Galveston -Nic Pizzolatto -
Unico romanzo dell’autore, famoso per la sceneggiatura della prima serie di True Detective, pubblicato nel 2010 e da noi da Mondadori nel 2016 sulla scia del successo della serie televisiva e ripubblicato ora da Minimum Fax ancora nella traduzione di Giuseppe Manuel Brescia.
Per
me scoperta ulteriore della bravura dell’autore.
Un
noir crepuscolare che somma un protagonista che non si dimentica a
un’ambientazione altrettanto memorabile.
Pizzolatto
con questo suo romanzo d’esordio sembra richiamarsi sia a Cormack McCarthy con
il suo mondo disumano e senza speranza, sia a Burke e a Lansdale per
l’ambientazione.
La
sua prosa è veloce, febbrile, a tratti malinconica, fosca nelle descrizioni
ambientali e nella psicologia del protagonista con dialoghi concreti e
incisivi.
Galveston ha le sue
piccole incongruenze come l'ingannevole paura del "cancro", ma
sono facili da ignorare poiché il lettore è attratto dal criminale imperfetto e
dall'atmosfera cupa. Parti della storia sono ambientate nelle ore prima
dell'arrivo di un devastante uragano su Galveston nel 2007, rispecchiando il
turbolento paesaggio psicologico di Roy Cady.
“Un medico mi fece delle foto ai polmoni. Erano pieni di raffiche di neve.
Quando uscii dallo studio tutta la gente seduta nella sala d'attesa sembrava grata
di non essere al mio posto. Certe cose gliele leggi in faccia, a una persona.”
Roy
Cady è un uomo che vive in prestito, dopo che gli viene diagnosticato un cancro
ai polmoni. Inoltre, riesce a malapena a fuggire da una trappola orchestrata
dal suo capo. Il motivo della fuga è, naturalmente, una donna, ma dopo che le
acque si sono calmate, Roy si ritrova responsabile di un'altra donna: una
giovane prostituta di nome Rocky e la sua sorellina di tre anni, Tiffany. Il
loro viaggio li porterà a Galveston in Texas, ultimo rifugio e scenario di
ulteriore brutalità e violenza.
Roy
Cady è un antieroe, un criminale stranamente sensibile, ossessionato dai
ricordi di un amore scomparso da tempo, e in una delle scene emotivamente più
scomode del libro, lo incontra di nuovo e tutti noi ci contorciamo per lui e le
sue considerazioni fuorvianti. Inoltre, non è solo un delinquente comune. Anche
se la sua diagnosi terminale apre la strada a un po' di nichilismo, non è
spericolato e non si lancia in una follia omicida alimentata dalla vendetta,
che sarebbe la norma per questo tipo di libro. Qui, in realtà, è un po'
l'opposto.
È un grande libro in termini di struttura e ritmo, e nella lenta ma sicura
chiusura di quel cerchio del tempo quando apprendiamo cosa è successo nell’allora
per trasformare il duro Roy nel Roy spezzato del presente. È anche un forte
studio del personaggio, di un uomo che diverge dalle convenzioni di genere per
fornire al lettore alcuni colpi di scena davvero sorprendenti e scene con un
impatto emotivo inaspettato.
Roy
è una sorta di filosofo delle lattine di birra usate che dispone come un
esercito di soldati sul suo tavolino da caffè mentre riflette sulla natura del
tempo e della morte simile alla creazione successiva di Pizzolatto: quel Rustin
Cohle di True Detective.
La
narrazione però si discosta completamente da quella della serie; ma se si pensa
alle ultime parole affidate a Rustin Cohle, che sosteneva esistesse solo una
storia, quella della luce contro l'oscurità, si comprende come quelle parole
possano valere anche per Galveston:
“Non
è possibile sopravvivere a certe esperienze e comunque dopo, anche se non si è
morti, non si può nemmeno dire di vivere davvero. Tutto quello che è successo
nel maggio del 1987 non si può cancellare, solo che adesso sono passati
vent'anni, e tutto quello che è successo è soltanto una storia.”
Galveston
alterna malvagità e meditazione; Roy, quando non è alle prese con la propria
sopravvivenza contempla quello che è diventato e quello che poteva essere, la
sua voglia di fermarsi e l’obbligo di fuggire, gestire per una volta il proprio
tempo e la vita che invece gli sta sfuggendo. Pizzolatto avvicenda con grande
capacità tecnica le scene di azione alle descrizioni del paesaggio, di questa
America emarginata, fatta di paludi e bayou, motel scalcagnati, litorali
desolati e desolanti, distributori abbandonati, piattaforme petrolifere, bar
malfamati, vite miserabili senza prospettive o vie di fuga, condannate fin
dall’infanzia. Vite come quella di Roy fatta di affidi e di lavori forzati nei
campi di cotone o quella di Rocky abituata alle violenze in famiglia da
ragazzina. Il viaggio di ritorno che fa Roy con Rocky è una fuga dal passato e
dalla vita presente, è una discesa infinita nell’abisso della povertà, della
tragedia e del male contro i quali non c’è rimedio. Non c’è salvezza a meno di
salvare invece che se stessi, salvare gli altri.
“Un
cartello verde diceva che Orange era a dodici chilometri. "Va bene",
annuii. "Come vuoi." Giunse le mani sulla borsa e sospirò. Sembrava
che tutto quel mondo ondulato di vite kudzu e alberi ossuti e acqua nera
significasse qualcosa per lei, così come significava qualcosa per me, e guardava
fuori dal finestrino con uno sguardo fisso e rassegnato. Per entrambi quel
panorama aveva una gravità che ci trascinava indietro nel tempo, rendendoci
come posseduti dalle persone che eravamo stati.”
La
relazione di Roy con Rocky e Tiffany mostra quanto sia un personaggio ricco di
sfumature, con sentimenti contrastanti nei confronti di Rocky e l'amore per sua
sorella Tiffany. Roy ritiene di non avere diritto a una seconda possibilità,
mentre Rocky potrebbe aspirare a una vita migliore insieme alla sorella e Roy
avverte il bisogno di proteggerle.
La
trama si snoda su due piani temporali diversi, distanziati di vent’anni, tra il
1987 e il 2008, piena non solo di macerie umane ma anche naturali: dopo
l’uragano Katrina che sommerse le parti più misere e popolari della Louisiana,
l’uragano Ike percorre le coste atlantiche del Texas nel 2008 e, come sempre,
il prezzo più alto lo pagano i più poveri.
Il finale è nerissimo anche se le ultime parole del libro sono
luminose.
L'immagine
è vecchia, piegata e sbiadita. Mostra l'oceano, una spiaggia. Tre persone si
stagliano tra le onde. L'uomo è alto, largo e abbronzato, e le ragazze sono
bionde, flessuose, i loro dettagli si perdono nella luce bianca del Golfo.”
genere: giallo
anno di pubblicazione: 2025

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