Quattro misteri per Sherlock Holmes - AA.VV -
Recensione a cura di Dario Brunetti
Se si vuole inaugurare una collana dedicata al genere
giallo, thriller e noir bisogna farlo nel modo più appropriato.
Il giallo deduttivo è un genere intramontabile che continua
ad appassionare i lettori; la casa editrice Tabula Fati con la collana La Torre
Nera ha realizzato questo progetto dal titolo Quattro misteri per Sherlock
Holmes, per omaggiare l’intramontabile Sherlock Holmes e il suo creatore
Sir Arthur Conan Doyle attraverso quattro pregevoli firme che con i loro
scritti apocrifi ci invitano ad intraprendere questo ennesimo viaggio letterario.
Andrea La Rovere, Nicola Lombardi, Anna Maria Pierdomenico e
Nicola Lombardi costruiscono le loro opere, non solo avvalendosi del giallo
classico deduttivo, ma anche del gotico e del mistero sconfinando nel genere
horror e addirittura nella fantascienza.
Motivo per cui questa preziosa opera a quattro voci diventa
maneggevole e fruibile per soddisfare i gusti dei lettori.
Gli autori ci riporteranno in quel salotto di
quell’appartamento al 221 B di Baker Street nella Londra vittoriana dove
troveremo il nostro amato Sherlock Holmes e il suo fido dottor Watson alle
prese con quattro enigmi irrisolvibili solo in apparenza.
Ma per Sherlock Holmes è proprio quel minuscolo dettaglio
che può apparire invisibile solo ai comuni mortali, ne diventa invece
l’elemento imprescindibile per la risoluzione del caso più complesso.
Nelle notti del plenilunio si aggira il lupo mannaro dello
Yorkshire e così che Holmes e Watson si troveranno davanti la mostruosa
creatura dalla lunga coda che usa quasi come un’arma. Andrea La Rovere grazie a
uno stile equilibrato e asciutto ci conduce nel mondo del soprannaturale per
un’indagine che mescola il giallo con il genere horror.
Un’indagine dall’effetto spiazzante la potremo scoprire nel
racconto di Nicola Lombardi, che grazie al giallo classico deduttivo
confezionerà una storia in cui tra i protagonisti troveremo un personaggio
inaspettato: una donna robot.
Un altro racconto che rispecchia i canoni del giallo
classico deduttivo è di Anna Maria Pierdomenico. Ambientato in un Inghilterra
di fine 800 Holmes e Watson saranno impegnati ad indagare in un collegio dove
si nascondono segreti e intrighi familiari.
Angelo Marenzana ci narra una storia atipica nel suo genere
ma al tempo stesso efficace; giallo e fantascienza sono alla ricerca della loro
alchimia vincente con risultati soddisfacenti. Ritroviamo uno Sherlock Holmes
in versione 2.0 completamente diverso dal nostro immaginario che effettua la
sua indagine nelle acciaierie di Birmingham.
Il volume sarà ulteriormente impreziosito da uno dei più bei
racconti di Arthur Conan Doyle dal titolo Uno scandalo in Boemia con la
traduzione curata da Anna Maria Pierdomenico.
Guai a svelare troppo delle trame di questi imperdibili
racconti, farlo sarebbe un delitto!
Non vi resta che lasciarci catturare dalle storie che gli
autori han voluto preparare per noi amanti dell’immortale Sherlock Holmes,
perché se c’è un Moriarty di turno (suo acerrimo nemico) a cercare di mettere
fine alle sue gesta (L’ultima avventura di Sherlock Holmes), lui sarà pronto a
tornare (Il ritorno di Sherlock Holmes) forse per sempre.
genere: giallo
anno di pubblicazione: 2024
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