giovedì 29 agosto 2024

DESERTO D'ASFALTO

 




Deserto d'asfalto - S. A. Colby -

recensione a cura di Edoardo Todaro


Il mondo della critica, e gli autori noir, dibattano, da tempo, su quanto il noir possa descrivere la realtà sociale e quindi definirsi  “ romanzo sociale “.  Dire questo vuol dire S.A.Cosby, buttafuori, operaio, giardiniere, montatore di palchi, addetto alle pompe funebri e per concludere, scrittore appunto.  Cosby arrivato alle cronache con “ Il sangue dei peccatori “ va conosciuto, con il suo primo uscito in Italia nel 2021: “ Deserto d’asfalto “. Cosby, appunto, si schiera tra coloro che ritengono il noir un modo intelligente ed utile per introdurre la conoscenza e l’approfondimento di questioni sociali. Ultimamente il noir ha visto autori cimentarsi su vari aspetti che hanno dato vita a filoni di scrittura: dal legal thriller al thriller psicologico, al noir ambientalista o econoir …, ma su tutti c’è qualcosa che è in prima fila: i soldi, perché alla fine è sempre una questione di soldi. Come non ricordare Ricardo Piglia con il suo “ Soldi bruciati “ oppure “ La rapina in banca “ di Klaus Schonberger. Ecco quindi Cosby e “ Deserto d’asfalto “, tra l’altro consigliato sia da Stephen King che da Dennis Lehane.  I soldi: uscire dalla povertà a costo di essere un pezzente. Ma oltre ai soldi, ecco l’attinenza con il sociale: cos’è il carcere in una società dove vige la discriminazione, e quando esci e tenti di rifarti una vita, sei obbligato a rapportarti con una realtà fatta di soprusi. “ NON FERMARTI RIBELLE “. Sarebbero sufficienti queste 3 parole per capire dove Cosby in “ Deserto d’asfalto “  andrà a parare. Il bisogno di denaro, il passato da criminale che è dietro l’angolo e che alla prima occasione torna a farsi vivo. Le scelte della vita, per sbarcare il lunario, ti portano verso ciò che sai fare: le corse d’auto e le scommesse collaterali ad esse. L’officina con l’affitto da pagare; da pagare la casa di cura dove è ricoverata la madre di uno dei due protagonisti;  la periferia con  gli edifici vuoti, le costruzioni deserte e dove  i ragazzi che non si possono certamente permettere il lusso della scelta; il primo colpo a 17 anni e prepararsi al colpo è come prepararsi ad un evento particolare, come indossare un cappotto: ti deve star bene ed è più che una bella sensazione, è la sola cosa giusta. Sopravvivere in periferia  è anche vivere a tu per tu con i sogni, con ciò che è e ciò che dovrebbe essere e che immancabilmente non coincidono mai, e dove è necessario fare i conti con il convivere con la propensione alla risoluzione dei conflitti in modo violento; essere un fuorilegge e giocare a fare il brav uomo.  Questa è la vita, ma una vita che è una lotta destinata ad essere persa perché la partita è truccata ed i punti non hanno importanza. Una periferia caratterizzata da mogli che sono diventate vedove; da madri che aspettano, anzi sperano, che i figli tornino a casa;  da figli senza padri. Quanto descritto in questo thriller è anche, e soprattutto, la storia di due complici: uno inaffidabile ed uno svitato.


genere: thriller

anno di pubblicazione: 2021


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