lavoro e dalla sua "precaria" vita sentimentale, che la porterà a vivere un momento di malessere, fisico e psicologico. Alla fine comunque riuscirà, con coraggio e competenza, a risolvere il caso che era nato, abbastanza casualmente, col ritrovamento del cadavere di un fotografo catanese, morto per una overdose di farmaci e alcool. La soluzione dell'indagine lascerà però strascichi dolorosi al suo stato d'animo ed al rapporto di coppia che sta vivendo. Finale che vede la chiusura delle indagini ma che rimane aperto per quel che riguarda la sua vita privata. Con questo romanzo si giunge alla sesta indagine del commissario Solari e della sua squadra. L'autrice si muove con buona disinvoltura nello scrivere le storie che li vedono protagonisti. La penna della Sorbera ha tratteggiato un commissario che crea immediata simpatia per le sue piccole beghe familiari, per la sua abnegazione al lavoro e la sua correttezza nei confronti di colleghi ed indagati. Anche questo romanzo, come molti altri della serie, è piuttosto breve, ed avendo un buon ritmo si legge velocemente e con partecipazione. I romanzi col commissario Solari sono tutti autoconclusivi anche se da una storia all'altra i personaggi principali evolvono quindi è comunque preferibile aver letto le precedenti indagini per seguire al meglio la vita del commissario. L'indagine in sé inizia e termina col finire del romanzo ma la vita dei protagonisti ha comunque una continuità. Soprattutto gli ultimi due (La ciccannina e questo, Neve d'aprile) sono molto legati uno all'altro. Entrambi infatti parlano dell'epidemia di coronavirus ed hanno alcuni personaggi minori in comune. La Sorbera scrive con mano sicura, in maniera facilmente fruibile e coinvolgente permettendo al lettore di procedere spedito senza dover affrontare lunghe descrizioni. Il difetto più grande è che forse in questi racconti manca un po’ di pathos. I momenti palpitanti sono pochini, questi libri non sono sicuramente adatti agli amanti del brivido. Sono certo comunque che l'obbiettivo principale dell'autrice non fosse quello di mettere inquietudine nel lettore ma fosse quello di divertire ed intrattenere e da questo punto di vista l'obiettivo è perfettamente centrato. Complimenti.

valutazione: buono

Genere: giallo

mercoledì 4 maggio 2022

WAFER, PARAFARMACI E SOGNI DI ROCK & ROLL

 




WAFER, PARAFARMACI E SOGNI DI ROCK & ROLL M. Gravieri

Qualche tempo fa ho letto un romanzo il cui titolo era Kaeru. L'ho trovato originale e divertente. Niente affatto banale. Qualche giorno fa Matteo Lorenzi, il suo autore, ha consigliato la lettura di un romanzo. Io non me la son lasciato sfuggire, ben sapendo che era abbastanza lontano, come genere, dalle mie abituali letture. Ma ho voluto comunque accettare la sfida. Ora vi racconto le mie impressioni di lettura. Il romanzo si intitola Wafer, parafarmaci e sogni di rock &roll ed è stato scritto da Mattia Gravieri. Un libro molto divertente, leggero, scritto bene, si legge velocemente e con interesse. Un libro che parla di sogni infranti e occasioni mancate, alle quali però c'è (quasi) sempre la possibilità di porvi rimedio. L'importante è mettere da parte l'orgoglio e riconoscere i propri errori e, se esiste uno spiraglio per riprendere la storia interrotta, lottare, per farla diventare una voragine. Il romanzo racconta come quattro attempati (ma neppure tanto. Cinquant'anni o poco più) ragazzi ex componenti di una band giovanile di musica rock si ritrovano grazie ad uno di loro, Luca. All'inizio della storia Luca chiede agli altri (Claudio, Gabriele, Saverio) di tornare a suonare ancora una volta insieme anche solo per rimediare al loro ultimo burrascoso incontro in sala di incisione che ne ha decretato lo scioglimento. Gli eventi che seguiranno li porteranno a riflettere sulle loro vite e su quello che sono diventati. È una favola (rock) e come ogni favola che si rispetti ha un lieto fine. Ma in questo romanzo non è importante l'approdo ma il viaggio. Il racconto che costruisce l'autore è accattivante e si fa leggere volentieri. Il ritmo è incalzante come nelle migliori performance rock e non lascia spazio alla noia. Si sorride e si riflette senza prendersi troppo sul serio. Ma è proprio questo che contraddistingue il racconto: l'essere leggero ma non ovvio. Sono certo di non sbagliare (credo ci abbia pensato anche l'autore) se dico che il brano musicale che fotografa perfettamente questo romanzo è Sogni di rock & roll di Ligabue anch'egli emiliano-romagnolo come la città protagonista del libro, che è Bologna. Tanti passaggi, così come alcuni personaggi, della canzone li ho "rivisti" nel romanzo. Per inciso io amo molto la musica di Ligabue, soprattutto la sua produzione più vecchia. Sensazioni positive quindi per un libro che merita di essere letto. Grazie a Matteo Lorenzi per l'imbeccata.

valutazione: buono

Genere: narrativa