L'UOMO CON LO ZAINETTO L. Schifitto
L'uomo con lo zainetto è il titolo di un romanzo giallo
scritto da Luigi Schifitto. È un thriller con molte venature, dal poliziesco,
al noir, all'hard boiled. Il protagonista è il commissario Cavalli con tutta la
sua squadra investigativa composta, tra gli altri, dal suo vice Agosta e
dall'ispettore Avenatti. Il caso che si presenta loro appare subito molto
complicato ed enigmatico. Viene scoperto l'omicidio di un professore
universitario ucciso nel suo studio con modalità raccapriccianti. L'assassino
ha infierito sulla vittima in modo feroce, ed ha lasciato sul luogo
dell'omicidio una cartolina con uno scorcio di Roma con su scritta una lettera,
che a prima vista, sembra essere una zeta. Il commissario Cavalli inizia ad
indagare ma è molto difficile raggiungere dei risultati e, ad aggravare la
situazione, pochi giorni dopo viene scoperto un altro omicidio sempre con un
accanimento inusitato sulla vittima e sempre lasciando, nelle sue vicinanze,
una di quelle misteriose cartoline. Gli omicidi si susseguono e gli inquirenti
non hanno indizi concreti su cui lavorare. Giungere alla soluzione del caso, non
sarà semplice. Cavalli e la sua squadra ci arriverà solo dopo aver imboccato
alcune false piste e dopo innumerevoli, minuziose indagini. Alla fine il caso
sarà risolto ma non tutto andrà come auspicabile...Bel romanzo scritto da un
autore che in questo libro ha dimostrato grandi capacità narrative, scrivendo
una storia piuttosto originale e coinvolgente riuscendo a sorprendere più di
una volta il lettore, regalando forti scosse di adrenalina, e creando un serial
killer molto determinato e crudele. Un romanzo giallo che ha al suo interno tre
differenti generi nei quali l'autore se l’è cavata egregiamente: il poliziesco,
con le indagini che sono condotte dal commissario Avenatti. Nel quale
l'intreccio e la storia sono ben sviluppate ed il ritmo sostenuto. Non mancano
le sorprese e colpi di scena. Il thriller, portato avanti con grande capacità,
nel quale vediamo all'opera uno spietato e cinico serial killer con tutte le
sue sanguinose gesta raccontate nel dettaglio. Il noir, nel quale l'autore
prende il lettore e lo porta nella mente e nella vita dell'assassino. Così
veniamo a conoscere la sua storia e le vicissitudini che lo hanno portato a
compiere i delitti. I suoi pensieri ed i suoi deliri. Anche la descrizione dei
protagonisti è approfondita e particolareggiata. Il libro è ambientato in una
fredda Torino di fine novembre, già in clima natalizio. La scena si sposta, a
causa delle indagini, da Torino a Roma e poi ancora definitivamente a Torino.
Due città piene di fascino e mistero che l'autore descrive bene integrandole
perfettamente all'interno del racconto. Un romanzo che io ho apprezzato molto
anche per il finale assolutamente all'altezza del resto della storia. Un finale
giusto, coerente e cinico come si conviene ad un buon thriller. Unica nota
negativa un editing un po’ carente, che ha "dimenticato" di
correggere diversi refusi ed errori dei termini lungo il racconto, non
riuscendo, neanche, a ovviare ad un fastidioso intercalare dell'autore. Che
però non inficia il giudizio finale, che rimane molto positivo.
valutazione: buono
genere: 2thriller
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