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sabato 2 maggio 2020
LE MIE VALUTAZIONI MARZO 2020
marzo2020
i misteri di borgoladro ⭐⭐⭐⭐★
troppo bella per me ⭐⭐⭐⭐
la maledizione della pecora ⭐⭐⭐⭐
andrà tutto bene ⭐⭐⭐⭐★
il timido volo delle effimere ⭐⭐⭐⭐
l'esercizio ⭐⭐⭐⭐
la collera della regina ⭐⭐⭐★
una ferita aperta ⭐⭐⭐★
mercoledì 25 marzo 2020
LA COLLERA DELLA REGINA
![La collera della Regina (I Gialli Damster) di [Nicola Testa]](https://images-eu.ssl-images-amazon.com/images/I/51KYyo79O4L.jpg)
LA COLLERA DELLA REGINA N. Testa
Questo marzo cosi anomalo e cosi noioso, per chi è costretto a restare a casa a causa delle restrizioni per combattere l’epidemia di covid 19, mi ha dato modo di leggere molto, eccomi quindi giunto alla recensione del settimo libro letto in questo mese. Il titolo del romanzo è La collera della regina lo ha scritto Nicola Testa ed è stato pubblicato dalla Damster. Si tratta di un romanzo che è difficilmente inquadrabile in un genere: un po’ giallo, un po’ narrativa, un po’ storico. Mi è stato proposto ed io l’ho letto molto volentieri. Il romanzo racconta la storia dell’abbazia di Lucedio a Trino Vercellese. Ne racconta la storia e ne romanza la leggenda che vuole l’abbazia abitata da una regina molto facile alla rabbia. Un libro che si legge con interesse e col giusto coinvolgimento a maggior ragione per me che conosco abbastanza bene quei posti. Il romanzo prende avvio raccontando di un professore universitario (Lantero) molto interessato alla leggenda legata a questa abbazia e del suo maldestro tentativo di entrare in possesso di documenti che ne attestino la sua veridicità. Non è l’unico protagonista del libro anzi i personaggi che animano il racconto sono tanti, primi fra tutti Chiara, Pista ed Arduino tre ragazzi che saranno anche loro molto coinvolti dalle vicende che avverranno nel romanzo, poi una bibliotecaria, un ispettore in pensione, un conte e tanti altri. Il romanzo mescola bene notizie storiche certe (di cui è molto ricco e ben documentato) con quella che è la leggenda legata all’abbazia ed alla regina di Padmos. Un libro ben costruito, ordinato, con precise indicazioni storiche, anche molto divertente e con un ritmo molto vivace. Una commistione fra mito e romanzo che non rende più confusa la narrazione ma anzi ne arricchisce il racconto lo rende più interessante. Un romanzo non banale, coinvolgente che fa conoscere un luogo e la storia non molto conosciuta ad esso legato. Complimenti all’autore.
Valutazione: più che discreto
Genere: narrativa
domenica 22 marzo 2020
L'ESERCIZIO

L'ESERCIZIO C. Petrucci
L’esercizio è l’opera prima dell’autrice Claudia Petrucci giovane
scrittrice milanese. Edito da La nave di Teseo. I protagonisti del romanzo sono
tre: Giorgia, Filippo e Mauro. Giorgia è una ragazza fragile ed insicura con un
trauma familiare da metabolizzare.
“Giorgia completa tutti i giorni lo stesso tragitto, non
devia mai dal percorso. Tra casa nostra e il supermercato, c’è il parchetto, un’aiuola
sovradimensionata con uno scivolo un’altalena e uno steccato intorno.” cit
Ha una grande passione, la recitazione, il teatro. Lo aveva
scoperto come terapia nel programma riabilitativo che aveva dovuto seguire. Lo
aveva poi abbandonato. Conosce ad una festa Filippo, ragazzo prevedibile e
semplice ma rassicurante, se ne innamora e vanno a vivere insieme. Lei lavora
in un supermercato, lui nel bar di famiglia da quando il padre ha dovuto
lasciarne la conduzione per motivi di salute.
“Ai suoi occhi sono una visione riposante: dopo tre anni
insieme non c’è davvero nulla di nuovo da decodificare nessuna identità da
assemblare.” cit
L’equilibrio di
questa vita ordinaria si modifica quando Giorgia rincontra casualmente Mauro.
suo vecchio maestro di palcoscenico. In lei rinasce l’antica passione per il
teatro che non si era mai spenta del tutto. Non ci vuole molto a Mauro per
convincerla a tornare a recitare. Filippo la asseconda anzi la incoraggia,
conosce il suo disagio mentale e pensa che possa giovarle.
“La recitazione è l’unico schema in cui la malattia opera in
modo funzionale e non disfunzionale al corpo.” cit
Almeno inizialmente questo è ciò che crede ma man mano che
l’impegno diventa più assiduo e difficile da sostenere comincia ad avere seri
dubbi. Il mondo di Filippo e Giorgia precipita la sera della prima. Quando
nella mente di Giorgia si fa nuovamente tutto buio.
“Giorgia quasi non pensa, della sua volontà è rimasto il
tanto necessario a farla sparire. Lui si sprigiona in profondità, è un attimo.
Un istante prima di entrare in scena, lei svanisce e io l’ho persa per sempre.”
cit
Da quel momento la
vita di Filippo cambia ed anche quella di Mauro verrà stravolta. Uniranno le
forze per riportare Giorgia tra loro. Daranno vita a quello che diventerà
l’esercizio. L’idea nasce in loro dopo aver osservato il comportamento di
Giorgia, ricoverata in una clinica, alla lettura di un libro che Mauro ha
portato per tenerle compagnia. Ci si ritrova cosi immersi nella riscrittura di
uno “speciale” copione teatrale. Tra fallimenti e nuovi tentativi, modifiche e
riletture del testo ci si rende sempre più conto di essere di fronte ad una
operazione che pensata a mente fredda fa rabbrividire. Quando si ha nelle mani
un potere che non si è in grado di gestire si rischia di essere sopraffatti dal
delirio di onnipotenza. Le buone intenzioni si possono trasformare in
mostruosità. Giorgia fa tenerezza non si può non amarla, sentiamo la voglia di
proteggerla dal mondo. In balia di due menti fuori controllo. Egoiste e deliranti.
Un libro non banale. Un romanzo che nel lettore impone interrogativi e prese di
posizione. Una pratica quella raccontata nel romanzo applicabile su tutti o
solo su menti fragili? Un esercizio pericoloso ma affascinante. Un esordio coi
fiocchi, un romanzo che emoziona e sorprende. Da leggere assolutamente.
valutazione: buono
genere: narrativa
mercoledì 18 marzo 2020
ANDRA' TUTTO BENE

ANDRA' TUTTO BENE A. Schiena
Amo leggere, sopra ogni cosa. E’ per me fonte vitale. I miei libri preferiti sono i thriller, i noir; li ritengo per gli scrittori un banco di prova importante, non per nulla quasi tutti gli autori prima o poi si cimentano in questo genere letterario. Spesso chi giunge da altre esperienze si dedica più al noir piuttosto che al thriller o al giallo classico ma sono sfumature. Nasco onnivoro poi mi sono “specializzato”. Ultimamente sento di nuovo forte l’esigenza di leggere romanzi di narrativa. Cosi ho deciso di leggere questo romanzo di Antonio Schiena del 2019 ed edito da Watson. Il titolo è una frase che si ripete spesso in questo periodo e forse anche per questo, per esorcizzare la paura che proviamo in questi giorni, ho deciso di leggerlo. Il titolo è Andrà tutto bene. Già alla sua uscita mi aveva molto incuriosito, la sinossi mi attraeva e la copertina mi aveva colpito in maniera peculiare. Poi come sempre se le cose non si fanno subito passano un po’ nel dimenticatoio sostituite da altre più urgenti che sollecitano maggiormente la nostra attenzione. Questo è stato il momento giusto per tornare sui miei passi. Non ripercorrerò la trama, che si può recuperare facilmente. Mi preme parlare delle sensazioni che mi ha lasciato, perché Andrà tutto bene è un romanzo che non lascia indifferenti ne mentre si legge e neppure dopo averlo concluso. Nadia è una giovane donna (già questo è un dato importante) che ha perso Danilo, il suo grande amore, in un incidente stradale. Da allora, sono passati diversi anni, vive come sospesa. Vive di sensi di colpa. Lo cerca in continuazione, ascolta la sua musica preferita anche se spesso non la capisce, beve solo in una tazza che le regolò lui anche se è sbeccata e rovinata dal tempo solo per sentirlo vicino. E lo sogna, lo sogna ogni notte e nel sogno compare anche una donna ma non ricorda assolutamente chi possa essere. Nadia cerca disperatamente di fissarne il volto dipingendola ma non ci riesce, non viene mai come vorrebbe. Nadia è bloccata, scontrosa, anaffettiva. Un giorno, grazie a uno dei suoi spasimanti notturni, Arturo che fa l’editore, che vuole mettere uno di quei volti come copertina di un libro, conosce Sofia….Un libro che non ti lascia mai anche quando ne interrompi la lettura, ti continua a girare nella testa, senti impellente il bisogno di portarlo a termine. Un romanzo scritto benissimo, profondo, vero. Che parla di dolore, di solitudine, del senso di colpa, ma anche di perdono, di riscatto, di coraggio. In un crescendo continuo di emozioni il libro sorprende e coinvolge sempre più fino all’epilogo finale che ritengo giusto e coerente col resto del romanzo. L’autore spiega nelle note finali che questo è un romanzo che scriverlo lo ha impegnato molto. Non stento a crederlo, leggendolo infatti se ne percepisce la cura, l’attenzione che vi ha dedicato. Anche aver scritto questo libro mettendosi nei panni di una donna ed averlo fatto con delicatezza e con assoluto rispetto ne è una prova. Un libro necessario che consiglio assolutamente.
valutazione: più che buono
genere: narrativa
mercoledì 11 marzo 2020
TROPPO BELLA PER ME

TROPPO BELLA PER ME G. Repetto
Troppo bella per te è un romanzo thriller scritto da Gianluigi Repetto e pubblicato dalla casa editrice Puntoacapo nel 2017. Racconta una vicenda che vede protagonista un famoso scrittore, Danilo Dineri, che viene accusato di stupro da una ragazza che aveva conosciuto ad una presentazione di un suo libro. Ma le cose sono andate molto diversamente da come vuol far credere la ragazza ed un video, accidentalmente girato dal cellulare dello scrittore, durante la presunta violenza, lo testimonia scagionandolo da ogni accusa. Rimane da capire perché la ragazza abbia agito in quel modo. Per giunta la ragazza protagonista di questo episodio viene trovata morta dopo essere volata giù dal quinto piano. Omicidio o suicidio? Le indagini sono affidate al capitano dei carabinieri Vallone coadiuvato dall’appuntato Sergio Verde. Man mano che le indagini avanzano anche altre ragazze verranno uccise. Non sarà semplice per il capitano ristabilire l’ordine ed arrestare i responsabili. Un thriller coinvolgente con colpi di scena e suspense in quantità ed un finale non scontato. Un finale che come giusto che sia non permette che tutto torni al posto giusto qualcosa lascerà l’amaro in bocca ed anche per questo amo molto la scrittura di Repetto. Questo romanzo è scritto molto bene, fila via veloce coinvolge e tiene in ansia il lettore fino alle battute finali. Ma se devo consigliare un libro di Gianluigi Repetto dico senza indugio Omicidio in rete. Si tratta del romanzo thriller che segue questo ed è un vero gioiello. Consigliatissimo. Non lascia un attimo di tregua. Sorprese e battiti a mille fino al termine e le pagine finali…da urlo. Un autore da tenere d’occhio, per gli amanti del giallo è assolutamente da mettere in lista.
valutazione: buono
genere: thriller
sabato 7 marzo 2020
IL TIMIDO VOLO DELLE EFFIMERE

IL TIMIDO VOLO DELLE EFFIMERE S. Ciano
Il timido volo delle effimere è un romanzo scritto da Sergio
Ciano che nel 2019 è stato pubblicato dalla casa editrice Albatros. Racconta la
travagliata esistenza di Beate che all’inizio del romanzo (siamo nel 2015) si
trova ricoverata ormai al termine della sua giovane vita nell’ospedale di
Lipsia. Beate racconta la sua storia ad una operatrice sanitaria li per portare
a termine il loro “accordo”. La vita di Beate non è stata facile fin da quando
ad appena 5 anni venne abbandonata dai genitori. Da li un susseguirsi di
affidamenti e di soste in istituto sempre seguita da vicino da Kathy giovane
assistente sociale che per lei si prodigherà molto. Questo è solo l’inizio di
una storia ricca di dolore, di gioia e di rassegnazione. Momenti tristi, altri
felici si alternano in un sali e scendi di emozioni continuo. Un racconto crudo
a volte brutale a volte tenero ma che non fa sconti, in cui tutto viene
descritto senza perifrasi. Beate è una ragazza a cui la vita non ha dato un
attimo di tregua, un'esistenza sbagliata, un prodotto di scarto di una società
solo proiettata al massimo guadagno che lascia indietro i suoi figli più deboli
e fragili. Non ha mai conosciuto la normalità di una famiglia, i rimproveri di
una mamma per un brutto voto a scuola o quelli di un padre per aver tardato nel
rientrare a casa. Beate è una ragazza problematica che vive di espedienti e
dimora in centri sociali insieme a sbandati di ogni etnia. Senza dignità, perché
vende il suo corpo per acquistare la droga, senza futuro e con un presente angoscioso.
Beate è una ragazza con un carattere difficile, scontroso, ribelle. Di Beate al
mondo purtroppo ce ne sono tante, troppe. L’ultimo disperato tentativo di Kathy
per salvarla sarà quello di portarla via da Lipsia, per lei sarà l’ultima
opportunità. Con enorme difficoltà qualcosa nella sua vita cambierà. Un romanzo
che è stato per me una vera scoperta. Adesso dopo averlo letto oltre allo
stupore c’è in me anche un po’ di rabbia perché per l’ennesima volta un autore
con un grande talento nel trasmettere emozioni attraverso la scrittura non ha
il riconoscimento che meriterebbe. Come lui quanti ce ne sono? Possibile che
debbano fare quasi un porta a porta per promuovere il proprio libro? Io spero nel mio piccolo di aiutare a far
capire che negli autori di nicchia (loro malgrado), italiani, si nascondono
veri tesori bisogna avere il coraggio di esplorare non fermarsi ai comodi
richiami dei più noti. Intanto faccio grandi complimenti a Sergio Ciano autore
di un libro che va letto perché a prescindere dal genere preferito ti farà
vivere emozioni che farai fatica a dimenticare.
valutazione: più che buono
genere: narrativa
martedì 3 marzo 2020
I MISTERI DI BORGOLADRO
![I misteri di Borgoladro di [Semplici, Filippo]](https://images-eu.ssl-images-amazon.com/images/I/51LJ%2BlsIGLL.jpg)
I MISTERI DI BORGOLADRO F. Semplici
I misteri di Borgoladro è il primo romanzo thriller (anche
un po’ horror) che Filippo Semplici firma per Newton Compton. In realtà il
romanzo, rieditato per l’occasione, era già stato pubblicato nel 2017 dalla
Delos digital con il titolo Ti guarderò morire. Aveva riscosso un grande successo
e certamente anche per questo Newton Compton ha voluto iniziare da lì la sua
collaborazione con l’autore. Sono certo che anche stavolta, avendo in più la
possibilità di essere presente sugli scaffali delle librerie e dei centri
commerciali, otterrà ottimi risultati di vendita. Ne sono certo semplicemente perché
lo merita il romanzo e lo merita l’autore del quale ho letto quasi tutto ciò
che ha scritto (Il faro è un altro suo grande successo) con grande
soddisfazione. Allora, se pur con qualche piccolo ritocco, ripropongo la mia
recensione che feci in occasione dell’uscita di Ti guarderò morire, ora
diventato I misteri di Borgoladro. Pensieri che riconfermo con ancora maggior convinzione:
“Vi posso assicurare che di libri thriller ne ho letti a decine ma questo ha
avuto la rara capacità di farmi aumentare i battiti del cuore. Di farmi fremere
per le sorti dei due protagonisti e di farmi provare sentimenti contrastanti
per tutti i personaggi del romanzo. L' ansia e la suspense si fondono e si
alternano senza soste, la scrittura è scorrevole e incisiva; non è
"solo" un thriller lo definirei un soft horror (l'ho inventato ora?)
perché lo splatter, (quello buono), quello che ti fa accapponare la pelle, in
alcune situazioni, è presente ma è assolutamente funzionale al racconto anzi lo
arricchisce, lo rende più "reale". E pensare che Orlando voleva fare
solo una breve sosta per bere un po' d’acqua fresca perché quel giorno, in gita
con la moto in compagnia della sua ragazza Elise, faceva caldo, aveva una gran
sete e quel bar nel paese di Borgoladro, paesino incastonato tra distese di
vigneti e terre coltivate a due ore di distanze da Vallombrosa, sembrava
proprio fare al caso suo, non sapeva che varcata la porta di quel posto avrebbe
trovato...l’inferno. Romanzo che offre numerosi spunti di riflessione, dal
pensiero che il male è insito in ogni persona e che ognuno, anche il più
pacifico di noi, ha una soglia di sopportazione oltre la quale l’odio si
scatena. Dal potere distruttivo che può avere la rete se utilizzata nel modo
sbagliato. Dal malato desiderio di vedere la sofferenza e la violenza perpetrata
al “vicino di casa”. Tantissimi argomenti che però non si possono approfondire più
di tanto perché potrebbero rovinare il gusto della lettura cosi mi limito a
consigliarlo a tutti i lettori a cui piacciono le forti emozioni e che cercano
una storia non banale.
valutazione: più che buono
genere: thriller
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