LA TANA DEL POLPO G. Lupo
La tana del polpo è il primo romanzo scritto da Giorgio
lupo, pubblicato dalla Augh! edizioni. Si tratta di un romanzo thriller ambientato
in Sicilia e più precisamente a Termini Imerese. Il protagonista è Placido
Tellurico, commissario di polizia da poco trasferitosi a Termini, proveniente
dal commissariato di Palermo. Nel capoluogo siciliano il commissario Tellurico
ha chiuso brillantemente molti casi difficili, alcuni anche con le maniere
forti, da qui il soprannome “u mazzolu”, ma ha voluto allontanarcisi a causa
dell’unico grave errore che ha macchiato indelebilmente la sua coscienza. Ha
fatto finire in carcere, ed ancora sta scontando la pena, una persona
innocente. La sua vita quel giorno cambiò irrimediabilmente; la sera l’arresto
sbagliato, il giorno l’abbandono della moglie. Attraverso una mail spedita da
Caracas, infatti, Federica lo lascia per sempre, affidandogli senza troppi
rimorsi anche la piccola Frida, la loro bambina. Risultato una vita, la sua,
distrutta. La necessità quindi di allontanarsi da Palermo per andare a vivere
in un centro più a misura d’uomo, con meno pressioni, ma anche per stare vicino
ai Geraci, questo il cognome dell’uomo in carcere a causa sua, nella speranza
forse di essere perdonato. Nel frattempo aiuta la moglie e la figlia
finanziariamente, anche se questo non basta per alleggerirlo dai sensi di
colpa. Nella città di Termini, anche lei protagonista del racconto, grazie alle
puntuali descrizioni dei suoi luoghi simbolo, per fortuna non succede granché
e può continuare a rimuginare sui suoi errori ed a pensare con nostalgia
al suo matrimonio. Deve occuparsi soprattutto di piccole beghe o di ladruncoli
piuttosto maldestri. Sopravvive così, assediato dai rimorsi e dai rammarichi.
Vive in un appartamento di un enorme palazzo chiamato Denver insieme alla
figlia undicenne. Una mattina, mentre si sta recando in commissariato riceve
una telefonata dall’ispettore Lo presti. Gli comunica che è stato ritrovato, in
aperta campagna, un corpo di una donna. La macabra peculiarità è che il
cadavere è senza testa. Inizia cosi un’indagine complicata nel corso della
quale avverranno altri omicidi, sempre con lo stesso modus operandi. Non sarà
un’indagine semplice e il commissario dovrà utilizzare tutte le sue capacità
deduttive, con l’aiuto fondamentale della sua squadra, per assicurare alla
giustizia il colpevole che proprio come il polpo, che si cela perfettamente nella
tana per evitare di essere predato, rimane abilmente nell'ombra. L’autore
regala al genere thriller una nuova figura di ispettore. Placido Tellurico, è
un personaggio complesso: tormentato e cinico, burbero e disincantato non si
ritiene un buon poliziotto ed a dispetto dei suoi tanti successi ricorda con
grande dolore, e più vividamente, le sue sconfitte. Si sente spesso inadeguato
e non è certamente un tipo accomodante. È capace però di grandi slanci di
umanità, e di salvifiche dosi di ironia e sarcasmo. Lupo costruisce un
thriller molto coinvolgente con personaggi che si fanno ricordare con piacere, soprattutto
il commissario, per i quali si prova immediata simpatia. La trama è molto
articolata e l'autore è bravo a far immaginare una conclusione, perfino
scontata delle indagini, per poi farle cambiare direzione improvvisamente e
rimescolare le carte. Ho rilevato solo un paio di soluzioni, a mio parere,
forse eccessivamente ardite, che ovviamente non approfondisco per evitare di
rivelare troppo di un thriller comunque molto avvincente e coinvolgente.
Complimenti all'autore. Consigliato.
valutazione: buono
genere: 2thriller
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