Il canto della fortuna - Chiara Bianchi -
recensione a cura di Connie Bandini
Chiara Bianchi, editor freelance, una laurea
in Lettere e una specializzazione in Musicologia, ha scelto di raccontare, nel
suo romanzo d’esordio, la storia di uno dei più grandi imprenditori del nostro
Paese, Angelo Rizzoli. Nato povero e pronto a ogni sacrificio pur di affrancarsi dalla miseria, all’inizio non ha
ben chiaro cosa fare della propria vita, ma sa di non volere avere padroni.
È sveglio, Angiulin, è determinato e ha
un’ottima memoria: porterà con sé, per tutta la vita, il ricordo della miseria,
degli stenti e degli anni trascorsi tra i Martinitt, dove il primo giorno gli
viene consegnata una divisa fatta da paio di pantaloni di panno, un giubbotto enorme
e una cravatta. Anche il berretto è di panno e ha ricamato, come ogni altro
indumento, il numero di matricola: il suo è il 412.
Sarà un’idea geniale, nel 1911, a far sì che
la buona sorte cominci a sorridergli, ma poi lo affiancheranno il coraggio e lo
spirito di sacrificio. In questo modo riuscirà a distinguersi prima nel mondo
della carta stampata e poi in quello dell’industria cinematografica. Il bambino
che, insieme agli altri Martinitt, gioiva per una minestra al burro, per la
carne con le verdure fresche e per il pane, diventa potente, stimato, capace di
misurarsi con altri grandi del settore e, spesso, batterli in astuzia.
La sua vita non sarà solo successi, però: ci
saranno lutti difficili da sopportare, frizioni in famiglia, dolori e ferite
profonde, ma il nome di Angelo Rizzoli diventerà una certezza nel firmamento
dell’economia milanese e non solo.
Grazie a una scrittura fluida, semplice ma
efficace, Bianchi riesce a raccontare al lettore l’uomo al di là del
personaggio, il padre devastato dalla morte prematura della figlia, il marito
amante del rischio e delle belle donne ma certo di non sapere sopravvivere
senza la moglie Anna.
Il romanzo mostra luci e ombre di una
dinastia capitanata da un uomo che si è fatto da sé, contando soprattutto sulle
proprie forze e sulle sue intuizioni, grazie alle quali ha percepito prima di
altri le esigenze del periodo storico in
cui è vissuto, a partire da quel dopoguerra tanto affamato di conoscenza e di
cultura.
Un testo intenso, la prima puntata di una
saga di cui si spera di leggere a breve la seconda parte.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2024
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