Tutto brucia -
recensione a cura di Connie Bandini
Juan Gómez-Jurado, autore
spagnolo di thriller tra i più venduti al mondo, torna con un romanzo caratterizzato
da una trama inverosimile e poco realistica fin dalle prime battute,
caratteristica tipica di ogni suo lavoro. Tuttavia, il romanzo si fa intrigante pagina
dopo pagina grazie ai continui colpi di
scena che si susseguono a ritmo incalzante e al crescendo di tensione che solo
chi padroneggia davvero bene lo strumento della scrittura riesce a realizzare.
Tre sono le figure chiave
della vicenda.
Aura Reyes, dirigente
bancaria di successo in un periodo decisamente complicato della sua vita, che viene presentata mentre subisce un arresto
dopo aver fracassato la vetrina di un negozio al centro di Madrid. La ragione
di tale gesto si scoprirà solo molto più avanti nella storia, ma l’impatto
emotivo sul lettore è notevole.
Maripaz Celeiro, ex
legionaria gallega che viene coinvolta da Aura in un’avventura che sa di
vendetta e disperazione insieme. Le due donne sono quanto di più diverso possa
esserci: Aura è una donna sofisticata e piuttosto elegante, Maripaz è
corpulenta e istintiva.
C’è poi Sere Qujano,
ingegnera informatica nonché abile hacker, che diventa nuovo elemento di un terzetto
in lotta contro la violenza e il ricatto, le armi più pericolose e temibili del
potere.
Tre figure interessanti,
intente a battersi per la libertà e per un bel po’ di sold. Ciascuna, inoltre,
richiama in parte un altro celebre personaggio nato dalla fantasia di Jurado:
Antonia Scott, l’investigatrice intelligente e socialmente disadattata,
protagonista della trilogia Regina Rossa, Lupa Nera e Re
Bianco.
Un ennesimo centro per
Jurado, che fa dell’ironia nei dialoghi e del surrealismo della trama elementi
vincenti di ogni romanzo, capace di sorprendere e catturare l’attenzione del
lettore.
genere: thriller
anno di pubblicazione: 2024
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