venerdì 26 settembre 2025

THE SHINING

 




The shining – Stephen King -

recensione a cura di Francesca Tornabene

 

Unica pecca del libro è la copertina! Per il resto che dire...

CAPOLAVORO!

Ho fatto un viaggio insolito fino in Colorado nel misterioso e spettrale Overlook hotel.

Dopo qualche pagina consumata a lume di candela ho optato per la luce del giorno, ma ho avuto comunque paura, sempre.

Mi ha turbato persino il "SILENZIO" in quel precario equilibrio sulla corda della follia.

È stato come annaspare in un sogno, lungo 554 pagine di pura tensione, tra metafore e simbolismi.

Nidi di vespe, ascensori da incubo, stanze proibite, parole criptiche (Redrum), orologi infernali.

Ho adorato i riferimenti a "la maschera della Morte rossa" di Edgar Alan Poe e quelli ad "Alice nel mondo delle meraviglie".

Rispetto al film, tutto è più profondo e fin troppo reale. Dimensione umana, pensieri, paure, sogni e fragilità dei personaggi.

La sua scrittura ipnotica e onirica non lascia scampo, specie quando vengono affrontati i temi forti: alcolismo, isolamento, lotta tra il bene e il male, la paura di ripetere gli sbagli dei propri genitori, di perdersi e di far male alle persone che ami, la luccicanza (cd. shining).

Il male descritto è una forza primordiale, ciclica, che non può essere debellata.

Chiunque può essere aggredito dalle forze maligne.

Qualcuno può aiutarci, sostenerci come accade nel mondo reale.

Almeno finché, noi non siamo in grado di lottare da soli con tutte le nostre forze tenendo vivo l'AMORE che abbiamo e andando avanti per la nostra strada qualunque cosa accada.

In questo mondo c'è più di quanto sembri e tanto su cui riflettere, soprattutto sull'amore che è l'unica nostra ancora di salvezza.

Tornando a casa, tra le tante immagini, una rimane incollata, inaspettatamente.

Così un'emozione scivola via, lontano, in un rivolo di lacrime dolci.

"Bisogna spostarsi in mezzo al lago se si vuole prendere un pesce che valga la pena di mangiare, ragazzo mio. È al largo che ci sono quelli grossi".

"Qui balene non ce ne sono! Certo che no. Quelle di qui sono...Balene rosa...e nuotano controcorrente per arrivare fin qui dall'oceano".

Suona come una magia. Un bagliore di speranza, dopo un incubo infernale.

So bene che le BALENE ROSA non esistono!

Eppure per un attimo chiudo gli occhi e sorrido pensando a quell'immagine criptica, lontana, baluginante e ricca di significati onirici e spirituali.


genere: horror

anno di pubblicazione: 2024

 


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