Visualizzazione post con etichetta agosto2025. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta agosto2025. Mostra tutti i post

sabato 30 agosto 2025

LO SPECCHIO DEGLI OCCHI TUOI

 




Lo specchio degli occhi tuoi - R. Pierleoni -

recensione a cura di Gino Campaner

 

📖Spiccioli di trama: il romanzo inizia con un omicidio. Ma è solo il prologo di una storia complessa ed emozionante che fa passare dalla gioia, al dolore, alla delusione nel giro di poche pagine. La storia di Elettra e Viola è raccontata da una terza persona. Della quale conosceremo l'identità, ed il perché lo fa, solo nella parte finale della storia. 

 

🔥Punto di forza: sono tanti, su tutti spicca la figura di Elettra. Giovane e tormentata. Con un passato terribile, dal quale è scappata senza avere una meta precisa. Con un rapporto difficile con gli uomini, dai quali ha ricevuto solo delusioni e mortificazioni. Conosce Viola e ne nascerà un'amicizia indissolubile. Intensa ed esclusiva che coinvolge anima e corpo. 



🙁Punto debole: la parte centrale è forse un po lenta, troppo cerebrale. Per quel che sono i miei gusti 40/50 pagine in meno sarebbero state l'ideale. 



🏁Finale: il finale o meglio il segmento finale è bellissimo. Doloroso, nostalgico, inesorabile. Emozionante. Al il termine di una pagina si deve necessariamente tirare il fiato e predisporsi a leggere altre situazioni molto forti emotivamente. 



🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐
il romanzo di Rosanna Pierleoni racchiude in se tante cose importanti. È vero che descrive, in buona parte, il difficile passaggio di due giovani ragazze all'età adulta, lontane dalla loro famiglia, dalle quali sono scappate. Ma questa unica "lettura" sarebbe, colpevolmente, molto riduttiva. Racconta tanto altro ancora: le vicissitudini che nascono per potersi mantenere senza il supporto della famiglia, il rapporto difficile con l'altro sesso, la solitudine, la necessità di sentirsi amati, la lealtà, la violenza di genere. Un libro affascinante e complesso, ricco di momenti emozionanti e situazioni forti. Un libro che non lascia indifferenti e che fa riflettere. Complimenti alla Pierleoni. 

genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2024

 


venerdì 29 agosto 2025

PRIMA REGOLA NON INNAMORARSI

 




Prima regola non innamorarsi – Felicia Kingsley -

recensione a cura di Francesca Tornabene

 

Ho iniziato a leggere questo libro su consiglio di mia nipote Jacqueline (grande divoratrice di libri).

Cercavo qualcosa di semplice, contemporaneo, una romantica commedia a lieto fine.

Per entrare in sintonia con il libro, ho persino partecipato ad un incontro di lettura a tema presso la mia libreria di fiducia trascinata dal fascino misterioso e intramontabile della commedia romantica.

È stata una esperienza (inaspettatamente) bellissima che ha arricchito le mie curiosità sul libro e sulla scrittrice e soprattutto mi ha permesso di conoscere un gruppo solare, brillante e fortemente appassionato di romance.

Il mio viaggio letterario ha attraversato momenti di azione, mistero, e piccoli colpi di scena divertenti.

Piano piano sono stata risucchiata in un gorgo oltre i confini del semplice romanzo rosa.

Ho apprezzato la scrittura, lo stile, la costruzione della storia, la copertina, la ricerca dei dettagli, il mistero legato al tesoro perduto, le curiosità sulle opere d'arte, i riferimenti massonici su Canova e Casanova, le descrizioni accurate di Venezia, la lista delle canzoni e dei film che hanno ispirato la scrittrice.

Ho conosciuto Sylvie e Nick. Due ladri professionisti che hanno costruito la loro fortuna seguendo regole strette, rigide, tra cui quella di non innamorarsi.

È stato interessante vedere come, pagina dopo pagina, l'eco di quella regola si infrangeva sulle rive di quell'isola misteriosa che chiama a sé le anime gemelle.

È praticamente inutile controllare i propri sentimenti, remare contro corrente. Non si può resistere al canto dell'amore, non si torna indenni da quell'isola.

 Ritorno alle mie letture con uno spirito nuovo, più leggero, divertito, cullato da piacevoli immagini romantiche che entrano in folla nella mia mente.


genere: romance

anno di pubblicazione: 2023

 


giovedì 28 agosto 2025

IL VALORE AFFETTIVO

 




Il valore affettivo – Nicoletta Verna -

recensione a cura di Lilli Luini

 

Dopo il bellissimo “I giorni di vetro”, ho voluto leggere anche l’opera d’esordio di questa scrittrice. Devo dire che non mi ha deluso. Se I giorni di vetro era ambientato negli anni ‘40, questo è un romanzo pienamente figlio del nostro tempo. Il titolo fa riferimento agli oggetti di cui ci circondiamo e che dopo la nostra morte rimangono qui, simbolo del lutto per chi resta. Ma anche agli oggetti che desideriamo e consumiamo, gettandoli via.

Bianca è una donna che all’apparenza ha tutto: bellezza, amore, benessere. Vive in un attico nel centro di Roma, con il marito Carlo, cardiochirurgo di fama. All’apparenza c’è un solo neo nella sua felicità: l’incapacità di concepire un figlio. I tentativi sono andati falliti e le condizioni del suo utero peggiorano giorno dopo giorno. Fin qui, una storia come tante, ma Bianca cela molto di più. La sua mente, infatti, è ancora più sofferente del suo utero: una forma maniaco-ossessiva che le impone di fare le liste mentali dei rifiuti, continuare cioè a differenziare la spazzatura prima nella sua mente poi, pian piano, anche nella realtà. Nessuno lo sa, ma lei passa ore a dividere i rifiuti, tutti quelli che la nostra società produce. Qualsiasi oggetto, lei lo divide e il culmine lo raggiunge quando la piccola nipotina di Carlo lascia a casa loro il suo orsacchiotto preferito. Bianca lo prende e lo fa a pezzi, “…stacco con le forbici gli occhi e li getto nella raccolta della plastica, lo sventro per fare uscire l’imbottitura di pula di miglio e versarla nell’organico, metto il resto nell’indifferenziata”.

Anche il lavoro di Bianca è inquadrato nel nostro tempo: sbobina interviste per una società di ricerche di mercato, su temi e prodotti disparati. “Una macchina da soldi senza il cui beneplacito nessuno si sente più di muovere un quattrino”, la definisce lei.

Una pagina dopo l’altra scopriamo la famiglia distrutta che c’è alle sue spalle, i tanti tentativi di suicidio della madre, la fuga del padre verso un’altra felicità, il senso di colpa di Bianca per la morte della sorella amatissima. Fino a scendere dentro di lei, pensa in una ricerca assurda.

Bianca alla fine la scopre, la verità sulla morte di Stella, ma l’autrice sceglie la strada più difficile, quella della verità che non porta rinascite miracolose ma altro dolore e disincanto.

La scrittura è tesa, cruda, incredibilmente centrata. Le parti in cui la protagonista fa le liste della differenziata sono notevoli, considerando che non è certo facile inchiodare un lettore alla sedia con un argomento simile. Altra scelta difficile dell’autrice è quella di far narrare in prima persona a Bianca, e qui esce tutto il suo talento che riesce a calibrare bene i flussi di coscienza con altri argomenti, i rapporti con Carlo, con i suoi amici, le sedute di psicoterapia (tanto fallimentari da essere divertenti), il campionario umano che esce dalle sbobinature che arriva a collocare lo squilibrio di Bianca sulla scena dello squilibrio del nostro mondo.

Nel panorama di storie commoventi e altamente emozionali che conquistano i lettori, la storia di una donna quasi incapace di emozioni, una donna danneggiata e disturbata, è la voce fuori dal coro, inquadrato com’è nel nostro mondo reale. Non si piange, leggendo questo romanzo, non vengono le lacrime agli occhi, ma quando lo finisci ti senti di avere qualche arma in più per affrontare ciò che sarà.

“Continuo a pensare a chi se ne va e a chi resta e al loro trait d’union più evidente: gli oggetti. L’immagine più nitida della morte sono gli oggetti che le persone lasciano, con quello che chiamiamo valore affettivo”.

 
genere: giallo 

anno di pubblicazione: 2024


mercoledì 27 agosto 2025

DIMMI DI TE

 





Dimmi di te – Chiara Gamberale -

recensione a cura di Francesca Simoncelli

 

Dimmi di te… che fai adesso?  

Che ne è stato dell'adolescente delle scuole superiori?  

Come ha fatto quel ragazzo a diventare un adulto?  

Sei riuscito a conciliare i sogni con le responsabilità della vita reale?  

Chiara è una donna confusa, che a 40 anni si ritrova con tante domande sul senso della vita e su come poter coniugare i desideri con la praticità.  

L'essere diventata madre, l'arrivo inaspettato di sua figlia, la catapulta in un mondo di doveri e responsabilità, costringendola a lasciare la sua esistenza vissuta fino a quel momento "alla giornata", per adattarsi ad una più organizzata, secondo i bisogni di un bambino.  

Tutto questo la manda in crisi e da qui nasce in lei il bisogno di sapere i suoi ex compagni delle scuole superiori come hanno affrontato la transizione dall'adolescenza alla maturità.  

Decide quindi di contattarli ed intervistarli, chiedendo loro di raccontare se hanno accettato compromessi, realizzato i loro sogni e come sono riusciti ad adattarsi alla vita. 

Inizia così un viaggio dentro se stessa, attraverso i suoi ex compagni di scuola.  

Con domande mirate o lasciando che i suoi amici le aprono il loro cuore con rivelazioni inaspettate, scoprirà che per tutti la vita è un compromesso, che nessuno ha percorso la strada senza mai inciampare o dover cambiare itinerario, che dover cercare di far stare in equilibrio cuore e mente è una prerogativa di ciascuno di noi. 

Alla fine scoprirà che proprio quella bambina che lei credeva arrivata al momento sbagliato, la aiuterà a trovare il senso di ogni cosa.  

Ho iniziato questo libro senza sapere cosa aspettarmi; mi è stato regalato ed è la prima opera che leggo di questa autrice.  

Fin dalle prime pagine ho capito che era un romanzo che avrebbe toccato le corde più intime della mia anima; le domande che si pone Chiara sono le stesse che tante volte ho pensato anche io: l'inadeguatezza, il peso delle responsabilità, il sentirsi sempre fuori luogo.  

E anche io, come lei, dai miei figli ho imparato, più che insegnato: con loro sono cresciuta e sto ancora crescendo, in loro vedo la bellezza del mondo, per loro sento l'importanza di fare alcune scelte. 

Leggere questo libro mi ha fatto bene al cuore, lo ha reso un po' più leggero; ho pensato: "allora non sono la sola a sentirmi inadeguata in un mondo che corre, mentre a me sembra di non saper neanche camminare?!” 

Chiara scrive limpido, fluido; in queste pagine si sente tutta se stessa, la sua passione, la fragilità e la forza.  

Ho amato e divorato questo libro, perché parla al cuore del lettore... Perché sembra sia scritto proprio per me!  

 "A quarant’ anni suonati scoprivo così che esistono dei momenti, nella vita, che non hanno niente, davvero niente di romanzesco. Sfugge prima di tutto a noi, il senso della nostra trama " 

genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2024

 


martedì 26 agosto 2025

KALA

 




Kala - Colin Walsh -

recensione a cura di Rossella Lombardi


La casa editrice Fazi non ha classificato questo libro come thriller, infatti non l’ha editato nella collana “ Darkside” ma invece in quella della narrativa “ Le strade”. A mio parere invece questa storia è un thriller  che presenta una scomparsa, numerose violenze  ed aggressioni e un omicidio con la conseguente ricerca del colpevole e dei complici. Sicuramente però in questa storia c’è anche molto altro: l’adolescenza (con i primi amori, le rivalità, i sogni e i progetti per il futuro…), le famiglie disfunzionali ( i rapporti difficili, i tradimenti, l’incapacità genitoriale …).

Nel 2003 in un paese irlandese sul mare, la storia racconta le vicende  di un gruppo di sei quindicenni, tre ragazze e tre ragazzi che si misurano con l’amore, l’amicizia , il coraggio, la complicità, i segreti degli adulti e i loro diseducativi comportamenti. Una di loro, Kala, all’improvviso scompare . Quindici anni dopo tre di questi personaggi, ormai adulti, si ritrovano nel paese per la partecipazione ad  un matrimonio. Il libro inizia infatti ne 2018 ; i  titoli dei capitoli  portano appunto  i nomi di  Helen, Mush e Joe e, all’ interno dei quali, si alternano i ricordi adolescenziali di ciascuno di loro con i fatti che avvengono nel presente. All’inizio questi sbalzi temporali non indicati graficamente  mi hanno un po’ disorientata, poi però sono stata piacevolmente coinvolta nella narrazione. I tre protagonisti assistono al ritrovamento dei resti del corpo della loro amica Kala, uccisa quindici anni prima e qui inizia la ricerca del colpevole . Nella seconda parte del libro il ritmo diventa più incalzante, i fatti tragici e violenti sostituiscono in parte l’indagine psicologica  dei sei adolescenti, fino ad arrivare ad un finale forse un po’ prevedibile. Questa è stata una piacevole lettura che lascia un po’ immaginare al lettore alcuni aspetti della relazione tra i sei adolescenti, senza però averne approfondito i particolari. E’ come se riportasse  delle istantanee  senza analizzare i sentimenti, i drammi e i tormenti dei personaggi.  Spesso, nei loro dialoghi , i sei ragazzi citano con desiderio, tensione e propensione , il termine  “ Altrove”. Io credo che l’autore intendesse sottolineare il bisogno di questi giovani  di uscire da quel piccolo, chiuso ed asfissiante ambiente di paese ma anche di poter sognare, nel loro futuro, un “Altrove” come un diverso modo di essere e di diventare .

 Ho trovato un po’ strana e per me poco comprensibile, la scelta dell’autore  di riportare in prima persona i racconti di Helen e Mush, mentre Joe racconta  i fatti e i suoi pensieri in seconda persona , come se uscisse da sé e si narrasse ad un altro. E’ forse una sua ricerca di identità?

Cosa rimane di  questo libro, oltre alla piacevolezza di seguire un thriller?  La consapevolezza  che il passato, le esperienze fatte, le relazioni avute segnano fortemente la personalità di ciascuno.  La sottolineatura che c’è chi si allontana  dal  proprio  ambiente,  considerandolo  troppo chiuso e limitante, per cercare la propria realizzazione altrove ( Helen e Joe ), ma c’è anche chi ( Mush ) è rimasto a gestire il bar di famiglia,  dedicandosi a costruire relazioni e a coltivare affetti. Infine c’è chi nella storia per sentirsi qualcuno sceglie di raggiungere il potere e la ricchezza  con la violenza, la sopraffazione  e i soprusi.


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2025

     


lunedì 25 agosto 2025

LA FELICITA' DEL CACTUS

 




La felicità del cactus – Sarah Haywood -

recensione a cura di Patrizia Zara

 

“Così ostiche e coriacee, adoro le piante grasse, la loro beffarda strafottenza, l’essere burbere per non concedersi alle carezze di chiunque. Eppure, a dispetto della loro atavica ruvidità, ti sorprendono improvvisamente, incastonando delicate grazie floreali tra aculei indisponenti. Un po’ come me.” 
(Michelangelo Da Pisa)

Proprio per lo stesso amore che Michelangelo nutre per le piante grasse, ho deciso di leggere "La felicità del cactus".
Non mi aspettavo, sia chiaro, un grande romanzo, ma almeno una lettura piacevole, con protagonista una figura coriacea, metaforicamente accostata alle piante grasse.

Mi aspettavo una storia simpatica, velata di filosofia di vita, con qualche accenno psicologico e un umorismo garbato. 
E invece… niente.

Un romanzetto da quattro soldi, come avrebbe detto mio padre. 
Una protagonista sconclusionata nella sua presunta indipendenza, circondata da personaggi sopra le righe, privi di spessore e già visti mille volte. 
Una storiella stupidamente inglese, figlia bastarda de "Il diario di Bridget Jones".
La trama è così prevedibile da sembrare riciclata. Alcune scene sembrano prese di peso da altri romanzi simili o da qualche commedia da domenica pomeriggio. Che fantasia!?
Una semplice esercitazione linguistica, nulla più. La scrittura è fluida, almeno questo glielo concedo. 
E vabbè, ci sta.

Ma mi chiedo: com’è possibile che molte scrittrici inglesi emergenti vengano così celebrate, pur scrivendo sempre le stesse cose? 
Potere dell’editoria.

Mi scuso con i cactus, relegati a un ruolo marginale in questo libricino. 
Spero che la loro superiorità non impedisca loro di fiorire in questo mondo spesso così banale. 
So io quanto è preziosa e rara la fioritura di un cactus. Altroché.

“Era tutto così irrilevante da risultare offensivo.


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2019





domenica 24 agosto 2025

LA MORTE PROFUMA DI LIMONI

 




La morte profuma di limoni – Anna Allocca

Recensione a cura di Dario Brunetti


La morte profuma di limoni è il nuovo romanzo dell’autrice Anna Allocca uscito per Golem edizioni.

Il vice questore Carlo Boni e l’ispettrice della polizia scientifica Lea De Angelis sono i protagonisti di un giallo con sfumature di thriller. La particolarità di questi romanzi come ben noto sta nel focalizzare l’indagine poliziesca mettendone in risalto l’atmosfera, la tensione e le forti emozioni dei personaggi della storia.

Lea De Angelis è a Salò e ha ricevuto un invito da sua cugina Giovanna a prendere parte alla sua festa di onomastico. È una serata magica ed è la festa di San Giovanni e gli ospiti possono godersi questo momento nella lussuosa villa sotto a una meravigliosa limonaia. Per rendere ancora più suggestiva un’incantevole notte di estate si è deciso di organizzare un gioco a squadre che prende il titolo di un famoso racconto di S.S. Van Dine, Delitto alla limonaia, uno spettacolo interpretato da bravi attori.

Lea avvalendosi delle sue doti di investigatrice riuscirà a risolvere il mistero di uno dei più bei racconti scritti da SS Van Dine?

Passare da un gioco in cui si mette in scena un delitto a un omicidio vero e proprio il passo è breve. Ed è un po' quel che accade a Lea che dovrà coadiuvare nell’indagine il vicequestore Boni che è nella villa a fianco a quella di sua cugina Giovanna.

E’ stato compiuto un delitto che ha visto protagonista l’imprenditore Riccardo Marsi uccidere per legittima difesa Veronica Zonin.

Dalle dichiarazioni fatte alla polizia emerge che la ragazza era comparsa all’improvviso in casa Marsi è armata di coltello voleva colpire a morte proprio Riccardo che è stato costretto a sparare.

Gli inquirenti cercano di ricostruire la scena del crimine, di interrogare gli abitanti della casa e di mettere al corrente i genitori della ventenne uccisa. Ma per Lea De Angelis che ha preso a cuore la vicenda ci sono elementi che mettono in discussione il delitto ai danni di Veronica, in particolare ci sono delle evidenti incongruenze nel racconto dell’imprenditore Marsi che dimostreranno in un secondo momento che Veronica è stata uccisa prima di aver ricevuto ferite da arma da fuoco.

Misteri che si infittiscono e che renderanno l’indagine più articolata del previsto, intanto ci saranno tante situazioni che sconvolgeranno la quiete della provincia e che alzeranno il livello della tensione del romanzo.

Ennesima prova convincente di Anna Allocca che grazie a una prosa elegante e raffinata costruisce un giallo con un impianto narrativo classico che si mescola al thriller offrendo alla storia un ritmo più dinamico e con una crescente atmosfera di suspense.

Il finale ricorda quei romanzi della regina del giallo Agatha Christie in cui i personaggi sono invitati ad assistere alla soluzione del mistero.

Ben caratterizzati i protagonisti della storia, Lea è un personaggio che si porta delle evidenti cicatrici del passato e vorrebbe innamorarsi e al tempo stesso essere libera di sognare ad occhi aperti per scacciare finalmente le ombre.

Un romanzo giallo coinvolgente con riferimenti ai miti dell’antica Grecia in cui bellezza e crudeltà saranno le due facce della stessa medaglia.

Il delitto è servito e profuma di limone.

Buona lettura!


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2025


domenica 3 agosto 2025

LA MASCHERA DEL DIAVOLO

 




La maschera del diavolo - A. Fiaschi -

recensione a cura di Gino Campaner

 

📖Spiccioli di trama: Caterina e Giovanni sono colleghi in uno studio di avvocati. Giovanni chiede alla sua collega di occuparsi lei di un caso importante perché deve assentarsi momentaneamente. Da quel momento però di lui si perdono le tracce: telefonino spento, nessun messaggio, nessun indizio per capire dove possa essere andato. La questione comincia a farsi preoccupante. Caterina a suo modo indaga cercando di capirci qualcosa.
 

 🔥Punto di forza: sicuramente la descrizione degli stati d'animo che hanno i vari protagonisti. La cura e la profondità nel parlare del disagio che vivono Giovanni e Caterina a causa del loro difficile passato. Il messaggio finale che ci consegna il romanzo, una volta terminato di leggere. Le figure positive e combattive di Emanuele e Giulia. 


🙁Punto debole: il punto debole che segnalo è quasi sempre soggettivo mai oggettivo. Anche in questo caso lo è. Mi aspettavo un romanzo con piu azione e meno cerebrale, meno psicologico, più investigativo. Credo mi abbia un po' tratto in inganno la descrizione della storia raccontata e della trama, forse la copertina, o il titolo. 


🏁Finale: ci riserva una sorpresa. Uno dei rari momenti presenti nel romanzo che danno modo di rilassarsi dopo aver letto una storia piuttosto tesa. 


🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐
Un romanzo emozionante che ci spinge a guardare sempre avanti senza ancorarsi ad un passato spesso doloroso, che impedisce di vivere il presente ed il futuro in maniera serena e propositiva. 

genere: giallo

anno di pubblicazione: 2024


sabato 2 agosto 2025

NON E' LA FINE DEL MONDO

 




Non è la fine del mondo - Alessia Gazzola -

 recensione a cura Alice Bassoli


Un romanzo che è una piccola delizia letteraria.

La trama: la protagonista, Emma, ha trent’anni, un sogno nel cassetto (scrivere per il cinema) e un lavoro che sembra distante anni luce da ciò che davvero desidera: fa la stagista presso una produzione televisiva, dove si barcamena tra piccole umiliazioni e grandi domande esistenziali. La sua quotidianità è fatta di speranze, di attese, di scelte (spesso da rimandare).

Questa storia è dolce, ma mai banale, e si muove con quella malinconia lieve che solo Alessia Gazzola sa raccontare: un velo sottile che non appesantisce, ma al contrario dona profondità.

La sua prosa ti culla, ti accompagna, ti riporta a riva lasciandoti addosso emozioni vere e consapevolezza. 

Realistica, ma mai cruda. Soave, ma mai retorica.

La realtà nei suoi romanzi è tangibile, ma vista con la luce della speranza, dell’ironia e soprattutto della resilienza.

Un libro che leggi col sorriso e al contempo con un piccolo nodo alla gola.

Consigliatissimo


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2017


venerdì 1 agosto 2025

CAVALCARE LA PROPRIA TIGRE

 




Cavalcare la propria tigre – Giorgio Nardone -

recensione a cura di Francesca Tornabene

 

"Non si nasce artisti, lo si diventa coltivando i propri talenti, spingendosi oltre i propri limiti".

Dopo aver letto questo libro mi sono soffermata sul significato del termine più potente e rivoluzionario di sempre.

"ERESIA" significa "scelta".

L'Eretico è la "pecora nera", il diverso, colui che ama la ricerca della verità e la mette al servizio degli altri.

Egli è un innovatore, uno che va oltre le tradizioni, che esprime una "opinione diversa" e mette in discussione pubblicamente una "verità assoluta".

La storia ci insegna che tale termine ha avuto anche una connotazione negativa. Tanto da essere considerata persino un delitto.

È l'eresia uno dei motivi che mi fanno amare senza misura la lettura.

Attraverso Essa abbiamo la possibilità di SCEGLIERE, di coltivare la nostra abilità di pensare e agire al di là dell'ordinario e delle "verità preconfezionate".

Questo libro pone le basi per chi vuole viaggiare verso la totale libertà di pensiero, immaginazione e scelta.

È un saggio divulgativo sulla comunicazione e il problem solving strategico, applicabile a qualsiasi tipo di attività: relazionale, lavorativa, manageriale, artistica, sportiva, scientifica.

Il messaggio del libro è chiaro la saggezza e l'intelligenza strategiche dovrebbero essere coltivate ed esercitate quotidianamente e senza tregua.

In questo viaggio culturale ho avuto modo di assaporare gli stratagemmi per approfondire tali abilità attraverso l'arte greca dell'astuzia, l'arte cinese della guerra e quella della retorica della persuasione.

Lo studio di queste affascinanti arti senza tempo permette agli esseri umani di superare gli ostacoli con eleganza e leggerezza, ma soprattutto di "cavalcare la propria tigre" attraverso soluzioni semplici, prendendo spunto dalla natura e dagli animali.

Nel libro è citata una bellissima frase di Gandhi: "Sii quello che vorresti che il mondo fosse".

Ciò significa che dobbiamo solo imparare ad essere la migliore espressione di noi stessi, perché infondo non esiste alcuna magia, alcun trucco, o segreto.

È attraverso le abilità, i nostri talenti coltivati, le virtù, le conoscenze acquisite e l'esercizio quotidiano che miglioriamo la nostra essenza e possiamo produrre effetti straordinari in tutti gli ambiti della nostra vita.

 
genere: self-help

anno di pubblicazione: 2003