The shining – Stephen King -
recensione a cura di Francesca Tornabene
Unica pecca del libro è la copertina! Per il resto che
dire...
CAPOLAVORO!
Ho fatto un viaggio insolito fino in Colorado nel misterioso
e spettrale Overlook hotel.
Dopo qualche pagina consumata a lume di candela ho optato
per la luce del giorno, ma ho avuto comunque paura, sempre.
Mi ha turbato persino il "SILENZIO" in quel
precario equilibrio sulla corda della follia.
È stato come annaspare in un sogno, lungo 554 pagine di pura
tensione, tra metafore e simbolismi.
Nidi di vespe, ascensori da incubo, stanze proibite, parole
criptiche (Redrum), orologi infernali.
Ho adorato i riferimenti a "la maschera della Morte
rossa" di Edgar Alan Poe e quelli ad "Alice nel mondo delle
meraviglie".
Rispetto al film, tutto è più profondo e fin troppo reale.
Dimensione umana, pensieri, paure, sogni e fragilità dei personaggi.
La sua scrittura ipnotica e onirica non lascia scampo,
specie quando vengono affrontati i temi forti: alcolismo, isolamento, lotta tra
il bene e il male, la paura di ripetere gli sbagli dei propri genitori, di
perdersi e di far male alle persone che ami, la luccicanza (cd. shining).
Il male descritto è una forza primordiale, ciclica, che non
può essere debellata.
Chiunque può essere aggredito dalle forze maligne.
Qualcuno può aiutarci, sostenerci come accade nel mondo
reale.
Almeno finché, noi non siamo in grado di lottare da soli con
tutte le nostre forze tenendo vivo l'AMORE che abbiamo e andando avanti per la
nostra strada qualunque cosa accada.
In questo mondo c'è più di quanto sembri e tanto su cui
riflettere, soprattutto sull'amore che è l'unica nostra ancora di salvezza.
Tornando a casa, tra le tante immagini, una rimane
incollata, inaspettatamente.
Così un'emozione scivola via, lontano, in un rivolo di
lacrime dolci.
"Bisogna spostarsi in mezzo al lago se si vuole
prendere un pesce che valga la pena di mangiare, ragazzo mio. È al largo che ci
sono quelli grossi".
"Qui balene non ce ne sono! Certo che no. Quelle di qui
sono...Balene rosa...e nuotano controcorrente per arrivare fin qui
dall'oceano".
Suona come una magia. Un bagliore di speranza, dopo un
incubo infernale.
So bene che le BALENE ROSA non esistono!
Eppure per un attimo chiudo gli occhi e sorrido pensando a
quell'immagine criptica, lontana, baluginante e ricca di significati onirici e
spirituali.
genere: horror
anno di pubblicazione: 2024

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