giovedì 24 agosto 2023

LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKUE

 





LE RICETTE DELLA SIGNORA TOKUE -  Sukegawa Durian

Recensione a cura di Miriam Donati


Questo libro è una piccola perla di grazia e bellezza.

Lo stile dell'autore è delicato, emozionante, capace di far arrivare al lettore i profumi delle pietanze che Tokue e Sentarō preparano insieme. Durante la lettura ci si fa ammaliare dai profumi che aleggiano intorno alla cucina.

Ambientato nei sobborghi di Tokyo, che Sukegawa evoca sulla pagina in maniera così nitida da riuscire quasi ad avvertirne odori, suoni, colori, è una storia di amicizia, di solitudini che si incontrano, ma non solo, c’è anche il ruolo degli anziani e della memoria, il peso della discriminazione, l’alienazione del mondo contemporaneo, la ricerca di sé e il desiderio di scoprire ciò che rende felici e soddisfatti.

Insieme alle lezioni di pasticceria giapponese, l’evoluzione del rapporto fra la signora Tokue e il protagonista è il cuore pulsante del romanzo mentre scorrono le stagioni scandite dall’immagine del ciliegio davanti alla vetrina del negozio di dorayaki. Lui all’inizio la rifiuta, cercando di nasconderla ai clienti, poi il loro rapporto assume sempre più i contorni dell’amicizia, i clienti affollano il locale deliziati dal nuovo sapore dell’an, Tokue è bravissima nelle relazioni umane e lo stesso Sentarō pare trovare inaspettata motivazione nel proprio lavoro alla pasticceria.

Sentaro e la signora Tokue si vogliono bene senza mai dirselo, dandosi del lei e rispettandosi profondamente. Pian piano Sentarō si apre con lei, e lei con lui, raccontando com’è vivere con una malattia che marchia per sempre, costringendo all’isolamento per una vita intera.

Un equilibrio, tuttavia, che si spezza per il peso dei pregiudizi, della diffidenza e della discriminazione, dello scontro con una società chiusa e diffidente, ma che porterà i due ad avvicinarsi ancora di più, accompagnati da una ragazzina solitaria, Wakana, una giovane studentessa con problemi familiari, che ha trovato nelle parole della signora Tokue un sostegno, una forza che l’aiutano a guardare avanti. Tre generazioni a confronto, ognuna con le proprie difficoltà, ognuna con i propri mostri da combattere e ognuna con qualcosa di irrisolto alle spalle. Con differente energia e motivazione combattono per uscire dall’isolamento in cui si sono ritrovati e per cercare la propria ricetta della felicità. Ricetta che pagina dopo pagina si svela attraverso la signora Tokue: si conquista la felicità mediante la capacità di ascoltare tutto ciò che ci circonda, le persone innanzitutto, ma anche l'armonia generale del mondo, e comprendere il valore unico di ognuno di noi. Spesso la difficoltà più grande sta proprio nell’incapacità di non saper dire cosa si prova, di non riuscire a trasmettere all’altro i propri pensieri e i propri sentimenti. Questo libro è un’esortazione ad aprirsi verso il mondo esterno e verso le altre persone, prima che sia troppo tardi.

Ci apre all’idea che la vita abbia un senso, dice infatti la signora Tokue, anche se questo non risolve i problemi che incontriamo nel cammino, per cui ogni tanto abbiamo l’impressione che la vita sia solo una trafila di sofferenze.» Ed è esattamente per questo che la signora Tokue fa i dolci: “per nutrire tutte le persone che avevano accumulato lacrime”.

genere: narrativa


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