Molto Livore per nulla – Andrea Ferrari
Recensione a cura di Dario Brunetti
Oslo può rappresentare una meta perfetta per ricostruire la propria vita restando vicino agli affetti più cari. Se la capitale norvegese si è rivelata per Andrea Brandelli una città su misura, Milano invece è la sua prima casa che porterà sempre nel cuore. Ma la città con al centro il Duomo attende Brandelli che è venuto a conoscenza dall’avvocatessa Speggialetti di una notizia alquanto sconvolgente. Il suo ex socio Pippo Marchioro è stato picchiato brutalmente, ed è ricoverato in ospedale in condizioni alquanto critiche.
L’ex investigatore privato dovrà prendere in esame gli ultimi casi a cui stava lavorando il suo amico, ci sono due presunte storie di infedeltà coniugale che possono aver generato in un secondo momento un pestaggio nei confronti di Pippo Marchioro.
Brandelli è chiamato a trovare un filo conduttore tra l’agguato al suo amico e due relazioni che possano averlo generato ad opera di qualche marito o amante. In quali guai si sarà messo Pippo Marchioro?
E dire che si stava così bene a Oslo vero Brandelli! Proprio così! Il protagonista ritrova la città milanese cambiata, sembra aver subito una vera e propria metamorfosi a causa di questo distanziamento sociale per via della “Peste” che ha raffreddato i rapporti tra gli abitanti rendendoli più aridi e distaccati, ma ancor di più ha generato conflitti e cattiverie esacerbando un clima di convivialità.
Non torneremo più ad essere gli stessi! E’ l’analisi spietata ma al tempo stesso veritiera di quel che sta accadendo ed è la chiave di lettura che questo noir così ben scritto dall’ottimo Ferrari può offrire.
Ecco perché a uno come Brandelli occorre ritrovare quanto prima quel calore familiare, ma dopo aver reso giustizia al suo povero amico sperando che un miracolo lo possa salvare dal suo stato di coma. Ma c’è un’indagine complessa da affrontare alla quale non sembra incanalarsi nel modo giusto nonostante ci siano piste da seguire. Ma il protagonista non demorde e in bicicletta va in giro per la città alla disperata ricerca di un elemento cardine o di un indizio che possa favorire la riuscita del caso.
“Milano è una scatola cinese che non si finisce mai di smontare. Non ha una bellezza monolitica, né monumentale perché Milano è una fotomodella difficile e ce la immaginiamo in mille pose alcune delle quali scomparse” Sono le parole di Carlo Castellaneta, uno dei più grandi narratori del nostro tempo,
Per tanti scrittori del passato e forse anche del presente, Milano è un’amante difficile a tratti impossibile e sfuggente che devi accogliere con dolcezza ma al contempo criticarla e mettendola in discussione attraverso sguardi che rivelino la sua personalità.
Inconfondibile lo stile di Ferrari che sa descrivere la realtà milanese forse come pochi, per chi ha potuto apprezzare i suoi noir non potrà lasciarsi sfuggire questa ennesima gemma di uno scrittore a mio avviso un po' sottovalutato nel panorama letterario italiano e che invece merita un occhio di riguardo sia dal pubblico che dalla critica.
Questo romanzo può essere l’occasione giusta per scoprire uno scrittore di vero talento. Che dire di approfittarne!
Genere: Noir
anno di pubblicazione: 2024
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