mercoledì 31 gennaio 2024

LO SCAMBIO

 




Lo scambio - John Grisham -

recensione a cura di Daria Lucca


Mitch McDeere ricompare. A New York, nello studio legale più grande del mondo, duemila avvocati, una trentina di sedi nei cinque continenti, bilanci da due miliardi di dollari. Eccetera. Se non sapete chi è Mitch, non siete lettori di John Grisham.

Il protagonista de Il socio (almeno Tom Cruise e Gene Hackman li ricorderete, nel film) riappare nel 2005, ben sistemato con la moglie Abby ora editor famosa di libri di cucina e due gemelli in età scolare, in questa nuova prova di uno dei re del legal thriller, Lo Scambio. Mitch era fuggito da Atlanta 15 anni prima, per salvarsi dalla mafia. Ha vagato a lungo in Italia, è stato assunto dalla sede londinese di Scully & Pershing ed è infine approdato nella sede centrale della società (in Usa, gli studi legali sono società di avvocati) nella metropoli che tutti sognano.

Felicità e soddisfazione sono all’ordine del giorno. Ma il capo dello studio lo convoca e lo spedisce a Roma per assumere un incarico di quelli che noi abituati alle cause di condominio neanche riusciamo a immaginare: patrocinare di fronte all’United Arbitration Board, a Ginevra, un’azienda di costruzioni turca, difesa dal socio romano di S&P, contro il governo libico di Gheddafi (nel 2005, il colonnello era ancora al potere, per chi non lo ricordasse).

Da un punto di vista strettamente legale, Mitch si sente in una botte di ferro perché ritiene che il suo assistito abbia tutte le carte in regola per chiedere un risarcimento milionario al governo di Tripoli. E, come sempre, su questo fronte Grisham si gioca le carte migliori.

Dopodiché, se chiedi soldi a uno “stato canaglia”, come gli Usa definivano la Libia, governato da un uomo che conta più nemici che amici, non esattamente disposto ad ammettere di avere torto (legalmente parlando), come niente ti ritrovi dalle ovattate aule di un tribunale internazionale in Svizzera a una dozzina di cadaveri imprevisti in nord Africa.

Qui il nostro maestro di sfide a suon di codici perde qualche colpo. Lo scenario misto, militare e terroristico, che il romanzo delinea lascia a desiderare non già nella verosimiglianza dell’impianto generale quanto nell’assegnazione dei compiti ai vari personaggi. Come le battaglie in tribunale, anche il thriller d’azione ha le sue regole, che Lo scambio ogni tanto dimentica.

Ringraziamo Grisham, che ci ricorda come anche i grandi a volte mancano il bersaglio, e aspettiamo fiduciosi che ritrovi quella forma smagliante per cui lo amiamo.

Come sempre, ottima traduzione e lettura scorrevole.


genere: thriller

anno di pubblicazione: 2023




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