ANDRA' TUTTO BENE A. Schiena
Amo leggere, sopra ogni cosa. E’ per me fonte vitale. I miei libri preferiti sono i thriller, i noir; li ritengo per gli scrittori un banco di prova importante, non per nulla quasi tutti gli autori prima o poi si cimentano in questo genere letterario. Spesso chi giunge da altre esperienze si dedica più al noir piuttosto che al thriller o al giallo classico ma sono sfumature. Nasco onnivoro poi mi sono “specializzato”. Ultimamente sento di nuovo forte l’esigenza di leggere romanzi di narrativa. Cosi ho deciso di leggere questo romanzo di Antonio Schiena del 2019 ed edito da Watson. Il titolo è una frase che si ripete spesso in questo periodo e forse anche per questo, per esorcizzare la paura che proviamo in questi giorni, ho deciso di leggerlo. Il titolo è Andrà tutto bene. Già alla sua uscita mi aveva molto incuriosito, la sinossi mi attraeva e la copertina mi aveva colpito in maniera peculiare. Poi come sempre se le cose non si fanno subito passano un po’ nel dimenticatoio sostituite da altre più urgenti che sollecitano maggiormente la nostra attenzione. Questo è stato il momento giusto per tornare sui miei passi. Non ripercorrerò la trama, che si può recuperare facilmente. Mi preme parlare delle sensazioni che mi ha lasciato, perché Andrà tutto bene è un romanzo che non lascia indifferenti ne mentre si legge e neppure dopo averlo concluso. Nadia è una giovane donna (già questo è un dato importante) che ha perso Danilo, il suo grande amore, in un incidente stradale. Da allora, sono passati diversi anni, vive come sospesa. Vive di sensi di colpa. Lo cerca in continuazione, ascolta la sua musica preferita anche se spesso non la capisce, beve solo in una tazza che le regolò lui anche se è sbeccata e rovinata dal tempo solo per sentirlo vicino. E lo sogna, lo sogna ogni notte e nel sogno compare anche una donna ma non ricorda assolutamente chi possa essere. Nadia cerca disperatamente di fissarne il volto dipingendola ma non ci riesce, non viene mai come vorrebbe. Nadia è bloccata, scontrosa, anaffettiva. Un giorno, grazie a uno dei suoi spasimanti notturni, Arturo che fa l’editore, che vuole mettere uno di quei volti come copertina di un libro, conosce Sofia….Un libro che non ti lascia mai anche quando ne interrompi la lettura, ti continua a girare nella testa, senti impellente il bisogno di portarlo a termine. Un romanzo scritto benissimo, profondo, vero. Che parla di dolore, di solitudine, del senso di colpa, ma anche di perdono, di riscatto, di coraggio. In un crescendo continuo di emozioni il libro sorprende e coinvolge sempre più fino all’epilogo finale che ritengo giusto e coerente col resto del romanzo. L’autore spiega nelle note finali che questo è un romanzo che scriverlo lo ha impegnato molto. Non stento a crederlo, leggendolo infatti se ne percepisce la cura, l’attenzione che vi ha dedicato. Anche aver scritto questo libro mettendosi nei panni di una donna ed averlo fatto con delicatezza e con assoluto rispetto ne è una prova. Un libro necessario che consiglio assolutamente.
valutazione: più che buono
genere: narrativa
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