Figlia della cenere - Ilaria Tuti -
recensione di Rosanna Mutinelli
“FIGLIA DELLA
CENERE” di Ilaria Tuti è un thriller intenso e profondamente emotivo che
si distingue nel panorama del genere per la sua capacità di esplorare non solo
l’oscurità del crimine, ma anche la complessità dell’animo umano.
La protagonista,
Teresa Battaglia, già amata dai lettori in precedenti romanzi come “FIORI
SOPRA L’INFERNO”, affronta in questo capitolo finale un viaggio interiore
che la porta a confrontarsi con i fantasmi del suo passato, in un intreccio
narrativo che si sviluppa su due piani temporali distinti.
La storia si apre con
Teresa alle prese con la malattia che la sta lentamente consumando, sia
fisicamente che mentalmente. Questo scenario crea un ritmo narrativo
inizialmente lento, quasi trascinato, che rispecchia perfettamente la lotta
quotidiana della protagonista contro il declino della sua salute e la perdita
di controllo sulla sua vita. Tuttavia, man mano che la trama si sviluppa, il
passato di Teresa emerge, svelando gli eventi che l’hanno forgiata come
profiler di eccezionale talento.
La forza del romanzo
risiede nella profondità con cui Tuti esplora il personaggio di Teresa,
rendendola non solo un’abile investigatrice, ma anche una donna coraggiosa e
vulnerabile. La sua capacità di immedesimarsi nei criminali, di comprendere le
motivazioni che li spingono a commettere atti efferati, è tanto un dono quanto
una maledizione, un elemento che la isola dai suoi colleghi e superiori, ma che
la rende unica e straordinaria nel suo lavoro.
Il thriller si
distingue per il suo approccio riflessivo e psicologico, che va oltre la
semplice risoluzione di un caso. Ilaria Tuti narra con maestria l’orrore
nascosto nelle pieghe della quotidianità, mettendo in luce le violenze
invisibili che permeano la nostra società e che spesso rimangono impunite.
La domanda che il
romanzo solleva (chi è il vero colpevole?) va oltre la figura dell’assassino
per abbracciare una critica più ampia e sociale, in cui il male si annida nelle
strutture di potere e nelle dinamiche familiari distorte.
“FIGLIA DELLA
CENERE” è un romanzo che colpisce per la sua profondità emotiva e per la
complessità della sua protagonista. È un addio commovente e potente a Teresa
Battaglia, un personaggio che ha saputo conquistare il cuore dei lettori con la
sua forza, la sua fragilità e la sua inesauribile capacità di lottare contro le
ingiustizie. Consigliato non solo agli amanti del thriller, ma a chiunque
apprezzi una narrativa che sa coniugare suspense e introspezione psicologica in
modo magistrale.
genere: giallo
anno di pubblicazione: 2021
Nessun commento:
Posta un commento