Il dio dei boschi - Liz Moore -
recensione a cura di Rossella Lombardi
Questo libro è uno strano giallo perché, pur presentandoci
la sparizione di due bambini , non è
incentrato sulle indagini dei due casi
da risolvere ma sull’intreccio delle relazioni fra i numerosi
personaggi , sulle problematiche familiari, di coppia, sulla genitorialità,
sull’amicizia, sul potere del denaro nella vita pubblica e privata….e molto
altro. La vicenda è narrata come un puzzle
dove ogni tessera contribuisce a
svelare i numerosi segreti che ciascun personaggio nasconde.
Il ritmo è incalzante e la scrittura è scorrevole, quasi
cinematografica. La scelta narrativa dell’autore è sicuramente originale
:presenta infatti continui salti temporali ( dal 1961 al 1975),
descrivendo ed analizzando eventi
precedenti, alternandoli continuamente
ad eventi più recenti, vissuti e presentati dai diversi personaggi.
Questo ne rende indubbiamente un po’ più faticosa la lettura .
Sui monti Appalachi , nel Parco Adirondck , si trova il
Campo Emerson , un campo estivo per giovani americani, di proprietà della ricca famiglia VanLaar che vive non lontano,
in una grande proprietà. Accanto sorge la proprietà di un’altra ricca famiglia
, legata alla prima da interessi economici comuni. Il campo ospita molti
adolescenti, tra i quali Barbara VanLaar che una notte scompare. Quindici anni
prima anche il suo fratellino di otto anni , nato prima di lei, era scomparso in oscure
circostanze. Una giovane investigatrice
riporterà a galla antichi segreti; risolverà con intelligenza e zelo i due casi
ed arriverà ad importanti decisioni, dettate più dalla comprensione umana che
dalla disciplina professionale.
Fra i tanti aspetti degni di nota nella storia, mi ha
colpito l’esplicito intento di presentare lucidamente ed in modo
implacabile la spietatezza , la
superficialità e l’anaffetività delle ricche famiglie newyorkesi.
Il libro è sicuramente intrigante ed avvincente. Ho avuto modo di apprezzare l’
abilità della scrittrice anche in altri suoi lavori precedenti : “Il peso”e “ I cieli di Philadelphia”,
diversi nello stile e nell’ ambientazione . Originale, in quest’ultimo lavoro, è
aver inserito come protagonista il bosco, presentato in tutta la sua
bellezza, il suo mistero, la sua pericolosità. Attraverso i suoi impervi
sentieri , i personaggi fanno forse un viaggio dentro se stessi e
nascondono spesso i segreti più dolorosi.
La mia votazione = 7/10
genere: thriller
anno di pubblicazione: 2024
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