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venerdì 25 ottobre 2024

L'ULTIMO OSPITE

 




L’ultimo ospite – Paola barbato –

recensione a cura di Rosanna Mutinelli

 

L’ULTIMO OSPITE di Paola Barbato è un thriller psicologico che sa come catturare l’attenzione del lettore sin dalle prime pagine, grazie a un’atmosfera inquietante che si insinua lentamente e lascia presagire che nulla è come sembra. La trama ruota attorno a Letizia e Flavio, il suo datore di lavoro, che si ritrovano in una villa decadente, Olimpia d’Arsa, per eseguire l’inventario di una proprietà ereditata da lontani parenti dopo la morte di una donna novantenne senza eredi diretti né testamento.

Fin da subito, l’autrice gioca con la percezione del lettore, instillando piccoli dettagli sinistri che alimentano il dubbio e la suspense. Letizia, in particolare, si sente immediatamente a disagio nella villa, con un odore stantio, cuscini spostati e una luce azzurra che appare nelle notti buie. Questi elementi, apparentemente insignificanti, accendono la sua immaginazione, portandola a domandarsi se ci sia qualcosa di più oscuro nascosto tra le mura di Olimpia d’Arsa. Al contrario, Flavio, razionale e pragmatico, tenta di spiegare ogni cosa con la logica, ma anche lui non può ignorare del tutto l’ansia crescente.

Un altro personaggio degno di nota è Zora, il cane di Letizia, la cui avversione per entrare nella villa aggiunge un ulteriore strato di tensione. La sua riluttanza sembra quasi preannunciare un pericolo imminente, dando vita a una serie di dubbi sui reali motivi per cui la villa si sente "viva" e sinistra. Il capitolo 20 è dedicato interamente a Zora e alle sue reazioni, che fungono da catalizzatore per i successivi sviluppi della trama.

Barbato si muove abilmente tra il reale e il soprannaturale, mantenendo il lettore in costante tensione e giocando con le sue aspettative. Gli oggetti trovati da Letizia (ciocche di capelli biondi, trofei e muffole infantili…) contribuiscono a creare una sensazione di malessere crescente, facendo emergere domande inquietanti: perché una donna senza figli avrebbe conservato tali oggetti? E soprattutto, chi o cosa si nasconde realmente in quella villa?

Quello che rende L’ULTIMO OSPITE una lettura avvincente non è solo la trama in sé, ma il modo in cui Barbato riesce a tessere la suspense e il brivido. La narrazione scorre fluida e incalzante, trascinando il lettore in un vortice di mistero, dove ogni dettaglio sembra contare e la tensione è palpabile fino all’ultimo capitolo. Sebbene la storia possa sembrare, a tratti, un classico scenario da thriller (una villa isolata, personaggi intrappolati, strani avvenimenti), ciò che colpisce è come l’autrice riesca a rendere tutto personale e profondo, esplorando anche gli aspetti psicologici dei personaggi.

Letizia e Flavio non sono semplici protagonisti, ma persone reali, con paure, desideri e una complessità che si rivela mano a mano che la storia procede. La dualità dei personaggi minori, che svelano la loro vera natura solo nella parte finale del romanzo, aggiunge un tocco inaspettato che tiene viva l’attenzione fino all’epilogo.

Consiglio L’ULTIMO OSPITE a chi ama il genere thriller psicologico, con una trama ben costruita e un crescendo di tensione che non delude. Paola Barbato dimostra ancora una volta la sua maestria nel creare atmosfere dense di suspense, trasportando il lettore in un viaggio angosciante tra razionalità e immaginazione.


genere: thriller

anno di pubblicazione: 2022

 


mercoledì 16 ottobre 2024

INNOCENZA. GALASSIE PERDUTE

 




Innocenza. Galassie perdute – Vittorio Piccirillo -

recensione a cura di Rosanna Mutinelli

 

INNOCENZA. GALASSIE PERDUTE (VOL. 1) di Vittorio Piccirillo è il primo capitolo di una saga di fantascienza che ci proietta in un futuro remoto, su una luna agricola dove la vita scorre in apparente tranquillità. La protagonista, Kendra, vive una vita semplice insieme alla sua famiglia, lontana dalle complessità dell’universo esterno. Ma questa tranquillità viene presto turbata da incubi ricorrenti che la tormentano, segno di qualcosa di molto più grande e oscuro in arrivo.

Il romanzo parte con una descrizione pacifica della vita rurale, scandita dai ritmi della campagna, ma ben presto questa serenità si sgretola quando forze oscure si materializzano, rivoluzionando la realtà di Kendra e della sua famiglia. Kendra scopre di essere al centro di una contesa colossale, il cui esito potrebbe determinare il destino dell’intera umanità. Da quel momento, la sua vita diventa una fuga disperata, in cui è costretta a lottare per la propria sopravvivenza, scontrandosi con nuove e sempre più complesse verità che si rivelano gradualmente.

La narrazione si sviluppa con uno stile essenziale ma allo stesso tempo incalzante, mantenendo alta la tensione e spingendo il lettore a continuare la lettura. Il mondo costruito da Piccirillo è vivido e dettagliato, con immagini potenti che sembrano saltare fuori dalle pagine. Questi dettagli non solo arricchiscono l’ambientazione, ma contribuiscono a rendere ancora più immersiva l’esperienza del lettore.

Ciò che emerge particolarmente è la capacità dell’autore di mescolare elementi di mistero, suspense e azione in un contesto fantascientifico che richiama le grandi epopee del genere, ma con un tocco personale. La trama non si limita a una semplice lotta tra il bene e il male, ma esplora temi più profondi, come la disperazione, la ricerca della verità e la lotta contro un destino apparentemente ineluttabile.

Kendra è una protagonista forte, ma allo stesso tempo vulnerabile, costretta a confrontarsi con un mondo che si fa via via più complesso e pericoloso. Ogni volta che trova una risposta ai suoi interrogativi, essa porta con sé nuove domande, alimentando una spirale di tensione che non lascia tregua. Il lettore si ritrova a viaggiare con lei, condividendo la sua paura, la sua confusione e la sua determinazione.

INNOCENZA. GALASSIE PERDUTE è una storia che sa catturare l’attenzione e affascinare con la sua capacità di coniugare grandi avventure spaziali con una trama ricca di mistero e colpi di scena. Il romanzo lascia aperti molti interrogativi, gettando solide basi per i successivi volumi della saga. È un’opera che gli amanti della fantascienza e delle grandi epopee apprezzeranno sicuramente, per la sua capacità di farci sognare e di trasportarci in un universo lontano e pericoloso.

Se amate i viaggi intergalattici, le trame avvincenti e i personaggi ben caratterizzati, INNOCENZA. GALASSIE PERDUTE vi terrà incollati alle pagine fino alla fine. Un romanzo che promette grandi sviluppi e che lascia una forte impressione già dal primo capitolo della saga.

genere: fantascienza

anno di pubblicazione: 2017

 


domenica 29 settembre 2024

L'UOMO DEI SUSSURRI

 




L'uomo dei sussurri - Alex North -

recensione acura di Rosanna Mutinelli 


L’UOMO DEI SUSSURRI di Alex North è un thriller psicologico che mescola abilmente suspense, mistero e dramma familiare. La trama si sviluppa attorno alla figura di Tom Kennedy, un uomo devastato dalla perdita della moglie, che decide di trasferirsi con il figlio Jake nella tranquilla cittadina di Featherbank, sperando di iniziare una nuova vita. Tuttavia, la quiete del luogo è solo un’illusione. Pochi giorni prima del loro arrivo, un bambino di sei anni è misteriosamente scomparso, risvegliando l’incubo di un oscuro passato. Featherbank, infatti, è stata già teatro, vent’anni prima, degli orrori commessi da Frank Carter, il cosiddetto Uomo dei Sussurri, un serial killer che attirava le sue giovani vittime sussurrando alle loro finestre.

La scomparsa del bambino riporta alla mente quei terribili eventi, nonostante Carter sia rinchiuso in prigione. Le indagini vengono affidate al vecchio detective Pete Willis, che aveva catturato l’assassino in passato ma non aveva mai scoperto dove fossero finiti tutti i corpi. Mentre la ricerca del bambino continua, Jake inizia a comportarsi in modo sempre più inquietante. Sostiene di sentire voci che sussurrano il suo nome e di avere una misteriosa amica immaginaria, aumentando così la preoccupazione di Tom, che si trova a fronteggiare le sue paure più profonde.

Il punto di forza del romanzo non è solo la trama avvincente, ma anche la capacità dell’autore di intrecciare con maestria la tensione della caccia a un killer con un’intensa riflessione sui rapporti umani, in particolare il legame tra genitori e figli. North esplora le fragilità emotive di Tom e Jake, due personaggi feriti dalla vita, che cercano di trovare un equilibrio reciproco in un mondo che sembra crollare attorno a loro. La caratterizzazione dei personaggi è uno degli aspetti più riusciti: Tom è un uomo ferito, che cerca di proteggere suo figlio, ma che allo stesso tempo deve confrontarsi con i propri fantasmi interiori. Jake, invece, è un bambino sensibile, il cui comportamento diventa progressivamente più enigmatico e angosciante. L’atmosfera creata da North ricorda i migliori romanzi di Stephen King, con una narrazione che riesce a mantenere alta la tensione e il senso di minaccia costante. Le scene in cui Jake sente i sussurri, o quelle in cui le ombre del passato sembrano materializzarsi, sono costruite in modo tale da evocare un crescente senso di inquietudine nel lettore. Featherbank, con la sua calma apparente, diventa il perfetto sfondo per un thriller in cui il pericolo sembra annidarsi ovunque.

 Nonostante la trama sia avvincente e ben costruita, qualcuno potrebbe rimanere deluso dal finale. Dopo aver mantenuto alta la tensione per la maggior parte del romanzo, il climax viene risolto in maniera piuttosto frettoloso, dando l’impressione che l’autore abbia voluto concludere la vicenda in modo troppo rapido e lineare. Questo, però, non intacca la qualità complessiva della storia, che riesce comunque a tenere viva l’attenzione e a coinvolgere profondamente il lettore.

L’UOMO DEI SUSSURRI è un thriller ben scritto, capace di bilanciare magistralmente suspense e introspezione emotiva. Il romanzo, con le sue atmosfere cupe e i suoi personaggi complessi, affronta tematiche profonde come il lutto, la paura e il legame indissolubile tra padre e figlio. Sebbene il finale possa sembrare troppo sbrigativo, l’esperienza di lettura resta coinvolgente e appagante, rendendo il libro una scelta consigliata per gli amanti del genere.


genere: thriller

anno di pubblicazione: 2019


venerdì 30 agosto 2024

FIGLIA DELLA CENERE

 




Figlia della cenere - Ilaria Tuti -

recensione di Rosanna Mutinelli


“FIGLIA DELLA CENERE” di Ilaria Tuti è un thriller intenso e profondamente emotivo che si distingue nel panorama del genere per la sua capacità di esplorare non solo l’oscurità del crimine, ma anche la complessità dell’animo umano.

La protagonista, Teresa Battaglia, già amata dai lettori in precedenti romanzi come “FIORI SOPRA L’INFERNO”, affronta in questo capitolo finale un viaggio interiore che la porta a confrontarsi con i fantasmi del suo passato, in un intreccio narrativo che si sviluppa su due piani temporali distinti.

 

La storia si apre con Teresa alle prese con la malattia che la sta lentamente consumando, sia fisicamente che mentalmente. Questo scenario crea un ritmo narrativo inizialmente lento, quasi trascinato, che rispecchia perfettamente la lotta quotidiana della protagonista contro il declino della sua salute e la perdita di controllo sulla sua vita. Tuttavia, man mano che la trama si sviluppa, il passato di Teresa emerge, svelando gli eventi che l’hanno forgiata come profiler di eccezionale talento.

La forza del romanzo risiede nella profondità con cui Tuti esplora il personaggio di Teresa, rendendola non solo un’abile investigatrice, ma anche una donna coraggiosa e vulnerabile. La sua capacità di immedesimarsi nei criminali, di comprendere le motivazioni che li spingono a commettere atti efferati, è tanto un dono quanto una maledizione, un elemento che la isola dai suoi colleghi e superiori, ma che la rende unica e straordinaria nel suo lavoro.

Il thriller si distingue per il suo approccio riflessivo e psicologico, che va oltre la semplice risoluzione di un caso. Ilaria Tuti narra con maestria l’orrore nascosto nelle pieghe della quotidianità, mettendo in luce le violenze invisibili che permeano la nostra società e che spesso rimangono impunite.

La domanda che il romanzo solleva (chi è il vero colpevole?) va oltre la figura dell’assassino per abbracciare una critica più ampia e sociale, in cui il male si annida nelle strutture di potere e nelle dinamiche familiari distorte.

 

“FIGLIA DELLA CENERE” è un romanzo che colpisce per la sua profondità emotiva e per la complessità della sua protagonista. È un addio commovente e potente a Teresa Battaglia, un personaggio che ha saputo conquistare il cuore dei lettori con la sua forza, la sua fragilità e la sua inesauribile capacità di lottare contro le ingiustizie. Consigliato non solo agli amanti del thriller, ma a chiunque apprezzi una narrativa che sa coniugare suspense e introspezione psicologica in modo magistrale.


genere: giallo

anno di pubblicazione: 2021