I FIGLI DEGLI ALTRI – Elisa Caccavale -
Vi lascio volentieri le mie impressioni sul libro che ho
appena terminato di leggere: I figli degli altri. Scritto dall’autrice, per
passione, Elisa Caccavale, di professione prof di lettere in una scuola
secondaria di primo grado (le care vecchie scuole medie per gli over 30). Un
romanzo che non rientra normalmente nelle mie abituali letture ed a cui mi sono
avvicinato dopo averne letto la trama catturato dall'argomento della storia che
si raccontava. Il mio istinto (libresco) ancora una volta ha avuto ragione. Un
racconto coinvolgente anche per chi non è avezzo a certe storie. Sgombriamo
subito il campo da equivoci non si tratta di un romance ma di un libro di
narrativa nel quale viene raccontato un dramma profondo, molto più frequente di
quanto si possa pensare. Oggi molto più di una volta. Condotto su due piani
temporali ben distinti. Un argomento che impone riflessioni. Presente
assiduamente nelle discussioni anche politiche e sociali del nostro paese. La
protagonista è Giada. Il romanzo racconta della sua vita a partire dal suo
periodo universitario. Una ragazza senza problemi economici ne esistenziali. Un
lavoro importante che la fa sentire realizzata. L'incontro con un uomo, la nascita
di un grande amore, il loro desiderio di famiglia, di genitorialità, che
purtroppo si scontra con una dura realtà. I tentativi sempre più invasivi per
avere un figlio che mettono in difficoltà anche la stabilità stessa della
coppia. La sua fuga da quella vita deludente. Il suo arrivo nella vecchia casa
dei nonni, la sua lenta rinascita. Nel mezzo tanti avvenimenti che
coinvolgeranno emotivamente il lettore. Ida, Matteo, Monica da quel momento
diventeranno i veri protagonisti del romanzo. Un finale che rimette ordine ma
non aggiusta tutto, un finale appropriato, sorprendente e per nulla scontato.
Una ottima opera prima per la Caccavale che si è voluta mettere alla prova come
autrice e, per quanto mi riguarda, con un risultato assolutamente positivo che
merita quantomeno un bis.
genere: narrativa
valutazione: buono
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