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sabato 6 marzo 2021

IL RIBELLE

 



IL RIBELLE S. Pavanelli

Il ribelle è il titolo dell'ultimo romanzo thriller scritto da Simone Pavanelli, in stretta collaborazione col vice questore Andrea Crucianelli, dirigente del commissariato di San benedetto del Tronto. Il romanzo è edito dalla casa editrice Pluriversum. La storia ha come sfondo la città di Ferrara, ed anch'essa entra a pieno titolo fra i protagonisti del racconto. Una città costantemente immersa nella nebbia e nel freddo dell’ultimo periodo dell’anno, che ne confonde i lineamenti e ne complica le indagini. Il libro inizia subito forte, con un primo capitolo che lascia presagire ad uno sviluppo tutt'altro che tranquillo della vicenda. Ad un corriere della droga, infatti, che stava trasportando ovuli di cocaina e dopo la sua accidentale morte dovuta alla rottura di uno di essi, gli vengono estratti quelli rimasti integri direttamente dallo stomaco…Dopo questo prologo, che si rivelerà comunque molto importante nel proseguo del racconto, inizia la storia vera e propria. La protagonista principale del romanzo è una squadra investigativa ed i suoi 5 componenti. La squadra, che viene approntata, deve scoprire l'identità che si cela dietro la persona che si fa chiamare: Il ribelle. Con questo alias infatti agisce un individuo che punisce personaggi che si sono macchiati di pesanti crimini e che, a suo dire, non sono stati puniti a dovere, o per nulla, dalla giustizia. La squadra è composta da poliziotti appositamente selezionati, provenienti da vari commissariati. A capo della squadra c’è il commissario Ruffini, affiancato dal suo vice l’ispettore Vitali. Le aggressioni, che rendono i malcapitati “inoffensivi”, si susseguono numerose. Inizialmente non vengono prese troppo sul serio, quasi giustificandole. Gli danno la caccia, ma senza eccessivo impegno. Tutto cambia però quando ad essere aggredito sarà un poliziotto. Soprattutto perché il ribelle aggredisce solo dei poco di buono; cosa c’entra, quindi, un appartenente alle forze dell’ordine? A questo punto gli inquirenti vogliono vederci chiaro: vogliono capire perché anche un loro collega è stato colpito ed iniziano delle indagini molto accurate. Tra sorprese e momenti emozionanti giungeranno a scoprire l’identità del ribelle, ed a mettere a nudo l’intricata vicenda che ha mosso la sua sete di vendetta. Devo subito fare i complimenti all’autore perché ha scritto un romanzo molto accattivante che tiene ben desta l’attenzione del lettore. Situazioni che coinvolgono e personaggi che conquistano. Ottima la figura del commissario. Finalmente un funzionario di polizia ben concentrato sull’obbiettivo. Senza essere distratto da avvenenti colleghe che gli girano intorno ed alle quali non sa resistere, o da problematiche situazioni personali che lo fanno piombare nell’apatia e nella sofferenza o, ancor peggio, nella dipendenza da qualche sostanza. Non fuma come un ossesso ma ha una splendida famiglia, una moglie innamorata ed una figlia adorabile, che lo accolgono al termine di pesanti e spesso pericolose giornate di lavoro. Tutta la tensione che il libro sprigiona è focalizzata sul caso. Storia che viene sviluppata mirabilmente da Pavanelli con ordine e buon ritmo e che ci regala un finale adrenalinico, coerente col resto del racconto. Un finale che ho apprezzato molto perché, a parer mio e come ripeto spesso, il vissero tutti felici e contenti non è contemplabile in un noir, (o thriller), ed in questo caso questa indicazione viene perfettamente rispettata. Complimenti.

valutazione: buono

genere: 2thriller

 


giovedì 11 febbraio 2021

ANDROMEDA

 



ANDROMEDA G. Morozzi

Perdonatemi, so bene come è strutturata una recensione. Quali cose vanno esposte prima e quali dopo. Questa volta voglio partire dal fondo, dalle mie considerazioni finali. Si perché non resisto più dalla voglia di dire che questo libro è bellissimo. Per i miei gusti ovvio, ma in questo romanzo thriller, anche oggettivamente, c'è tutto ciò che si vorrebbe leggere quando ci si approccia ad un libro di questo genere. Suspense, colpi di scena, sorprese, pathos, tensione e anche cinismo. Tanto cinismo, soprattutto nel finale. Un finale giusto, coerente col resto del racconto ma che non fa sconti, come è giusto che sia, e come è giusto che sia soprattutto in questo caso. Il vissero tutti felici e contenti è un finale irreale in assoluto, lo sarebbe a maggior ragione in questo caso. Ma a questo punto possiamo riavvolgere il nastro e partire dall'inizio. Questo romanzo thriller, che si intitola Andromeda, è stato scritto da Gianluca Morozzi ed è pubblicato dalla Perrone editore. In questo racconto non ci sono commissari o ispettori di polizia né investigatori privati. La prima scena che noi “vediamo” ci racconta che siamo all'interno di un edificio, (che si scoprirà poi essere una villa), in una stanza con una ampia finestra. All'interno del locale c'è Dimitri, legato mani e piedi ad una croce di Sant'Andrea, e lì vicino c'è un individuo che da lui vuole sapere una cosa molto semplice: il suo nome. Dimitri deve dire il nome dell'individuo accanto a lui altrimenti per lui saranno problemi seri. Basta aggiungere che poco lontano da loro fa bella mostra di sé una motosega. Il problema grosso e che Dimitri proprio quel nome non se lo ricorda, o forse non lo ha mai saputo. Il pazientissimo individuo, (soprannominato Borg), per cercare di fargli tornare la memoria gli racconta la sua storia, la storia della sua vita ad iniziare dall’infanzia. Ricordi vecchi di più di 30 anni, fatti che ne hanno segnato indelebilmente l’esistenza. Cosi veniamo a conoscenza del primo trauma che segnerà la sua vita. Subìto a 3 forse 4 anni. Ci presenta poi la sua famiglia: la mamma, (fallimentare attrice, con molto poco talento); la nonna, che gli ripeteva come un mantra: stai lontano dai tossici e dai comunisti (e che abitava al piano di sopra); il padre, ricco ed insignificante e la sorella, Lucrezia. La sua giovinezza, da timorato di dio, fino a giungere al primo snodo fondamentale della sua vita. L’amicizia con Rocco Siderno, nata sui banchi della scuola media superiore dell’istituto privato San Barnaba di Bologna, che lo introduce a festini non proprio innocenti. Gli aneddoti e le avventure vissute con Rocco non si contano, e sono tutte raccontate nel dettaglio da Borg nella speranza che un lumicino si accenda nella memoria di Dimitri, ma nulla. All’individuo cosi non rimane altro da fare che cominciare ad usare la motosega…I racconti continuano, i personaggi si moltiplicano, fino a giungere all’altro snodo fondamentale dell’esistenza di Borg, che prende forma col nome di Alina. Attraverso tante altre situazioni, che faranno trattenere il fiato più di una volta, tra sorprese e momenti anche divertenti giungiamo al drammatico finale, nel quale Borg rivela finalmente perché Dimitri si trovi li legato e non più perfettamente integro. Un libro, l’ho già ampiamente anticipato, praticamente perfetto scritto da un autore originale ed ecclettico, in grado di passare dal thriller alla commedia, dal giallo all’ironico senza grandi difficoltà, anzi ottenendo sempre ottimi risultati. Morozzi oltre che scrittore originale e creativo (saggi, romanzi ma anche tanti racconti) è un bravissimo fumettista, un ottimo musicista, un conduttore radiofonico, un direttore editoriale (della casa editrice Fernandel) e, non ultimo, docente in corsi di scrittura creativa. Gianluca Morozzi è un artista ed un personaggio fondamentale per la nostra recente letteratura. Con questo romanzo, a parer mio, ha scritto una altra pietra miliare, della sua vasta produzione, da leggere assolutamente e da mandare a memoria. Complimenti.

valutazione: ottimo

genere: thriller

 


sabato 26 dicembre 2020

LA TANA DEL POLPO

 



LA TANA DEL POLPO G. Lupo

La tana del polpo è il primo romanzo scritto da Giorgio lupo, pubblicato dalla Augh! edizioni. Si tratta di un romanzo thriller ambientato in Sicilia e più precisamente a Termini Imerese. Il protagonista è Placido Tellurico, commissario di polizia da poco trasferitosi a Termini, proveniente dal commissariato di Palermo. Nel capoluogo siciliano il commissario Tellurico ha chiuso brillantemente molti casi difficili, alcuni anche con le maniere forti, da qui il soprannome “u mazzolu”, ma ha voluto allontanarcisi a causa dell’unico grave errore che ha macchiato indelebilmente la sua coscienza. Ha fatto finire in carcere, ed ancora sta scontando la pena, una persona innocente. La sua vita quel giorno cambiò irrimediabilmente; la sera l’arresto sbagliato, il giorno l’abbandono della moglie. Attraverso una mail spedita da Caracas, infatti, Federica lo lascia per sempre, affidandogli senza troppi rimorsi anche la piccola Frida, la loro bambina. Risultato una vita, la sua, distrutta. La necessità quindi di allontanarsi da Palermo per andare a vivere in un centro più a misura d’uomo, con meno pressioni, ma anche per stare vicino ai Geraci, questo il cognome dell’uomo in carcere a causa sua, nella speranza forse di essere perdonato. Nel frattempo aiuta la moglie e la figlia finanziariamente, anche se questo non basta per alleggerirlo dai sensi di colpa. Nella città di Termini, anche lei protagonista del racconto, grazie alle puntuali descrizioni dei suoi luoghi simbolo, per fortuna non succede granché e può continuare a rimuginare sui suoi errori ed a pensare con nostalgia al suo matrimonio. Deve occuparsi soprattutto di piccole beghe o di ladruncoli piuttosto maldestri. Sopravvive così, assediato dai rimorsi e dai rammarichi. Vive in un appartamento di un enorme palazzo chiamato Denver insieme alla figlia undicenne. Una mattina, mentre si sta recando in commissariato riceve una telefonata dall’ispettore Lo presti. Gli comunica che è stato ritrovato, in aperta campagna, un corpo di una donna. La macabra peculiarità è che il cadavere è senza testa. Inizia cosi un’indagine complicata nel corso della quale avverranno altri omicidi, sempre con lo stesso modus operandi. Non sarà un’indagine semplice e il commissario dovrà utilizzare tutte le sue capacità deduttive, con l’aiuto fondamentale della sua squadra, per assicurare alla giustizia il colpevole che proprio come il polpo, che si cela perfettamente nella tana per evitare di essere predato, rimane abilmente nell'ombra. L’autore regala al genere thriller una nuova figura di ispettore. Placido Tellurico, è un personaggio complesso: tormentato e cinico, burbero e disincantato non si ritiene un buon poliziotto ed a dispetto dei suoi tanti successi ricorda con grande dolore, e più vividamente, le sue sconfitte. Si sente spesso inadeguato e non è certamente un tipo accomodante. È capace però di grandi slanci di umanità, e di salvifiche dosi di ironia e sarcasmo. Lupo costruisce un thriller molto coinvolgente con personaggi che si fanno ricordare con piacere, soprattutto il commissario, per i quali si prova immediata simpatia. La trama è molto articolata e l'autore è bravo a far immaginare una conclusione, perfino scontata delle indagini, per poi farle cambiare direzione improvvisamente e rimescolare le carte. Ho rilevato solo un paio di soluzioni, a mio parere, forse eccessivamente ardite, che ovviamente non approfondisco per evitare di rivelare troppo di un thriller comunque molto avvincente e coinvolgente. Complimenti all'autore. Consigliato.

valutazione: buono

genere: 2thriller

 


domenica 29 novembre 2020

CADAVERI A SONAGLI

 



CADAVERI A SONAGLI C. Frascella

Cadaveri a sonagli è un romanzo thriller scritto da Christian Frascella ed edito da Mondadori. Non si può assegnare il ruolo di protagonista ad un personaggio specifico in quanto questa storia vede la partecipazione di un alto numero di soggetti, tutti con la medesima importanza all’interno del racconto. Si può definire invece un romanzo corale, con tanti protagonisti è tante situazioni che si susseguono velocemente, una dopo l’altra. Se vogliamo si può identificare in Gianni Romoli colui intorno al quale ruota tutta la vicenda. Colui che, per poco, o anche solo casualmente, viene a contatto con tutti gli altri personaggi presenti. Il romanzo è ambientato a Santa Margherita alle Langhe, piccolo paese, perso nelle campagne albesi. Il libro inizia con Lea e Nicola alle prese con un sopralluogo, per visionare la più accessibile delle villette che sorgono tra le sconfinate coltivazioni vinicole che fanno molto ricchi i loro proprietari, produttori di vini molto pregiati. Sono ladri tutt’altro che professionisti, anzi piuttosto pasticcioni e poco affidabili. Individuano la villa di Gianni come la meno protetta e cominciano così a controllare le abitudini del proprietario e dei suoi eventuali occupanti. Una mattina quando lui esce per andare al lavoro, non prima di essere passato a fare un saluto alla sua amante, entrano in azione. Da questo momento inizia una sarabanda di situazioni, una girandola di avvenimenti che producono un libro divertente, scorrevole e irrorato di notevole ironia, come nelle migliori tradizioni dei romanzi di Frascella. Da questo momento il numero di personaggi aumenta di pagina in pagina, uno più divertente dell’altro: il sovraintendente Cosma, l’ispettrice Dora Baron, l’agente scelto Donati ed ancora Olga, Rocco, Stefania e tanti altri, c’è anche un cane, Omar, anche lui fattivo protagonista della vicenda. Frascella si mette alla prova allontanandosi momentaneamente da Contrera, il suo riuscitissimo personaggio, l’investigatore privato più scalcagnato che esista, protagonista dei suoi ultimi tre romanzi, che gli ha permesso di farsi conoscere da un gran numero di lettori. Aspettavo con curiosità l’uscita di questo romanzo perché anch’io sono un grande fan di Frascella, e di Contrera, ma mi chiedevo spesso come fosse la sua scrittura lontano da quell’ambito, se la sua verve di scrittore ironico e cinico ne avesse risentito. Ho avuto la conferma che Frascella è un autore capacissimo anche lontano dalla sua “confort zone”. Cadaveri a sonagli è un romanzo scorrevole, divertente, con un ritmo indiavolato, dove le situazioni si susseguono senza respiro. Pieno di sorprese e di ironia. Un nugolo di personaggi, di cadaveri, di momenti che incasinano il racconto come fosse un puzzle con tantissime tessere simili tra loro, che devono trovare pian piano la giusta collocazione. Questo romanzo mette in campo tantissimi elementi, anche se inizialmente sembrano non avere un collegamento logico, soprattutto per chi indaga, il quale si trova davanti a fatti difficilmente collegabili e che non hanno un apparente filo logico, ma pian piano la matassa si dipana ed anche agli inquirenti diventa tutto chiaro. Un romanzo divertente e cinico come nelle migliori tradizioni dell’autore, che ci racconta quanto possa essere complicato e pericoloso cercare di cambiare il destino che ci è stato assegnato. Se si nasce squattrinati non si può diventare ricchi, solo eventualmente la fortuna potrebbe aiutarti, ma forzare il destino può essere molto pericoloso, mortale. I personaggi sono tutti elementi borderline tutti con un unico pensiero, i soldi, e sono disposti a tanto se non a tutto per ottenerli. Frascella fa ancora una volta centro. Avevamo già ammirato la sua scrittura prima dell’arrivo di Contrera con romanzi come Brucio, Mia sorella è una foca monaca o La sfuriata di Bet ma mai con un romanzo thriller. Ora ha compiuto anche questo passo e con ottimi risultati. Complimenti. Consigliato.

valutazione: più che buono

genere: 2thriller

 


sabato 8 agosto 2020

UNDICI PASSI

 

Undici Passi: Nell'inferno della trincea di [Giada Trebeschi]

UNDICI PASSI S. TREBESCHI

Undici passi è un brevissimo romanzo di Giada Trebeschi ottima scrittrice di thriller storici. E’ ambientato in Friuli, dove nell’ottobre del 1917, durante la prima guerra mondiale, al confine con l’Austria, le nostre truppe sostengono un aspra battaglia, a colpi di artiglieria, contro l’esercito austro-ungarico (che terminerà con la disfatta di Caporetto). Emanuele Giuffrida sta facendo il turno di guardia e gli undici passi sono quelli che sono necessari per coprire la lunghezza della zona di prima linea che deve sorvegliare. Durante quegli undici passi i pensieri si accavallano, gli tornano in mente i momenti spensierati ad Aci Trezza, la sua città d’origine, il volto della mamma, quello della donna che ama e poi pensa ai suoi adorati disegni perché lui dipinge ovunque e con qualunque cosa. In quei momenti di solitudine definisce quegli undici passi quelli di un morto che cammina perché chi è mandato al fronte è considerato carne da macello buona solo per tenere impegnate le truppe nemiche in combattimento impedendo loro di guadagnare terreno. Ma a che prezzo? Vite umane, storie uniche di persone strappate ai loro cari che probabilmente non rivedranno più. Ma per lui sembra che sia avvenuto un miracolo, qualcuno lo rivuole nelle retrovie (a Palmanova), perchè hanno bisogno di un valente disegnatore e lui lo è, anzi è un ottimo pittore, che sia in grado di disegnare mappe dettagliatissime utili nelle azioni di guerra. Questo è l’incipit da cui poi si dipana tutta la vicenda che vede protagonisti Emanuele e, colui che ha suggerito il suo nome agli alti vertici, Luigi il promesso sposo della donna che segretamente ama. Ma che ci fa lui lì? E’ sempre stato un buono a nulla, che ne sa di strategie militari, come ha fatto a diventare sergente? Domande che troveranno a poco a poco risposta. Una vicenda, nel suo dipanarsi, piena di colpi di scena, di situazioni emozionanti, di pensieri, di azioni; un piccolo libro ma un autentico gioiello che racconta una storia tragica e molto coinvolgente. Un piccolo esempio delle grandi capacità dell’autrice nel raccontare, nel creare suspence e nell’ambientare i suoi romanzi descrivendo con dovizia di particolari il momento storico in cui si svolge la vicenda. In questo caso un racconto che è anche una denuncia della crudeltà e della insensatezza della guerra nel cui svolgimento è inserita questa storia drammatica e dolorosa. Grandi complimenti alla Trebeschi per aver dato una volta in più dimostrazione di grandi capacità narrative.

Valutazione: buono

Genere: thriller



giovedì 6 agosto 2020

REQUIEM VENEZIANO


Requiem Veneziano: Un'indagine del commissario Enzo Fellini di [Nathan Marchetti]

REQUIEM VENEZIANO N. Marchetti
Requiem veneziano è il secondo romanzo giallo scritto da Nathan Marchetti con protagonista il commissario Enzo Fellini. Uscito nel mese di maggio di quest’anno ed edito da fratelli Frilli editori. All'inizio del romanzo Fellini, di origini riminesi ma ormai perfettamente integrato nella realtà veneziana, si trova in un negozio di telefonia dove ha portato il suo cellulare che continua a rubargli credito senza riuscire a darsene una spiegazione. È in questo centro quando riceve la telefonata di Lino Comunalazzi, il vicecommissario, il quale gli comunica che è stato compiuto un omicidio. La soprano Gudrun kessler è stata trovata morta all'interno di una gondola. La cantante lirica era stata ingaggiata per cantare alle prove per un requiem commissionato da un anziano sacerdote. Alla fine il serial killer, il super uomo come si fa chiamare, di omicidi ne compirà più di uno, non risparmierà neppure le forze dell'ordine, prima di essere individuato. Ancora una volta l'intuito di Fellini si dimostrerà fondamentale per capire chi sia l'artefice delle morti che hanno insanguinato ancora la bellissima città di Venezia. Città che è alle prese per l'ennesima volta con l’acqua alta, anzi altissima in questo caso, che rende le indagini e gli accertamenti sui luoghi dei delitti assai difficoltosi. I nostri investigatori sono così costretti a muoversi con stivaloni inguinali fondamentali per attraversare le calle e i sottoporteghi allagati della città lagunare. Una storia quella scritta da Marchetti originale e coinvolgente che non lesina anche molti momenti ironici identificabili soprattutto nei tanti dialoghi tra i vari protagonisti del romanzo. Ironica, ma anche spietata e cinica; infarcita di omicidi e situazioni eclatanti. L’autore non ci risparmia sorprese e colpi di scena. Sempre divertenti i dialoghi e le descrizioni dei personaggi, splendide anche le descrizioni di Venezia ed in generale di ogni aspetto dell'indagine. Fellini noto per capitolare di fronte alla avvenenza delle belle donne, questa volta subirà il fascino provocante e all'apparenza sincero di una giovane fotografa molto ambiziosa... Finale assolutamente non banale e per nulla scontato. Non certo da libro cuore e che ha incontrato appieno il mio gusto. E’ la prima volta che leggo un romanzo di Marchetti e devo evidenziare un particolare, forse ovvio per chi già lo conosce, ma nuovo e sorprendente per me. Il romanzo è un giallo molto ben congegnato e sviluppato, ma non è questo che voglio rimarcare, il libro è sicuramente permeato lungo tutto il suo sviluppo di una vena umoristica che rende anche leggera e piacevole la lettura ma, ed è questa la particolarità, in alcuni frangenti la scrittura si fa tagliente e non mancano i momenti emotivamente forti, arrivano come stilettate improvvise che rendono il racconto molto….noir. Unica nota negativa a parer mio l'eccessivo ricorso al dialetto veneto soprattutto con monsignor Pierino Chiesa personaggio che parla solo in veneziano. Quei dialoghi li ho trovati un po' ostici soprattutto per me che non mastico bene i dialetti. Non sempre semplici da comprendere tendono a rallentare un po’ la lettura e a rendere meno fruibile il racconto.  Un romanzo comunque godibilissimo e da consigliare.
valutazione: buono
genere: thriller


martedì 4 agosto 2020

L'UOMO CON LO ZAINETTO

L’uomo con lo zainetto : Un romanzo thriller poliziesco, un hard boiled ambientato a Torino (ANUNNAKI - Narrativa Vol. 9) di [Luigi Schifitto]

L'UOMO CON LO ZAINETTO L. Schifitto
L'uomo con lo zainetto è il titolo di un romanzo giallo scritto da Luigi Schifitto. È un thriller con molte venature, dal poliziesco, al noir, all'hard boiled. Il protagonista è il commissario Cavalli con tutta la sua squadra investigativa composta, tra gli altri, dal suo vice Agosta e dall'ispettore Avenatti. Il caso che si presenta loro appare subito molto complicato ed enigmatico. Viene scoperto l'omicidio di un professore universitario ucciso nel suo studio con modalità raccapriccianti. L'assassino ha infierito sulla vittima in modo feroce, ed ha lasciato sul luogo dell'omicidio una cartolina con uno scorcio di Roma con su scritta una lettera, che a prima vista, sembra essere una zeta. Il commissario Cavalli inizia ad indagare ma è molto difficile raggiungere dei risultati e, ad aggravare la situazione, pochi giorni dopo viene scoperto un altro omicidio sempre con un accanimento inusitato sulla vittima e sempre lasciando, nelle sue vicinanze, una di quelle misteriose cartoline. Gli omicidi si susseguono e gli inquirenti non hanno indizi concreti su cui lavorare. Giungere alla soluzione del caso, non sarà semplice. Cavalli e la sua squadra ci arriverà solo dopo aver imboccato alcune false piste e dopo innumerevoli, minuziose indagini. Alla fine il caso sarà risolto ma non tutto andrà come auspicabile...Bel romanzo scritto da un autore che in questo libro ha dimostrato grandi capacità narrative, scrivendo una storia piuttosto originale e coinvolgente riuscendo a sorprendere più di una volta il lettore, regalando forti scosse di adrenalina, e creando un serial killer molto determinato e crudele. Un romanzo giallo che ha al suo interno tre differenti generi nei quali l'autore se l’è cavata egregiamente: il poliziesco, con le indagini che sono condotte dal commissario Avenatti. Nel quale l'intreccio e la storia sono ben sviluppate ed il ritmo sostenuto. Non mancano le sorprese e colpi di scena. Il thriller, portato avanti con grande capacità, nel quale vediamo all'opera uno spietato e cinico serial killer con tutte le sue sanguinose gesta raccontate nel dettaglio. Il noir, nel quale l'autore prende il lettore e lo porta nella mente e nella vita dell'assassino. Così veniamo a conoscere la sua storia e le vicissitudini che lo hanno portato a compiere i delitti. I suoi pensieri ed i suoi deliri. Anche la descrizione dei protagonisti è approfondita e particolareggiata. Il libro è ambientato in una fredda Torino di fine novembre, già in clima natalizio. La scena si sposta, a causa delle indagini, da Torino a Roma e poi ancora definitivamente a Torino. Due città piene di fascino e mistero che l'autore descrive bene integrandole perfettamente all'interno del racconto. Un romanzo che io ho apprezzato molto anche per il finale assolutamente all'altezza del resto della storia. Un finale giusto, coerente e cinico come si conviene ad un buon thriller. Unica nota negativa un editing un po’ carente, che ha "dimenticato" di correggere diversi refusi ed errori dei termini lungo il racconto, non riuscendo, neanche, a ovviare ad un fastidioso intercalare dell'autore. Che però non inficia il giudizio finale, che rimane molto positivo. 
valutazione: buono
genere: 2thriller 

 



lunedì 25 maggio 2020

L'ASSASSINO





L'assassino (Maigret) di [Federico  Fabbri]

L'ASSASSINO F. Fabbri
L’assassino è un romanzo thriller scritto da Federico Fabbri per Les Flaneurs edizioni. Fabbri è autore già di diversi libri anche se questo è il suo primo racconto in questo genere. La storia ha per protagonista principale Federico. Il quale scopriamo essere fin dalle battute iniziali un freddissimo assassino. Ha ucciso infatti il suo amico Alessandro per un motivo, dal suo punto di vista, ineccepibile: gli aveva soffiato la ragazza. Elisa però non era fidanzata con Federico e neppure sapeva che lui era interessato a lei. Semplicemente Federico ne era invaghito. Così ha ucciso Alessandro per darle una lezione. Perché lui sarebbe stato l’uomo ideale per Elisa invece lei per lui era solo un capriccio, l’ennesima ragazza usata e gettata. Questo non è che l’inizio del romanzo il quale riserva per tutta la sua lunghezza una infinità di sorprese. Personaggi singolari si susseguono man mano che si avanza nella lettura assieme a situazioni al limite del paradosso. Federico non è un assassino di professione anzi ha un buon lavoro ed una vita assolutamente normale. Ma le ingiustizie devono essere punite, per liberare la società dai prevaricatori e lui è l’eletto, colui che è stato designato per questo compito. Federico è ben conscio di avere compiuto un gesto criminale, inizialmente non è orgoglioso del suo comportamento anche se lo giustifica, ma con il tempo maturerà sempre più la convinzione di essere il vero dio. Colui che è venuto a sostituire quelli che nel suo stesso ruolo hanno fallito, dando vita ad una società ingiusta, ora lui è chiamato a porvi rimedio. Non avrà così più pietà per nessuno. Sia per quelli che gli erano per qualche motivo amico sia per quegli individui che semplicemente hanno incrociato accidentalmente la sua strada. Sono tutti potenzialmente in pericolo se vengono considerati da Federico indegni di vivere. Federico non è comunque l’unico personaggio del libro moltissimi si alternano all’interno della storia è tutti sono ben caratterizzati e descritti: Bob, Michele, Ulisse, Vanessa, sono solo alcuni dei nomi che animeranno questo thriller originale e molto coinvolgente. Un romanzo che pone tante domande al lettore e lo obbliga a tante considerazioni. Dove si annida il male, ma poi cosa deve essere considerato malevolo? Una persona può essere pericolosa per un verso e altruista nell’altro? Tutti siamo potenzialmente cattivi perché la vita stessa ci porta ad esserlo oppure si può rimanere persone oneste e buone pur essendo circondati da cattivi “maestri”? Il male è ereditario? Farà parte del nostro patrimonio genetico, oppure un individuo non deve essere necessariamente cattivo anche se è figlio di un padre criminale? Sono tutte domande che possono nascere leggendo questo romanzo ricco di situazioni emozionanti ed anche divertenti raccontate mantenendo un ritmo elevato e tenendo alto l’interesse del lettore fino al termine della storia. Sorprendente e avvincente. Complimenti all’autore che attendo presto nuovamente in libreria.
Valutazione: buono
genere: thriller



domenica 10 maggio 2020

TRAVOLTI DA UN INSOLITO DELITTO





Travolti da un insolito delitto (TimeCrime) di [Corrado Pelagotti]

TRAVOLTI DA UN INSOLITO DELITTO C. Pelagotti
L’ultimo romanzo thriller scritto da Corrado Pelagotti si intitola Travolti da un insolito delitto ed è edito dalla Fanucci. Il racconto ha per protagonista e voce narrante Umberto de Santis un broker membro della Marvill, una importante società che opera nel settore assicurativo. De Santis all’inizio del romanzo presenta la sua azienda e tutti i pescecani che la compongono, soprattutto a livello dirigenziale. Il grande capo, l’amministratore delegato, si chiama Caio Massimo Siniscalchi, uomo senza scrupoli che deve per questioni di budget licenziare del personale ritenuto in eccesso e la cosa sembra piacergli non poco, e poi a seguire tutta la sua pletora di cortigiani, Pilade Traversi, il direttore commerciale, Maurizio Crovara, dirigente area commerciale, e Sergio Satta, direttore del personale. Tutti personaggi infidi e prepotenti. Ma anche a livelli più bassi non mancano i personaggi da cui guardarsi. L’unico col quale Umberto sembra andare d’accordo è Giacomo. Pettegolezzi e cattiverie sono all’ordine del giorno. In questo covo di serpenti un ruolo importante lo giocano anche le impiegate, su tutte Margherita e Valentina che diventeranno assolute protagoniste da un certo punto in poi del romanzo. Umberto anche a casa non vive una situazione facile obbligato a coabitare con la sorella Marzia che gli si è installata in casa dopo qualche traversia personale e che non sembra avere nessuna intenzione di andarsene.  Umberto non ha una relazione stabile da due anni ma è molto attratto dal genere femminile soprattutto da Margherita la quale, con le sue mise provocanti e quelle sue scarpe da infarto, gli fa salire il sangue agli occhi. Certo che anche Valentina però….Il libro entra nel vivo quando una importante figura della società, Fabio Mentone, non da più notizie di se. Umberto cercherà di capire cosa può essere successo al suo collega. Da questo momento si susseguiranno una serie infinita di avvenimenti e di omicidi che renderanno la storia coinvolgente e piena di colpi di scena. Il libro mette a nudo il comportamento spesso scorretto e subdolo che viene tenuto dai cosiddetti colletti bianchi dove ambizione e arrivismo la fanno da padrone a dispetto degli abiti inamidati e delle belle parole che si dicono pubblicamente. Un romanzo che non trascura di essere anche ironico...
valutazione: buono
genere: thriller

venerdì 3 aprile 2020

NERO COME LA NOTTE




Nero come la notte di [Avoledo, Tullio]

NERO COME LA NOTTE T. Avoledo
Nero come la notte è il primo romanzo noir scritto da Tullio Avoledo. Un autore molto capace in grado di destreggiarsi benissimo in vari generi letterari, questo è il suo primo thriller ma il risultato fa pensare più ad un veterano che ad un neofita. Il protagonista del romanzo è Sergio Stokar. Il romanzo è ambientato in una immaginaria città del nord-est. Stokar è un ex poliziotto allontanato dall’arma perché eccessivamente “esuberante” e con un matrimonio fallito alle spalle. All’inizio del romanzo lo troviamo scaricato come un rottame nel complesso delle zattere un agglomerato di tre edifici, occupati da coloro che sono considerati feccia: immigrati, disadattati, senza fissa dimora ecc., che erano stati abbandonati a metà della loro realizzazione perché ritenuti non più redditizio ultimarli. Chi lo abbia lasciato praticamente nudo e morente davanti ad uno di questi palazzi non è chiaro ma certamente ha a che fare con il suo passato alquanto turbolento. Stokar è un razzista, fascista con simpatie naziste. Viene curato e rifocillato dagli abitanti delle zattere anche dopo essere venuti a conoscenza delle sue generalità, delle sue idee politiche e del suo passato sopra le righe fondamentalmente perché a lui, una volta rimesso in sesto, devono affidare un incarico importante. Indagare sulla sparizione di alcune ragazze che vivevano in quei palazzi e che sono scomparse senza lasciare tracce. ..
genere: 2thriller



sabato 4 gennaio 2020

NATALE ROSSO SANGUE





NATALE ROSSO SANGUE AA.VV.

Bellissima iniziativa della casa editrice Cento autori che ha pubblicato in un unico volume 5 racconti di altrettanti autori italiani tra i più emblematici del nostro panorama thriller. Cinque modi diversi per interpretare in chiave noir i giorni del periodo natalizio. La raccolta si apre col racconto di Gianluca Arrighi autore noto soprattutto per aver creato il personaggio di Elia Preziosi magistrato protagonista di molti suoi romanzi. L’ultimo dei quali è di quest’anno e si intitola A un passo dalla follia. Il racconto di Arrighi, La prima moglie del professor Filanti, ci fa precipitare in una atmosfera tetra e spaventosa. Brevemente senza svelare troppo si può dire che viene raccontata la strana vicenda della prima moglie del prof. Filanti morta molto giovane per cause misteriose e del suo studio sempre chiuso a chiave nel quale verrà ritrovato morto il professore stesso. Le indagini porteranno alla luce un’agghiacciante verità. La seconda storia è stata scritta da Diego Lama e si intitola Occhi di natale se il primo racconto aveva atmosfere tetre questo manda il cuore in gola fin dalle prime righe e ti fa sussultare più di una volta. L’autore vincitore di prestigiosi premi (uno fra tutti il premio Tedeschi nel 2015) è il creatore del commissario Veneruso protagonista di molti suoi romanzi e racconti. Non in questo caso però dove in occasione di questa raccolta ha raccontato la storia di un rapimento perpetrato da un individuo evidentemente disturbato solito a sequestrare e torturare giovani prostitute. Ossessionato dagli occhi, soprattutto da quelli di una zia che lo ha allevato….Il terzo racconto è stato scritto da Riccardo Landini e si intitola Il valore del merlo. Landini è un autore che ho scoperto grazie a giallo e cucina e che è diventato da quel momento uno dei miei preferiti. Bellissima la trilogia dell’inganno che ha per protagonista il perito assicurativo Brenno Sandrelli. Il suo ultimo romanzo è l’apprezzato Il giallo di via San Giorgio. In questo racconto ci parla della vicenda che vede il commissario Presti indagare su un caso di suicidio che forse suicidio non è. Il cadavere era un aspirante scrittore di nome Silvestri. A poco a poco verrà svelato il mistero di questa morte avvenuta a ridosso del natale. Non si lesinano neppure in questa storia sorprese ed emozioni. Il quarto racconto ha la firma di Piergiorgio Pulixi ed il titolo è Il regalo di natale. Pulixi non ha bisogno di grandi presentazioni è un autore conosciutissimo tra tutti gli appassionati di romanzi gialli. Ha recentemente vinto il premio Scerbanenco al Noir in festival 2019. La storia ha come protagonista Lorena una donna con un grave lutto da elaborare...
genere: 2thriller









ALLE PORTE DELLA NOTTE




ALLE PORTE DELLA NOTTE P. Roversi
Alle porte della notte è l’ottavo romanzo scritto da Paolo Roversi con protagonista il giornalista Enrico Radeschi e il vicequestore Loris Sebastiani. Il libro è uscito a settembre ed è edito da Marsilio. In questa nuova avventura Radeschi segue le indagini che la squadra investigativa del vicequestore porta avanti per scoprire gli autori di una rocambolesca rapina avvenuta in una gioielleria nel centro di Milano. L’inchiesta non è semplice e molti elementi contribuiscono a complicarla ulteriormente come ad esempio un collier ritrovato sulla scena del crimine con le impronte di un rapinatore che aveva partecipato anni prima al colpo del secolo in Belgio e poi morto ammazzato subito dopo. Dal Belgio giunge anche una affascinante poliziotta inviata per aiutare nelle indagini e per trovare eventuali collegamenti ma che ha qualche segreto di troppo. Siamo nel periodo tra Natale e Capodanno. Il vicequestore Sebastiani sarebbe partito a breve per le vacanze in dolce compagnia invece vi deve per forza rinunciare per coordinare i suoi uomini in una Milano fredda ed innevata. Insieme ai due protagonisti c'è anche il danese, l’amico greco di Radeschi, impegnato, questa volta, a tenere a bada niente meno che esponenti della mafia russa. Il romanzo è scritto con la solita grande abilità da Roversi che abbina un’indagine ficcante e coinvolgente all’ironia sostenuta soprattutto dai dialoghi e dalle riflessioni di Radeschi. Il giornalista hacker ancora una volta non mancherà di far valere il suo fascino. Questa volta su...
genere: 2thriller









lunedì 12 agosto 2019

WEST AND SKODA



WEST AND SKODA    D. Pellegrini
Alla perenne ricerca di nuovi interessanti autori mi sono imbattuto in Davide Pellegrini e nel suo romanzo West and Skoda quei giorni da cani. Davide Pellegrini è laureato in lettere moderne a Roma si occupa di innovazione e di linguaggio digitale. Scrittore di numerosi saggi è al suo primo romanzo. West and skoda ha come protagonista il vicequestore Soccio, che insieme alla sua squadra fatta di poliziotti valorosi quanto divertenti, indaga sulla morte di un giovane crudelmente ucciso e mette così a nudo la varia e brutale criminalità che infesta il quartiere San Lorenzo di Roma altro grande protagonista del libro. Personaggi e luoghi descritti entrano nel cuore. Soccio e un poliziotto molto originale veste in maniera sciagurata con uno spolverino logoro e improponibile dotato di sarcasmo e di grande umanità. Anche i componenti della sua squadra non sono da meno su tutti Canio Lampariello, irresistibile. Ironia ed immagini dure, situazioni crudeli e dialoghi irriverenti si susseguono e si alternano attraverso una scrittura che cattura. Pellegrini costruisce un libro che si fa leggere con grande interesse, ci si sente coinvolti personalmente nella cruda storia che si dipana pagina dopo pagina. Le descrizioni dei personaggi ma soprattutto del quartiere di San Lo sono da manuale...
genere: 2thriller

sabato 22 giugno 2019

TRAPPOLA PER VOLPI





TRAPPOLA PER VOLPI  V. Draghi
Quando il vicecommissario Vitaliano Draghi venne chiamato sul luogo del delitto non avrebbe mai immaginato che quel caso avrebbe cambiato la sua vita. Era stato mandato li perché al momento in questura tutti i titolari erano per vari motivi assenti ma da li a breve avrebbe certamente lasciato la patata bollente nelle mani di qualche funzionario più esperto. Sarebbe stato necessario solo fare i primi rilievi e le indagini preliminari. Ed invece…quel caso sarebbe diventato la sua prima indagine, la più rognosa degli ultimi tempi e che tempi! Siamo nella calda estate del 1936 a Firenze in pieno regime fascista dove chi non dimostrava di esserlo o addirittura ne parla male rischiava il confino, l’internamento in qualche manicomio o peggio. In questo clima, dove la delazione era lo sport preferito, le indagini per scoprire il colpevole della morte violenta della moglie di un influente senatore della repubblica sarebbero potute rivelarsi un pericolosissimo affare da dipanare ma Draghi aiutato dal suo padre putativo Pietro, contadino, fervente antifascista, reduce dalla guerra in Etiopia, che gli ha lasciato una menomazione al braccio ed un odio profondo per il regime, riuscirà a districare l’ingrovigliatissima matassa.
Fabrizio Silei scrive un ottimo romanzo che è certamente un thriller ma non solo, lo ambienta in un periodo particolare e tragico per la nostra storia e condisce ogni scena, ogni pagina con l’ironia e con la dialettica...
genere: 2thriller   

martedì 18 giugno 2019

PROVE PER UN REQUIEM






PROVE PER UN REQUIEM D. Bottiglieri
Prove per un requiem è il sequel di Omicidi in si minore e il suo autore è Davide Bottiglieri. Questo romanzo, che etichettare come giallo è assolutamente riduttivo, è stato pubblicato dalla casa editrice Les Flaneurs sul finire del 2018. Anche questo romanzo come il precedente è diviso in parti che fanno riferimento ad un’opera musicale. Questo romanzo è stato diviso seguendo le sezioni del Requiem di Mozart che il compositore viennese iniziò a comporre (ma non concluse) in punto di morte. In questa seconda avventura Ljudevit Alecsandri si trova alla ricerca del serial killer che ha mietuto vittime nella città in cui lui era ispettore di polizia ovvero Cluji. Il lungo inseguimento lo porta fino a Vienna dove il temibile e sadico assassino ha trovato riparo e continua nella sua infinita sequenza di morte. Ad aiutarlo nel difficile compito di fermarlo c’è il fidato amico medico Mesmer al quale presto si aggiungerà la premurosa madame Brunhilde. Senza esclusione di colpi, correndo terribili pericoli, proseguirà nella sua personale partita a scacchi col nemico fino all’epilogo finale (ma sarà poi la fine?) che avverrà ancora nelle vicinanze di Cluji. Omicidi in si minore è stata per me una lettura illuminante un thriller originale con una ambientazione storica particolare ammantato di atmosfere gotiche e spettrali, una esperienza fortemente coinvolgente. Con queste prerogative non potevo esimermi dal leggerne il seguito. Non potevo lasciare l’ispettore Ljudevit senza sapere se l’inseguimento al temibile killer di cluji si sarebbe concluso in maniera positiva.  Ho letto quindi Prove per un requiem e le mie alte aspettative hanno trovato nuove conferme. Ritrovo Ljudevit, accecato dall’odio, in viaggio verso Vienna città nella quale avverrà una furiosa lotta senza esclusione di colpi contro un nemico sadico e subdolo che gli metterà contro l’intera citta dalla quale dovrà suo malgrado difendersi. Ancora una volta la scrittura è ricca ed elegante, con numerosi colpi di scena e tanta suspense. Ancora una volta Bottiglieri ci regala un romanzo speciale con descrizioni uniche e coinvolgenti...
genere: 2thriller 


OMICIDIO IN SI MINORE





OMICIDIO IN SI MINORE D. Bottiglieri
Di cose da dire questo romanzo ne ha tante ma mordo il freno e parto dall’inizio ovvero dal citare chi lo ha scritto: Davide Bottiglieri, giovane autore salernitano (classe 1992) che ha scritto Omicidi in si minore nel 2017 (in precedenza aveva scritto Le cronache di Teseo e poi alla fine del 2018 ha dato alle stampe Prove per un requiem, il seguito di questo romanzo) pubblicato dalla Les Flâneurs Edizioni casa editrice che merita attenzione e che nasce nel 2015 grazie a un gruppo di giovani amanti della Letteratura.. Si tratta di un romanzo storico o meglio di un giallo storico o forse meglio dire un noir, un thriller, insomma un bellissimo libro, ambientato alla fine dell’700 più precisamente nel 1780. Per inquadrare l’opera si può dire che siamo a Cluj piccolo paese tetro e cupo della transilvania territorio appartenente all’allora sterminato regno di Ungheria. Nella scena iniziale, viene descritta l’ennesima esecuzione capitale alla quale assiste, oltre a tutto il paese, anche l’ispettore Ljudevit Alecsandri; da qui inizia una storia narrata in maniera magistrale da Bottiglieri che, attraverso l’indagine per scoprire l’identità di un sadico e geniale serial killer, racconta di come un tempo le superstizioni e la credenza dell’esistenza del demonio in un piccolo paese chiuso e arretrato influenzassero la vita e i pensieri dei loro abitanti...
genere: 2thriller


NON SI INGANNANO I MORTI



Non si ingannano i morti - Riccardo Landini - copertina


NON SI INGANNANO I MORTI    R. Landini
Non si ingannano i morti è il secondo libro della trilogia thriller che vede protagonista il perito assicurativo, e non solo, Brenno Sandrelli. Il libro è edito da Cento autori ed è stato pubblicato nel 2017. L’autore è Riccardo Landini che è nato a Reggio Emilia nel 1960 ed ha esordito nel 2009 con il romanzo E verrà la morte seconda. Sono poi seguiti Il primo inganno, Non si ingannano i morti e Ingannando si impara che compongono la trilogia. Nel 2013 ha vinto il premio Giallo Stresa. A fine febbraio uscirà il suo ultimo romanzo Il giallo di via San Giorgio pubblicato dalla Newton Compton. In Non si ingannano i morti Brenno è alle prese con una complessa e drammatica vicenda che sconvolge suo malgrado la sua già complicata esistenza. La routine di Brenno, che cerca di ritrovare un po’ di serenità dopo gli avvenimenti che qualche tempo addietro gli hanno irrimediabilmente cambiato la vita, (e che sono raccontati nel primo volume della trilogia), viene nuovamente sconvolta quando assume l’incarico di ritrovare l’auto rubata alla dolce e misteriosa Claudia per la quale finirà in grossi guai. Il finale lascia senza fiato.
 Anche in questo secondo volume, come nel primo, il protagonista assoluto è il temerario Brenno Sandrelli circondato via via da tanti personaggi perfettamente integrati nella storia; al suo fianco, per quasi l’intero racconto, troviamo Claudia che è anche l’unico personaggio femminile di rilievo. Il romanzo è scritto in prima persona ed anche per questo l’immersione nella vicenda è totale e molto coinvolgente. Il ritmo è vivace, il plot narrativo avvincente. Il libro mantiene un perfetto equilibrio fra momenti più leggeri (pensieri, battute divertenti) e quelli drammatici o di suspense anche se sono poche le situazioni autenticamente thriller ed è questa personalmente l’unica pecca che posso rilevare.  Amo molto la scrittura di Landini, il suo modo di raccontare ironico ma allo stesso tempo infarcito di situazioni ad alta tensione che catturano l’attenzione e fanno salire l’adrenalina. Sono efficacissime le stilettate che riserva ai finali provocando ferite nell’animo che bruciano e sanguinano a lungo. Consigliatissimo; suggerisco comunque, anche se questo libro si regge benissimo anche da solo, di leggere prima Il primo inganno così da poter apprezzare appieno l’intera storia.
genere: 2thriller


L'ILLUSIONE DE GIUSTO







L'ILLUSIONE DE GIUSTO    G. Balsamo
L’illusione del giusto è l’ultimo romanzo, giallo, scritto da Giovanni Balsamo ed edito da Fanucci Editore. Giovanni Balsamo è uno scrittore siciliano nato a Mazara del Vallo ma che vive a Palermo da sempre. Laureato in economia e commercio svolge la professione di commercialista. Ha già pubblicato tre romanzi, in cui il commissario Antonio Marongiu compare nelle vesti di comprimario o protagonista: Le vie dei Guiscardi (Ed. L’Autore Libri Firenze, 2010), Il frullo del Beccaccino (Ed. Kobo, vincitore di 6 Romanzi in cerca d’autore, 2017) e Desde el Alma. Un tango per il commissario (Ed. Nulla Die), con il quale ha ricevuto il riconoscimento speciale della giuria del Premio Wilde. Con L’illusione del giusto entra a far parte della Fanucci editore. Il romanzo racconta le indagini svolte dal commissario Marongiu, coadiuvato abilmente dalla sua squadra, riguardanti l’omicidio di un giovane, Giovanni La Marca, che lavora in un negozio di informatica. A prima vista sembrerebbe un omicidio passionale, compiuto dall’ex fidanzato della attuale donna di La Marca, ma proseguendo nelle indagini verranno a galla molti elementi contradditori che porteranno gli inquirenti a vagliare altre inquietanti ipotesi. Nel frattempo il procuratore capo di Palermo, Rambaldi, viene accusato di commercio, attraverso il web, di materiale pedopornografico ma il commissario Marongiu, conoscendo personalmente il giudice, non riesce a credere a queste imputazioni e inizierà ad investigare. Giovanni Balsamo è per me una bellissima scoperta, già autore di diversi libri, ma che io, chiedo venia, non conoscevo. Balsamo ha scritto un libro, L’illusione del giusto, dal mio punto di vista eccellente. Un romanzo molto ben costruito con una trama complessa e ricca di personaggi che crea forte coinvolgimento nel lettore. Personaggi, protagonisti e comprimari, ben descritti ed analizzati; su tutti spicca il commissario Antonio Marongiu, abile tanguero, ma anche i suoi preziosi collaboratori come Caronia o il giovane Caputo o il vicequestore Renato Aricò. Non mancano i colpi di scena e la tensione emotiva rimane alta per l’intero romanzo. Finale del libro logico, vero, assolutamente coerente con lo svolgersi dei fatti e con gli avvenimenti raccontati. Molto verosimile, anzi, L’illusione del giusto sembra essere il racconto romanzato di come, molto spesso, si potrebbero essere svolti i fatti nei tanti delitti irrisolti della nostra storia con le trame segrete e criminali messe in atto per orientare l’opinione pubblica o le indagini, su stragi, mai giunte a conclusione. Aggiungo, in ultimo, che Balsamo attraverso questo romanzo racconta la città di Palermo in modo particolareggiato ed appassionato facendo sentire, in chi legge, tutto il fascino e la storia che i suoi monumenti, le sue strade, i suoi giardini emanano. Uno splendido affresco che fa venir voglia di conoscere di persona una città che reputo bellissima. Complimenti a Giovanni Balsamo.
genere: 2thriller


LE CONGIUNZIONI DELLA DISTANZA







LE CONGIUNZIONI DELLA DISTANZA    M. Leone
Romanzo thriller? Memoir? Giallo? di formazione? Un romanzo, quello scritto da Mimma Leone, che ha al suo interno tanti diversi libri che lo potrebbero far appartenere a tanti generi diversi. Forse la definizione migliore sta nel titolo Le congiunzioni della distanza. Quella distanza che tiene separate ma unite dal ricordo due terre due famiglie due culture. L’autrice lo ama definire un thriller di formazione ed anche qui c’è la congiunzione di due generi difficilmente associabili ma che danno bene l’idea di cosa ci apprestiamo a leggere. Ed allora proviamo ad analizzare questa definizione. Thriller perché alla base di tutto c’è una scomparsa. La notizia di questo evento sconvolge non poco la vita di Ginevra perchè la persona scomparsa e la sua amica di un tempo, Anna, colei che le ha fatto da sorella maggiore quando con la famiglia si era trasferita in puglia. Formazione perché racconta i vari momenti dell’amicizia tra Ginevra e Anna del loro crescere insieme dei loro piccoli segreti condivisi e poi il loro distacco. Ginevra torna a Venezia diventa antropologa scrittrice e docente universitaria. Ma quella notizia sentita al tg e poi ribadita da un suo conoscente, poliziotto a Brindisi, che la invita in salento per dare un contributo alle ricerche, riapre una ferita mai sanata quello della lontananza della separazione. Allora decide di partire e tornare nel paese della sua infanzia con tutto il carico di ricordi. Tornano cosi alla memoria i momenti trascorsi con Anna coi suoi genitori sempre accoglienti ed allegri cosi diversi dai propri. Un romanzo introspettivo difficile da raccontare ma emozionante da leggere. Che regala continui spunti di riflessione. Una figura quella di Ginevra che ti rimane dentro. Un romanzo che regala momenti indimenticabili attraverso una scrittura lieve ed evocativa che scava nell’animo della protagonista, che sta imparando suo malgrado ad affrontare la vita con determinazione. Un libro ben scritto che consiglio perché racconta con semplicità di amore di amicizia e delle fragilità umane.
genere: 2thriller

lunedì 17 giugno 2019

INGANNANDO SI IMPARA




INGANNANDO SI IMPARA R. Landini
Ingannando si impara è l’atto finale della trilogia che racconta le disavventure di Brenno Sandrelli, la passerella conclusiva del “nostro” perito assicurativo che suo malgrado si trasforma spesso in detective privato. E’ stato pubblicato dalla casa editrice Cento Autori sul finire del 2018 ed il suo autore è Riccardo Landini che ha creato un personaggio ed una trilogia tanto coinvolgente quanto spietata. Questa volta a cacciarsi nei guai ci pensa lui stesso indagando sulla scomparsa, avvenuta 20 anni prima, di una ragazza, Letizia Guidi, che lavorava nel bar che frequentava all’epoca. Una sparizione misteriosa avvenuta senza un motivo apparente e che il ritrovamento di alcuni documenti, fatto casualmente, da Brenno medesimo potrebbero contribuire a chiarire. Inizia ad indagare, tra notti insonni e i fantasmi del passato, con l’aiuto della sorella di Letizia, Cecilia, non immaginando minimamente il vespaio che andrà a sollevare. Siamo al termine dell’anno, più precisamente nei festosi giorni che precedono il natale anche se di festoso per lui, ormai, non c’è più nulla. L’anno che si sta concludendo, infatti, è stato pesantissimo per Brenno inducendolo a condurre una vita solitaria...
continua: (https://gialloecucina.wordpress.com/2019/03/25/ingannando-si-impara-riccardo-landini/)
genere: 2thriller