IL RIBELLE S. Pavanelli
Il ribelle è il titolo dell'ultimo romanzo thriller scritto
da Simone Pavanelli, in stretta collaborazione col vice questore Andrea
Crucianelli, dirigente del commissariato di San benedetto del Tronto. Il
romanzo è edito dalla casa editrice Pluriversum. La storia ha come sfondo la
città di Ferrara, ed anch'essa entra a pieno titolo fra i protagonisti del
racconto. Una città costantemente immersa nella nebbia e nel freddo dell’ultimo
periodo dell’anno, che ne confonde i lineamenti e ne complica le indagini. Il
libro inizia subito forte, con un primo capitolo che lascia presagire ad uno
sviluppo tutt'altro che tranquillo della vicenda. Ad un corriere della droga,
infatti, che stava trasportando ovuli di cocaina e dopo la sua accidentale
morte dovuta alla rottura di uno di essi, gli vengono estratti quelli rimasti integri
direttamente dallo stomaco…Dopo questo prologo, che si rivelerà comunque molto importante
nel proseguo del racconto, inizia la storia vera e propria. La protagonista
principale del romanzo è una squadra investigativa ed i suoi 5 componenti. La
squadra, che viene approntata, deve scoprire l'identità che si cela dietro la
persona che si fa chiamare: Il ribelle. Con questo alias infatti agisce un
individuo che punisce personaggi che si sono macchiati di pesanti crimini e che,
a suo dire, non sono stati puniti a dovere, o per nulla, dalla giustizia. La
squadra è composta da poliziotti appositamente selezionati, provenienti da vari
commissariati. A capo della squadra c’è il commissario Ruffini, affiancato dal
suo vice l’ispettore Vitali. Le aggressioni, che rendono i malcapitati
“inoffensivi”, si susseguono numerose. Inizialmente non vengono prese troppo
sul serio, quasi giustificandole. Gli danno la caccia, ma senza eccessivo
impegno. Tutto cambia però quando ad essere aggredito sarà un poliziotto. Soprattutto
perché il ribelle aggredisce solo dei poco di buono; cosa c’entra, quindi, un
appartenente alle forze dell’ordine? A questo punto gli inquirenti vogliono
vederci chiaro: vogliono capire perché anche un loro collega è stato colpito ed
iniziano delle indagini molto accurate. Tra sorprese e momenti emozionanti
giungeranno a scoprire l’identità del ribelle, ed a mettere a nudo l’intricata
vicenda che ha mosso la sua sete di vendetta. Devo subito fare i complimenti
all’autore perché ha scritto un romanzo molto accattivante che tiene ben desta
l’attenzione del lettore. Situazioni che coinvolgono e personaggi che
conquistano. Ottima la figura del commissario. Finalmente un funzionario di
polizia ben concentrato sull’obbiettivo. Senza essere distratto da avvenenti
colleghe che gli girano intorno ed alle quali non sa resistere, o da
problematiche situazioni personali che lo fanno piombare nell’apatia e nella
sofferenza o, ancor peggio, nella dipendenza da qualche sostanza. Non fuma come
un ossesso ma ha una splendida famiglia, una moglie innamorata ed una figlia
adorabile, che lo accolgono al termine di pesanti e spesso pericolose giornate
di lavoro. Tutta la tensione che il libro sprigiona è focalizzata sul caso.
Storia che viene sviluppata mirabilmente da Pavanelli con ordine e buon ritmo e
che ci regala un finale adrenalinico, coerente col resto del racconto. Un
finale che ho apprezzato molto perché, a parer mio e come ripeto spesso, il
vissero tutti felici e contenti non è contemplabile in un noir, (o thriller),
ed in questo caso questa indicazione viene perfettamente rispettata.
Complimenti.
valutazione: buono
genere: 2thriller
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