Non mentire - Freida McFadden -
recensione a cura di Stefania Calà
Una immensa dimora sperduta nel nulla, una giovane coppia
che visita la casa in previsione di un possibile acquisto, una bufera di neve
che isola i due sposini all'interno dell'abitazione per giorni, rumori
sospetti, quadri spostati, stanze segrete, la precedente proprietaria scomparsa
e mai più ritrovata... insomma, i cliché ci sono tutti.
Eppure... eppure questo thriller si lascia leggere,
incuriosisce, ti spinge a voltare pagina per cercare di capire come si andranno
a incastrare tutte le tessere del puzzle.
Ho apprezzato la narrazione binaria presente/passato e il
cambio di prospettiva (Tricia, la giovane sposina, e Adrienne, la psichiatra
scomparsa).
Bella l'idea di far ritrovare (e ascoltare) a Tricia le
cassette con le registrazioni delle sedute dei pazienti di Adrienne.
La scrittura è disinvolta, fluida, scorrevole.
Il finale mi ha spiazzata, lo devo ammettere. Mi ero
prefigurata un altro scenario, suggestionata dai vari indizi che l'autrice ha
disseminato lungo la strada al solo fine di confondere. Sono rimasta un po'
delusa, non tanto perché non ho indovinato, quanto piuttosto perché ho trovato
l'epilogo forzato. Forse avrei preferito un finale più banale ma più
coerente.
In ogni caso è stata una buona lettura, soprattutto per
l'intreccio narrativo, oltremodo accattivante.
Voto 7/10
genere: giallo
anno di pubblicazione: 2024
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