Quelli che meritano di essere uccisi - Peter Swanson -
recensione a cura di Stefania Calà
Due sconosciuti, un uomo e una donna, si incontrano al bar di un aeroporto
inglese. Bevono qualcosa insieme e iniziano a chiacchierare. E continuano anche
in volo, entrambi infatti stanno tornando a Boston. Come capita a volte, quando
si parla con una persona che non sa nulla di te e che pensi non rivedrai mai
più, lui confida a lei che la moglie lo tradisce e lei, per tutta
risposta, gli propone di ucciderla.
Queste sono le prime battute di un noir studiato e architettato nei minimi
dettagli.
Utilizzo volutamente il termine "noir" perché questo romanzo ne ha
tutte le caratteristiche: atmosfere cupe e misteriose, personaggi dalla
moralità ambigua (mai del tutto negativa o positiva), trama intricata e narrata
da più prospettive, stile realistico e diretto.
A metà libro un eclatante colpo di scena mi ha incollata letteralmente alle
pagine.
Era da tanto che un libro non mi coinvolgeva così. Trama a parte, è scritto
benissimo, la narrazione è fluida e asciutta, tutto è funzionale e mai
superfluo.
Lo consiglio agli amanti del genere e anche a chi, talvolta, confonde il noir
con i gialli e i thriller. Questo romanzo è perfetto, Gianrico Carofiglio lo ha
definito "una formidabile storia di vendetta" e io sono d'accordo con
lui. A Piergiorgio Pulixi, invece, va il merito di averlo citato in "La
libreria dei gatti neri" (è così che ho conosciuto questo autore).
Aggiungo che, quando sono arrivata alla fine, proprio all'ultima pagina, ho
esclamato "wow". Il finale, infatti, è sorprendente e, allo stesso
tempo, inevitabile.
Voto 9/10
CIT. "Tutti vivono una vita piena. Anche quelli che muoiono troppo presto.
Ogni vita è un'esperienza completa. (...) Crediamo che tutti meritino una vita
lunga, ma la verità è che qualsiasi vita è probabilmente più di quello che
meritiamo
genere: thriller
anno di pubblicazione: 2017
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