OTTOBRE 2023
sound crime ⭐⭐⭐⭐
il buio della mente ⭐⭐⭐★
mio fratello è un uomo che scrive ⭐⭐⭐⭐
troppi segreti per cui morire ⭐⭐⭐⭐
gli impiccati non muoiono subito ⭐⭐⭐⭐
OTTOBRE 2023
sound crime ⭐⭐⭐⭐
il buio della mente ⭐⭐⭐★
mio fratello è un uomo che scrive ⭐⭐⭐⭐
troppi segreti per cui morire ⭐⭐⭐⭐
gli impiccati non muoiono subito ⭐⭐⭐⭐
Madame Bovary - di Gustave Flaubert -
recensione a cura di Patrizia Zara
"La sua vita era fredda come una soffitta che ha il
finestrino volto al nord, e la noia, come ragno silenzioso, filava la sua tela
nell'ombra, in ogni angolo del suo cuore"
La trama è nota, ma anche se non lo fosse non si potrebbe
facilmente sintetizzare senza mortificare Emma Bovary, il personaggio chiave
che ha sacrificato la sua vita per inseguire l’amore. Un sentimento estremo che
pone le basi su delle nuvole evanescenti; fantasticherie dove ruotano raffinate
dame e cavalieri ribelli frutto di un'immaginazione fanciullesca.
Emma, una donna che si nutre di una passione continuamente
soffocata dalla quotidianità e il cui cuore sbatte ripetutamente sulla dura
corazza di un'esistenza mediocre, grottesca e provinciale.
C'è tanto in Emma, c'è tanto da dire, così tanto che le
parole risultano vuote, prive di pathos, inadeguate.
Eroina, vittima, regina, serva, moglie e prostituta, madre e
madrigna, ingenua fanciulla e donna voluttuosa un tumulto di personaggi che si
elevano di volta in volta in quel mondo immaginario dove ruotano principi
distinti, cavalieri coraggiosi e passionali, dame innamorate, profumi,
merletti, cristalli e oro. Una "Maria Antonietta" provinciale.
Non voglio argomentare degli uomini con cui Emma tradita il
marito: questi sono soli oggetti nelle mani di una donna che vuole
l'impossibile, che cerca l'antidoto per contrastare il "male di
vivere".
Non ho alcuna voglia di descrivere Charles, il marito di
Emma. Charles è il classico uomo ordinario, mediocre, acquiescente, già
consumato dal solo respiro: è piccolo per Emma. (La passione di Charles non
aveva nulla di eccezionale... egli la baciava a ore fisse"). Non può
esserci fra i due alcuna conversazione, nessun punto di vista in comune se non
una profonda incomunicabilità in tutti i sensi. Lui vede solo il bianco mentre
lei vede tutte le sfumature che si irradiano dal quel rosso vermiglio che
esplode dal cuore.
Emma lo ha sposato nell'illusione di uscire da un fosso
senza sapere che sarà inghiottita dalle sabbie mobile che lei stessa attraversa
incautamente.
("...si tratta di una donna che non avendo compreso il
matrimonio, si sente contaminata dal contatto del marito, e, avendo cercato
fuori di casa il proprio ideale, aveva trovato le disillusioni
dell'adultero" tratto dall'arringa dell'avv. Sénard, difensore.)
Una celata principessa delle fiabe senza l'aiuto magico e
senza il "vissero felici e contenti" ma continuamente al centro di un
vorticoso mondo immaginario intravisto oltre lo specchio delle illusioni. Un
Tantalo al femminile. Uno schiantarsi continuo nell'amarezza e nel disinganno.
Che tristezza.
E non vi descriverò neppure dei personaggi che fanno da
contorno, poiché risultano anch'essi talmente grotteschi e privi di mordente da
risultare ridicoli, trincerati nel loro confine intellettuale e religioso
(vedasi l'ambizioso farmacista e il piccolo prete di campagna, due personaggi
costantemente in conflitto come i nostrani Don Camillo e Peppone)
Emma appartiene a chi riesce vedere oltre il colle infinito,
a oltrepassare la linea di demarcazione che separa il banale dallo
straordinario. Emma appartiene a chi riesce a sentire il pulsare del proprio
cuore oltre la gabbia toracica, a chi da valore ai propri sogni senza lasciarsi
intrappolare dalla meschinità e l'ipocrisia sociale.
Emma si è sacrificata per noi donne e il suo monito continua
ancora: non vi aggrappate o schiavizzate per seguire i vostri desideri, potete
morirne poiché riempireste di menzogne voi stesse. Guardare me!
Liberatevi dalle catene e vivete in prima persona la vostra
esistenza senza lasciavi ammaliate dall'illusoria quiete che non è altro che
un'egoistica pretesa sociale. E state attente ai falsi riflessi d'oro che vi
vengono continuamente sparati in faccia (miti, tv, vip, influencer, pubblicità,
galà etc.) Se volete trovare un senso in questa esistenza, che senso comunque
non ne ha, dovete guardarvi allo specchio e credere soltanto nelle vostre
aspirazioni, anche quelle apparentemente semplici e banali, ma vostre!
Circondavi di persone con cui non avete timore di parlare delle vostre
aspirazioni.
Non vi avvelenate l'anima. Non vale la pena commettere
errori per non essere se stesse.
"Madame Bovary" è un romanzo scritto nel 1856.
Flaubert venne citato davanti al tribunale correzionale di Parigi, con
l'imputazione di oltraggio alla morale pubblica e religiosa, e offesa ai buoni
costumi. Il processo venne messo a ruolo per il 24 gennaio, e la discussione si
svolse dal 31 gennaio al 7 febbraio, concludendosi infine con una sentenza di
assoluzione.
"Madame Bovary" ebbe, e continua ad avere, un
successo enorme.
Per le descrizioni minuziose e per l'essere sempre presente
alla realtà rappresentata Flaubert con tale romanzo inaugura il realismo.
Lo stile con cui Flaubert ci descrive la storia di Emma e la
vita provinciale francese è estremamente elegante nella sua complessa
elaborazione e signorile anche nelle sue forme più allusive: il sesso fra gli
amanti non è mai esplicito o lascivo ma, appunto perché è velato, risulta,
nell'immaginario del lettore/delle lettrici di un impatto realistico (di
classe) travolgente; la scrittura è fortemente descrittiva ma mai ampollosa. Il
linguaggio ha il pregio di risultare musicale quasi quanto una suadente sinfonia.
Sebbene nella prima parte lo stile descrittivo
dell'ambiente, dei vestiti, dei personaggi risulti alleggerito da una scrittura
lievemente civettuola, è in dubbio che dalla seconda parte in poi lo stesso
stile si pregia di una certa profondità interiore poiché il mondo viene
filtrato attraverso gli occhi dell’inquieta protagonista avvolta sempre più
nella nube angosciosa dell'esistenza.
E concludo con una frase emblematica "Madame Bovary
c’est moi"
genere: narrativa
anno pubblicazione: 2014
Sound crime - AA.VV. -
recensione a cura di gino campaner
📖Spiccioli di trama:
raccontare la trama di una antologia di racconti è
ovviamente impossibile si può però dire che il filo conduttore è la musica.
Quindi racconti gialli a ritmo di musica. Tutti gli autori coinvolti hanno "eseguito"
il compito seguendo perfettamente le indicazioni. Tutti hanno creato racconti
coinvolgenti ed anche divertenti.
🔥Punto di forza:
senz'altro il risultato finale. La varietà dei racconti
proposti. La differenza nell'interpretare, da parte degli scrittori, la traccia
assegnata. Ogni autore ha scritto assecondando le proprie inclinazioni. Chi più
giallo o più noir chi più ironico o più drammatico.
🙁Punto debole:
Dal mio punto di vista posso rilevare che questi sono si
racconti gialli, ma un giallo senza...scriminature rosse. Nessuno ha osato
scrivere racconti "cattivi". Ma è un rilievo che riguarda il gusto
personale. Assolutamente opinabile.
🏁Finale:
Un finale non c'è o meglio c'è ne sono diciotto. Tutti
comunque coerenti e logici secondo la vicenda che li ha preceduti. Ognuno
apprezzerà quello più vicino ai propri gusti. Ma tutti sorprendono e confermano
la bontà del racconto al quale appartengono.
🎓Giudizio
complessivo:
È una bellissima raccolta di racconti. Permette di
conoscere autori che non si conoscevano o che nelle nostre sommarie valutazioni
non si sono considerati come invece avrebbero meritato. Un buon modo per
conoscerli ed approfondirne poi in seguito la conoscenza. Bravi tutti nessun
escluso.
valutazione: buono
anno pubblicazione: 2023
Sto ancora aspettando che qualcuno mi
chieda scusa - Michela Marzano
recensione a cura di Alice Bassoli
📖📚💭 Trama :
Ci sono stati periodi in cui Anna ci ha
creduto, alla parità. Quella che va oltre le apparenze, “che premia
indipendentemente dal genere, quella cui non interessa se sei truccata e come
c’hai le gambe, e mette sullo stesso piano maschi e femmine”. Poi, però, come
molte bambine e ragazze, puntualmente precipitava in quel bisogno, sempre lo
stesso: essere vista, sentirsi preziosa. E, di fronte agli sguardi, alle mani,
alle parole degli uomini, non riusciva a fare altro che cedere – spazio, voce,
pezzi di sé. Abdicare al proprio corpo fino a sparire: come quella volta sul
palco, lei che sognava di fare l’attrice e non riusciva a muovere un muscolo,
divisa tra il desiderio di mostrarsi e il terrore di farlo davvero. Anche
adesso, che lavora in radio e insegna in un master di giornalismo, l’istinto di
ritrarsi per compiacere non l’abbandona mai del tutto. Poi, con i suoi
studenti, si trova a discutere l’eredità del #MeToo a cinque anni dalla sua
esplosione: da una parte loro, ventenni che scoprono la sessualità, dall’altra
lei che ripensa al passato, a tutte le volte che ha ceduto. Quante sfumature
diamo alla parola “consenso”? Quando possiamo essere sicuri che un “sì” non
nasconda un’esitazione? Anna cerca colpevoli, ma non è sicura di potersi
definire una vittima. Avrà bisogno di perdonare se stessa, guardandosi dentro
con coraggio e onestà, per riuscire ad accettarsi e ad andare avanti. Michela
Marzano invita lettori e lettrici a ragionare insieme con la curiosità e
l’intelligenza che contraddistinguono la sua scrittura, in un romanzo che
riflette sulle zone grigie e sull’ambiguità del rapporto che abbiamo con gli
altri e con il nostro corpo.
🙅♀️🙋♀️ Il “Me too” è
il concetto cardine attorno al quale ruota tutto il romanzo. La protagonista fa
luce sulle difficoltà incontrate nelle proprie relazioni sentimentali love💔🖤
con tutti gli uomini della sua vita. Tutto parte da un abuso subito quando era
molto piccola, abuso che come un’eco rimbalza nella vita della donna anche nel
corso degli anni successivi, e che la porta ad avvicinarsi a uomini
“sbagliati”, poco rispettosi e maschilisti, che abusano di lei.
🤼♀️🤐Oltre ad
approfondire le dinamiche personali della protagonista, il romanzo volge un
ampio sguardo alla questione del “Me too”, che in termini di popolarità ha
preso molto piede negli ultimi anni, anche grazie alla voce delle tante vittime
che hanno denunciato gli abusi.
❌🛑Quand’è che uno stupro può
essere definito “lecito” e quando no?
Un libro che propone molti punti di
riflessione e che scoperchierà sicuramente molte teste.
genere: narrativa
anno pubblicazione: 2023
Armida - Ugo Mazzotta
recensione a cura di Edoardo Todaro
Volete conoscere gli intrighi,
il contesto che fa sì che una figlia di un boss della camorra faccia la sua
scalata e divenga, con il passare del tempo e delle situazioni, tale anche lei.
Non è assolutamente necessario ricorrere a Saviano, con il suo Gomorra con le
sue 331 pagine. Senza nulla togliere a quanto scritto ben 17 anni fa, ad Ugo
Mazzotta sono state sufficienti 77 pagine per farci capire il mondo criminale,
l’impero economico della camorra. Un boss, vecchio stampo, alla vecchia
maniera, che apparentemente vende elettrodomestici, con un impero economico
costruito sui proventi che scaturiscono dai laboratori di borse, dai ricambi
per le auto, dai cd e dvd, e tutto il mercato delle contraffazioni, inserito in
tutto e per tutto nel meccanismo politico della compra vendita di voti per le elezioni,
sempre e comunque niente droga, amico di tutti con il suo modo di agire che non
vuol recare danno a nessuno. Da buon padre non può sottrarsi dal regalare un
appartamento, a Posillipo, ad Armida. Armida che, anche se ha due lauree, ha come
scuola il seguire le orme del padre e quindi mangia una ad una le tappe che la
porteranno verso la gestione dei loschi affari. Dall’uso delle intimidazioni al
prendere decisioni “delicate“ per gli equilibri che si muovono sul territorio
compreso il saper mediare per ricondurre lo scontro in atto, per il controllo
del territorio, tra due famiglie, ad una gestione che eviti di attirare
l’attenzione delle forze dell’ordine che danneggia tutti nessuno escluso. Con
una capacità, questa sì di provenienza universitaria, di studiare le situazioni
che obbligatoriamente, deve affrontare, da un punto di vista economico. Punto
di vista necessario a chi, come lei, piace fare affari. Una donna/ boss che
mette in discussione gli stereotipi sul ruolo femminile nelle organizzazioni
della criminalità organizzata. In tutto questo non potevano mancare le “stese“,
gli agguati, le saracinesche fatte saltare e le auto fatte esplodere. Che dire
che per un suonatore di basso questo è davvero un bel giallo, in cui
giustamente, è il contesto che è il protagonista.
genere: giallo
anno di pubblicazione: 2023
Mio fratello è un uomo che scrive - Luana Gloria
Paladino
recensione a cura di Gino Campaner
📖Spiccioli di
trama:
Raccolta di racconti scritti dall'autrice in momenti diversi della sua attività di scrittrice e che hanno partecipato a vari concorsi. Vanno a formare una antologia molto
eterogenea.
🔥Punto di forza:
La fantasia che l'autrice ha utilizzato per scrivere i vari
racconti. Storie delicate, drammatiche, divertenti. Tutte scritte con cura e
attenzione. Tutte mettono in moto l'immaginazione e sono evocative. Pur non
essendo un lettore assiduo di racconti per quel che mi riguarda posso dire di
averli molto apprezzati. Mi sono divertito.
🙁Punto debole:
Difficile per me giudicare dei racconti. Come già detto in
precedenza in linea di massima preferisco la forma di romanzo o di racconto
lungo. Ho apprezzato comunque e direi ovviamente, visto la mia inclinazione nel
preferire il genere giallo, di più quelli più noir e con atmosfere più fosche.
🏁Finale:
Tutte le storie hanno un finale non casuale e che non lascia
indifferenti. Tutti i racconti hanno un significato e coinvolgono durante la
lettura.
🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐
Il giudizio finale non può che essere positivo. Non tutti i
racconti mi sono piaciuti allo stesso modo. Alcuni li ho sentiti più
appartenenti ai miei gusti di lettore. Ma tutti hanno comunque, per quel che mi
riguarda, una valutazione positiva.
genere: narrativa
valutazione: buono
anno di pubblicazione: 2023
📚 Il giro di
chiave - Ruth Ware 😱
recensione a cura di Alice Bassoli
🔑 L'occhio le era caduto
sull'annuncio mentre stava pensando a tutt'altro, ma le era sembrata
un'opportunità troppo interessante per non approfittarne: babysitter a tempo
pieno, ottimo stipendio alloggio compreso. E quando Rowan Caine arriva a
Heatherbrae resta incantata di fronte a una villa splendida, modernissima,
incastonata nel meraviglioso paesaggio delle Highlands scozzesi e abitata da
quella che sembra essere una famiglia perfetta. 😍
Quello che non sa è che sta per precipitare in un incubo folle, con una
bambina morta e lei in prigione accusata del suo omicidio. 😱
Nella lunga lettera che scrive all'avvocato, Rowan cerca di ricostruire passo
passo gli eventi che l'hanno condotta fin lì. Non si trattava solo della casa,
con l'impianto di sorveglianza attivo ovunque ventiquattr'ore al giorno, i
controlli in remoto che inspiegabilmente facevano risuonare la musica a tutto
volume nel cuore della notte o accendevano le luci all'improvviso. E nemmeno
delle bambine, molto diverse dalle figlie modello che le erano parse a prima
vista. 😨
E nemmeno il fatto che sia rimasta sola per settimane intere a prendersi
cura di loro, senza nessun altro adulto vicino, a parte Jack Grant, un giovane
uomo stranamente inquietante. Era tutto l'insieme. Sa di aver commesso degli
errori, di aver mentito pur di avere il posto, e di non essersi sempre
comportata nella maniera migliore con le bambine. Insomma, sa di non essere
innocente. Ma sa di non essere colpevole. Quantomeno di omicidio. Il che
significa che è stato qualcun altro... 🕵️♀️
👏 Nel "Giro di chiave," Ruth Ware si
richiama con grande maestria al capolavoro horror di Henry James, "Un giro
di vite". E il risultato è un romanzo pieno di colpi di scena
imprevedibili. Fino all'ultima pagina.
😮 La storia è molto piacevole,
il lettore lentamente viene trascinato dagli eventi, e tende a sospettare di
volta in volta di ciascun personaggio.
🧐 È un romanzo che si
divora in un battito di ciglia, e una volta che si inizia a leggerlo, non si
vorrà più smettere. 📚📖
🧩🤯 Ma ciò che
rende davvero eccezionale questo libro giallo è il colpo di scena finale, nelle
ultimissime pagine del libro. Ogni tassello del mistero si incastra in modo
magistrale.
📚🕵️♂️🔍
Non posso fare altro che raccomandare caldamente questa lettura a chiunque ami
il genere.
Genere: thriller
Anno pubblicazione: 2021
Finchè il caffé è caldo - TOSHIKAZU KAWAGUCHI
recensione a cura di Francesca Simoncelli
Immaginate di avere la possibilità di fare un viaggio nel
tempo: la sfruttereste?
In una “magica” caffetteria, in Giappone, basta sedersi ad
un tavolo, su di una particolare sedia e farsi servire il caffè, per ritrovarsi
nel passato.
È quello che accade ai quattro protagonisti di questo
romanzo, consapevoli, però, che ci sono delle regole da seguire: la più
importante tra tutte è che qualsiasi cosa faranno o diranno, durante la loro
permanenza nel passato, il presente ed il futuro non potranno essere
cambiati.
Vi starete domandando: a che serve allora?
È quello che hanno scoperto, durante i loro viaggi
temporali, i protagonisti delle storie: avere una seconda possibilità, poter
rivedere una persona cara e dirle qualcosa che non sono stati in grado di
pronunciare al momento giusto, cercare, insomma, un modo per convivere con i
rimpianti, non potrà cambiare il futuro, ma potrà donare un cambiamento in loro
stessi, portando un po’ di pace interiore.
Romanzo nel classico stile orientale, con atmosfere
delicate e surreali, spesso commovente; con l'unica caratteristica negativa di
avere tanti nomi simili tra loro che confondono un po' il lettore.
Adesso tocca a voi…
Sareste così coraggiosi?
Chi vorreste incontrare?
Quali sono le parole che avete rimpianto di non aver mai
pronunciato?
Ah… dimenticavo… l’ ultima regola da seguire: il viaggio nel
passato dura soltanto… finché il caffè è caldo.
anno di pubblicazione: 2020
Pastorale Americana - Philip Roth
recensione a cura di Patrizia Zara
La disgregazione di una vita e di una nazione intera. Il fallimento dell'individuo e di un paese interno.
La caduta generazionale. La continuità unitaria falciata dal troppo, dall'eccesso, eredità di un passato di rivalsa e di riscatto.
Il non senso di ogni cosa incorniciata in quadretti di vita perfetti ma che di perfetto hanno soltanto la cornice, strato lucidato a dovere dove si annidano le cimici dell'insoddisfazione, delle paure, delle inadeguatezze, dell'incomunicabilità tra presente e futuro, tra una generazione gloriosa e una generazione che apparentemente tutto possiede, ma che in realtà è soltanto vittima di un riscatto sempre più esigente.
Falò di idealismi estremi, confusi; modelli utopistici che di schiantano frontalmente come macchine impazzite da luna park.
E si ride sotto la maschera del dolore e dei perché, si finge che tutto è ok, che tutto va bene, che tutto passerà, ma piano piano la morte affonda le sue fauci nella carne indebolita dalle sofferenze interne.
"Pastorale Americana" è un capolavoro perfetto, un'analisi lucida e dettagliata nel deliberare le esistenze di una nazione del "siamo forti, siamo grandi, siamo belli, siamo potenti", quando in definitiva nulla è perfetto, nulla è potente. La perfezione e la potenza hanno basi imperfette che si poggiano su esistenze fragili, esistenze che hanno ereditato un peso troppo grande, generazioni instabili che si nutrono di benessere sulle note di "Image": nessun paese industrializzato, nessun stato capitalizzato ne è immune.
Lo "Svedese", giovane ebreo, alunno modello, atleta acclamato, marines, uomo professionalmente affermato nell'azienda paterna, marito e padre esemplare, un concentrato perfetto del mito americano (un mito da emulare, da eguagliare) è il protagonista ineccepibile di questo immenso romanzo epocale. E come la maggior parte di noi in cui pensiamo ingenuamente di tenere sotto controllo ogni situazione perché tendiamo a pianificare anche le menti altrui, perché ci teniamo a essere belli, educati, talentuosi al fine di non creare sbavature e farci amare, anche lo svedese ha creduto di aver fatto le scelte giuste imboccando il percorso che congiunge passato, presente e futuro. Grande errore. Non c'è percorso perfetto. No, assolutamente no. E come lo svedese, quando davanti a noi si aprono fratture, voragini impensabili, ci troviamo coscientemente soli con un fagotto di verità scomode, soli con il nostro alter ego che ci ha sempre mandato segnali che puntualmente abbiamo ignoriamo per evitare sbavature che potessero deturpare le facce lustre, pulite; sigilliamo il vaso di Pandora.
Boom. Bombe ad orologeria, tsunami, terremoto. Stecchiti da ciò che non doveva accadere e da ciò che invece è accaduto.
"Pastorale americana è un romanzo perfetto perché insegna a credere che non esiste alcun credo inappuntabile È un romanzo potente, che apre gli occhi per vedere oltre la staccionata geometricamente impeccabile. Nessun sogno, americano o quello che sia, rimarrà intatto nel tempo. Prima o poi verrà sgretolato da ciò che non avresti mai pensato di pensare. Scrittura graffiante ma mai eccessiva perché non oltrepassa la freddezza analitica degli eventi i cui fallimenti individuali si rispecchiano nel fallimento universale, trama vortiginosa in un crescendo logorante e sfiancante.
E si, cari amici se volete leggere la bucolica storia di Philip
Roth armatevi con ardore di una grande forza di spirito, di pazienza, abbattete
i luoghi comuni, infrangete i cliché. Credetemi c'è tanto di tutti noi
genere: narrativa
anno pubblicazione: 1997
TROPPI SEGRETI PER CUI MORIRE - Gaetano Cuffari -
📖Spiccioli di trama:
Rogo è un dj radiofonico che conduce una trasmissione che tenta di far luce su
alcuni misfatti accaduti nella sua citta: Catania. Uno di questi casi riguarda
la vicenda di un ragazzo ucciso in circostanze poco chiare. Spinto dall'insistenza
della sorella della vittima cerca di fare chiarezza su questa strana storia che
la polizia ha frettolosamente archiviato. Essendo rogo un dj non poteva mancare
anche tanta buona musica.
🔥Punto di forza:
diversi. Prima di tutto il ritmo, veloce e coinvolgente. Poi i personaggi,
tutti ben caratterizzati. La storia si lascia leggere con interesse e
divertimento.
🙁Punto debole:
premetto, non sono oggettivi ma assolutamente soggettivi. Manca un po di
pathos. In più alcuni passaggi avrebbero avuto bisogno di una revisione più
accurata.
🏁Finale: giusto,
logico per la storia raccontata. Per i miei gusti troppo "morbido".
Tutto ritorna al suo posto, in pochi si fanno male (riportando solo lievi
ferite) e la giustizia trionfa.
🎓Giudizio complessivo:
⭐⭐⭐⭐
una bella storia, trama ben congeniata, tutto fila via senza intoppi o
incongruenze. Si legge con piacere. Un giallo fresco e dinamico.
genere: giallo
valutazione: buono
anno di pubblicazione: 2022
Vincenzina ora lo sa – di Maria Rosaria
Selo
recensione a cura di Alice Bassoli
📖📚 Trama: Napoli,
1975: Vincenzina, una giovane studentessa universitaria, torna a casa e scopre
che il padre Ferdinando è stato consumato dalla malattia causata da anni di
lavoro nell'acciaieria di Bagnoli, noto come 'o cantiere. Con la madre
Antonietta in lutto e la giovane sorella Giulia, Vincenzina assume il ruolo di
capofamiglia e abbandona il suo sogno di laurea per lavorare nell'acciaieria.
Trova supporto e solidarietà tra le donne che condividevano le sfide della vita
e dell'industria, tra cui Piera, Anna e Elena. Negli anni delle grandi
contestazioni, scioperi nazionali e movimenti femministi, Vincenzina emerge
come una figura coraggiosa e fiera, determinata a lottare per i diritti dei
lavoratori e per il suo futuro.
🙋♀️La
protagonista si unisce alle altre donne che condividevano il duro lavoro
nell'industria, tra cui Piera, una caporeparto forte e appassionata di
Pasolini, Anna, che nasconde il suo lato gentile dietro una maschera dura, e
Elena, con idee rivoluzionarie che ispirano le compagne a non arrendersi mai di
fronte alle avversità. 💪🤝🌟
Il romanzo esplora anche il proletariato e la dignità che
deriva dal lavoro onesto, mettendo in evidenza la lotta per i diritti dei
lavoratori e la voglia di migliorare le proprie condizioni di vita. Tutto ciò è
narrato con una scrittura dall'irresistibile sapore mediterraneo, che rende il
contesto storico e i personaggi ancora più vividi e coinvolgenti. 🌅📚🇮🇹
Nonostante una conclusione che potrebbe apparire inaspettata
rispetto al tono generale del romanzo, questa aggiunta finale contribuisce a
offrire una prospettiva unica e riflessiva sulla storia e sul futuro dei
personaggi.
È un libro
straordinario che trasuda umanità e calore e che merita senza dubbio di essere
letto! 📖🇮🇹😍👏👌
genere: narativa
anno di pubblicazione: 2023
La città dei ladri - David Benioff
Si può riassumere il libro con quanto dice il
protagonista nelle prime pagine: "la prima settimana dell'anno, la
settimana in cui si innamorò di mia nonna, conobbe il suo migliore amico e
uccise due tedeschi".
Una settimana incredibile,
spaventosa, intensa, rivoluzionaria, un breve lasso di tempo che cambia le vite
dei protagonisti.
Benioff
scrive un libro allo stesso tempo di formazione e di avventura, con un ritmo
serrato debitore al suo background di sceneggiatore cinematografico, con decine di trovate brillanti e la capacità di raccontare in maniera
asciutta, lineare e curata e con un sapiente equilibrio di drammaticità, umorismo e
leggerezza. Le scene di
crudeltà o particolarmente truculente sono
presentate con sorprendente delicatezza. Oltre agli avvenimenti incastrati con i
tempi giusti e a una ricostruzione ambientale che trasporta a Piter (il
nomignolo affibbiato dagli abitanti) e dintorni nell’inverno del 1941, il punto
di forza del romanzo sta nella accurata caratterizzazione dei due protagonisti,
con l’insicuro e ancora bambinesco Lev trascinato dalla sfrontatezza di Kolja,
sciupafemmine e coraggioso. Attorno a loro a rappresentare le difficoltà del
momento storico si muove una folla di figure, tra profittatori e imboscati,
cannibali e prostitute, un
bimbo che ha come unico scopo quello di tenere al caldo un gallo, una donna
cecchino nascosta dietro le sembianze di un ragazzino, civili vittime e militari
impreparati. Su tutti incombe l’incubo della fame e della ferocia nazista in un
mondo di cui non si sa dire quale sia la minaccia peggiore.
Non esistono eroi, vinti
o vincitori: tutti insieme nel fango, a contorcersi per trovare una via di
fuga, un modo per salvarsi a discapito degli altri.
I
due personaggi principali, ai quali si finisce per affezionarsi, rimangono
indelebili nella mente del lettore. Si fa il tifo per la loro avventura quasi
impossibile (trovare dodici uova in una città dove non esistono più nemmeno le
galline), mentre il tempo scandisce il conto alla rovescia dei cinque giorni
che i nostri protagonisti hanno a disposizione per aver salva la vita.
Kolja diventa il mentore di Lev: lo istruisce, lo guida, ne affina i sensi e l'intelletto. Kolja è un personaggio meraviglioso: scanzonato, ironico e irresistibile, leggero fino al punto di non rinunciare al sorriso nemmeno quando è in pericolo la sua stessa vita. Resta solo il suo sorriso a gettare una luce di vita e di umanità: una lezione che Lev imparerà e ricorderà.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2011
UOMINI E TOPI – John Steinbeck
recensione a cura di Elisa Caccavale
🏆Nick Hornby ha definito Uomini e topi “un romanzo semplicemente
perfetto”. E davvero questo romanzo breve di John Steinbeck (premio Nobel per
la Letteratura nel 1962) riesce, nella sua semplicità, a portare con sé un
ricco bagaglio di riflessioni.
📖La storia di George e Lenny,
braccianti stagionali in un’America piegata dalla crisi economica degli anni
Trenta, riflette la drammatica situazione dei contadini e farmers americani, ma lo fa senza retorica, senza commenti; il
narratore quasi non esiste in questo romanzo costruito prevalentemente su sgrammaticati
dialoghi che emulano il linguaggio dei braccianti. È il lettore a dover capire,
interpretare, comprendere e sentire.
♥️ Racconta l'amicizia indissolubile di due uomini,
un’amicizia sbilanciata perché George per Lenny non è un amico qualunque: è
padre, è fratello, è figura di riferimento e di sostegno, senza il quale non
saprebbe nemmeno sopravvivere. Lenny, gigante dotato di una forza sovrumana e dal
cuore buono, non può badare a sé stesso perché la sua mente è quella di un
bambino piccolo, ma nel corpo di un uomo con la forza di un toro; una forza che
non sa gestire né fisicamente né mentalmente. Lenny vive nel sogno che George
ha costruito per lui (più per lui che per sé) e aspetta che quel sogno si
realizzi, aspetta che nella loro terra lui possa custodire i conigli e
accarezzarli; perché Lenny desidera solo accarezzare le cose morbide: i topi, i
cagnolini, i vestiti, i capelli delle donne …
🖊️Un romanzo duro, crudo, eppure il
testo non scivola mai nella tristezza: non si piange alla fine di uomini e topi. Tutto è raccontato come
un semplice dato di fatto, come una realtà ineluttabile della vita, vita che
per qualcuno non può che procedere nello stesso modo, già scritta, sempre la
stessa.
📚Libro da leggere sicuramente, Uomini e topi è stato uno dei nove libri
scelti dall’editore Bompiani per celebrare novant’anni di attività (Bompiani
1929 – 2019: nove libri per nove decenni)
genere: narrativa
anno pubblicazione: 1937
LA COINQUILINA - Eva Maria Franchi -
recensione a cura di Gino Campaner
📖Spiccioli di trama: Ana,
una ragazza apparentemente senza grossi problemi esistenziali, si suicida. Ana
era una studentessa, così come la ragazza (Claudia) con la quale condivideva
l'appartamento. Ana aveva dei segreti. Quale di questi l'ha portata al
suicidio? Tanti personaggi ambigui facevano parte della sua vita. Per gli
investigatori che vogliono capire perché Ana ha compiuto un gesto cosi estremo
non sarà facile giungere alla verità. Ma quante verità possono esserci in un
caso come questo?
🔥Punto di forza:
l'atmosfera di sospetto e di ambiguità che l'autrice riesce a costruire.
Mettendo "in scena" personaggi misteriosi che non sono sinceri, che
nascondono qualcosa.
🙁Punto debole: dopo tanta
suspense (e atmosfera pesante) mi sarei aspettato un colpo di scena ancora più
clamoroso.
🏁Finale: le ultime pagine
sono angoscianti, molto forti emotivamente. Contengono finalmente il colpo di
scena che aleggiava per tutto il romanzo.
🎓Giudizio complessivo:
per nulla negativo. Anzi, a me è piaciuto. Come al solito io l'avrei voluto
ancora più "cattivo". La storia è l'atmosfera che l'autrice aveva
creato lo consentiva. Non lo avrei visto come una forzatura. Non ha calcato
troppo la mano. Ma come thriller psicologico funziona benissimo: ⭐⭐⭐⭐
genere: thriller
valutazione: buono
anno pubblicazione: 2023
𝗟𝗮 𝗖𝗮𝘀𝗮
𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲
𝗩𝗼𝗰𝗶 - 𝗗𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼
𝗖𝗮𝗿𝗿𝗶𝘀𝗶 -
recensione a cura di Alice Bassoli
🧠🕵️♂️ Pietro
Gerber, è uno psicologo specializzato in ipnosi, ma la sua particolare abilità
risiede nel trattamento di bambini traumatizzati o portatori di informazioni
cruciali sepolte nei recessi della loro memoria. Questi giovani pazienti sono
spesso coinvolti in eventi drammatici che la polizia e i magistrati utilizzano
per risolvere casi intricati. A Firenze, Pietro è conosciuto come
"l'addormentatore di bambini", un titolo che riflette la sua
reputazione di essere il migliore nel suo campo.
😮📞Tuttavia, la
trama prende una svolta inaspettata quando Pietro riceve una chiamata
dall'Australia da parte di una collega che gli raccomanda un nuovo paziente,
Hanna Hall, un'adulta tormentata da un ricordo vivido di un omicidio nella sua
infanzia. Questo caso insolito sfida le abilità di Pietro e la sua stessa comprensione
della mente umana.
📖✨Carrisi riesce a
trasmettere la complessità dei personaggi in modo magistrale, portando alla
luce i loro segreti, dubbi e paure mentre cercano di navigare tra la realtà e
l'illusione. La storia si svolge con una prosa sublime che cattura l'attenzione
del lettore sin dalle prime pagine, tenendo viva la suspense fino all'ultima
pagina.
🌟📚 È interessante notare che, sebbene "La Casa delle Voci" sia un romanzo autoconclusivo, Carrisi riconnette il lettore con personaggi familiari che si incontreranno anche nella sua opera successiva, "La Casa delle Luci", creando così un universo narrativo ricco e affascinante.
📚🔍👏
"La Casa delle Voci" è un libro che consiglio caldamente a chiunque
sia alla ricerca di un thriller psicologico avvincente, un'immersione profonda
nella mente umana e una storia che tiene il lettore sulle spine fino alla sua
sorprendente conclusione. Carrisi dimostra ancora una volta di essere un
maestro nell'arte di intrecciare trame intriganti e coinvolgenti.
genere: thriller
anno di pubblicazione: 2019
Inizio modulo
Succede sempre qualcosa di meraviglioso - Gianluca
Gotto
Recensione a cura di Francesca Simoncelli
Sto attraversando uno di quei momenti in cui le cose
appaiono più negative di quanto non siano realmente ed è facile scivolare in un
punto di vista pessimistico, nel quale mi domando perché siamo sempre ad un
passo dalla felicità, ma non la raggiungiamo mai.
Mi capita per caso tra le mani un libro, sono incuriosita ed
inizio la lettura.
Comincia lento, stento un po' a continuare, poi il racconto
diventa entusiasmante.
La storia narra di Davide, un ragazzo deluso dalla vita,
lasciato dalla fidanzata e licenziato dal lavoro, che cade in depressione. Dopo
la morte del nonno, che si era reso conto del suo malessere, riceve, nel
testamento, la richiesta da parte di quest'ultimo, di portare le sue ceneri in
Vietnam, da un amico e di fare tutto ciò che egli gli chiederà. Lui è
titubante, ma accetta. Da quel momento inizia una meravigliosa avventura alla
scoperta del Vietnam, della filosofia buddista e di se stesso. Capirà, lungo la
strada, che il nonno aveva organizzato questo viaggio per lui, per fargli
ritrovare la fiducia in se, guardare il mondo con occhi diversi, capire che, se
sappiamo osservare ciò che ci circonda, ascoltando il nostro cuore, succede
sempre qualcosa di meraviglioso.
Un saggio sul buddismo e la filosofia zen, abilmente
trasformato in un romanzo, con insegnamenti utili nella vita quotidiana,
accessibile a tutti e una vera e propria scoperta del Vietnam, paese a me
sconosciuto, che in queste pagine ho visitato con gli occhi della mente, dalle
città ai piccoli paesini, scoprendo tradizioni e paesaggi.
Libro pieno di spunti di riflessione e consigli pratici, mi
ha fatto iniziare a guardare la vita da un punto di vista differente: non ci si
può preoccupare del passato, perché non può essere cambiato; non ci si deve
preoccupare del futuro, perché non sappiamo cosa ci aspetta ed è inutile
angosciarsi per qualcosa che forse non accadrà mai; dobbiamo concentrarci solo
sul presente, vivere il " qui ed ora ", godendoci l'attimo: è questa
l'unica risposta alle domande sul raggiungimento della felicità.
Adesso sono seduta in giardino, l'aria fresca del mattino,
il sole appena sorto.
Mi guardo intorno, l’azzurro pastello del cielo e il bianco candido
delle nuvole si fondono con i colori vivaci dei fiori.
Chiudo gli occhi, inspiro e penso che è vero… succede sempre
qualcosa di meraviglioso.
genere: narrativa
anno pubblicazione: 2021
Il sepolcro di Eddie - Antonio Biggio -
📖Spiccioli di trama:
nonostante il fallito attentato al concerto degli Iron Maiden la fratellanza
non cambio il suo obbiettivo. Briggs è moralmente distrutto a causa delle gravi
perdite che ha subito. Ma il suo apporto per annientare la setta di Padre
Archibald sarebbe fondamentale. Ci sono anche altre vicende che si intrecciano
a questa...
🙁Punto debole: a mio parere (opinabile) la troppa "carne" al fuoco. Tante storie nella storia. Il primo volume della trilogia era forse meno ricco ma anche più "fruibile".
🏁Finale: tutto è bene quel che finisce bene. Un cinico come me si aspetta sempre un finale meno accomodante. Nel primo volume c'erano state perdite importanti il lato drammatico era più intenso. Rimane un finale logico e coerente anche perché le vicende di Andrew Briggs probabilmente non sono ancora finite.
🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐ un romanzo bello e coinvolgente, almeno quanto il primo volume della trilogia. Tante vicende che si intrecciano ma tutte sviluppate con logica con tante sorprese e capovolgimenti improvvisi. Adrenalina sempre in circolo. Nessuno svolazzo da supereroi. Ma coerenza, solidità e verosimiglianza.
genere: thriller
valutazione: buono
anno di pubblicazione: 2022
𝗚𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗻𝗶 - 𝗔𝗻𝗻𝗶𝗲
𝗘𝗿𝗻𝗮𝘂𝘅 -
recensione a cura di Alice Bassoli
📚✨Il
libro è una narrazione autobiografica unica che esplora la vita dell'autrice e,
allo stesso tempo, offre una sorta di cronaca storica della Francia dagli anni
Quaranta agli anni Duemila
⏳🌍 La scrittrice utilizza
una voce collettiva al posto del pronome personale singolare, creando un senso
di distacco e di osservazione oggettiva. Questo permette al lettore di
percepire il passare del tempo in modo universale, riflettendo sulle
trasformazioni sociali, culturali e personali che hanno caratterizzato il
periodo.
🇫🇷📖
Un'opera di grande interesse sia per coloro che amano le narrazioni
autobiografiche che per chi è interessato alla storia e alla cultura francese.
🤩📚 Un’esperienza
superlativa che attraverso la lingua dei grandi racconta le apparentemente
minuscole evoluzioni che hanno contaminato la società portandola verso continui
progressi, progressi che diventano dei veri e propri sparti acque tra un
periodo storico e l’altro.
𝙇’𝙖𝙫𝙫𝙚𝙣𝙩𝙤
𝙙𝙚𝙜𝙡𝙞
𝙚𝙡𝙚𝙩𝙩𝙧𝙤𝙙𝙤𝙢𝙚𝙨𝙩𝙞𝙘𝙞
𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚
𝙘𝙖𝙨𝙚,
𝙘𝙤𝙢𝙚
𝙙𝙚𝙜𝙡𝙞
𝙖𝙨𝙨𝙤𝙧𝙗𝙚𝙣𝙩𝙞,
𝙜𝙡𝙞
𝙨𝙘𝙞𝙤𝙥𝙚𝙧𝙞,
𝙞
𝙩𝙪𝙢𝙪𝙡𝙩𝙞
𝙣𝙚𝙡𝙡𝙚
𝙥𝙞𝙖𝙯𝙯𝙚,
𝙞𝙡
𝙨𝙚𝙨𝙨𝙖𝙣𝙩𝙤𝙩𝙩𝙤,
𝙡𝙖
𝙥𝙧𝙤𝙢𝙞𝙨𝙘𝙪𝙞𝙩à,
𝙡’𝙚𝙢𝙖𝙣𝙘𝙞𝙥𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚
𝙛𝙚𝙢𝙢𝙞𝙣𝙞𝙡𝙚,
𝙞
𝙥𝙧𝙖𝙣𝙯𝙞
𝙙𝙚𝙡𝙡𝙖
𝙙𝙤𝙢𝙚𝙣𝙞𝙘𝙖,
𝙡𝙖
𝙘𝙖𝙙𝙪𝙩𝙖
𝙙𝙚𝙡
𝙢𝙪𝙧𝙤
𝙙𝙞
𝘽𝙚𝙧𝙡𝙞𝙣𝙤.
𝗨𝗻’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮
𝗰𝗵𝗲
𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗿𝘃𝗮
𝗶𝗻
𝘀é
𝘂𝗻𝗮
𝗳𝗿𝗲𝘀𝗰𝗵𝗲𝘇𝘇𝗮
𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮
𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼.
Inutile dirvi che non dovete lasciarvelo scappare.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2015