mercoledì 9 ottobre 2024

LA SONATA A KREUTZER

 




La sonata a Kreutzer – Lev Tolstoj -

recensione a cura di Francesca Simoncelli

 

La sonata a Kreutzer è un libro ambientato nella Russia di fine 800 e si sviluppa durante un lungo viaggio in treno, nel quale un uomo racconta ad uno sconosciuto appena incontrato un oscuro segreto: ha a$$assinat0 sua moglie. 

L’ uomo, inizialmente schivo, rimane in disparte nel vagone del treno, ma, dopo un po’, prende coraggio e si sfoga con il forestiero con cui condivide la carrozza. 

Così inizia il racconto della sua vita: l’incontro con la moglie, il matrimonio, la vita coniugale; poi l’entrata in scena di un musicista: un violinista che invade la loro vita familiare e che lui sospetta sia l’amante di sua moglie. 

Ed è proprio sulle note de “La sonata a Kreutzer” di Beethoven che si insinua in lui il dubbio che lo porterà alle sue efferate, folli azioni. 

Solo in seguito si accorgerà di aver preso un abbaglio, dettato dalla gelosia. 

Tolstoj in questo libro scava nel profondo dell’animo umano, mostrando le fragilità di un uomo che si rende conto dell’assurdità dei suoi pensieri: il rancore nei confronti della moglie, la bellezza di lei intesa come un’offesa contro di lui, l’infondata gelosia; tramite la sua voce conosceremo le oscure motivazioni di un atto così disumano. 

Perché racconta ad uno sconosciuto la sua storia? Cerca compassione? O vuole tentare di giustificare le sue azioni? 

Lontano dalla parità tra uomo e donna, nella società di quel tempo, un marito poteva tranquillamente avere un’amante, mentre una donna fedifraga doveva essere punita. 

Il tema del romanzo è purtroppo molto attuale: più che scritto nella Russia ottocentesca, sembra un fatto di cronaca odierno; questo ci fa capire quanto poco si sia evoluta la condizione della donna negli anni, quanto troppi mariti si sentano in diritto di ritenere la propria moglie una loro proprietà. 

Pur amando i classici, per lungo tempo ho guardato i romanzi degli autori russi con diffidenza: forse li ritenevo troppo impegnativi.  

Poi mi sono imbattuta in questo libro, sicuramente non il più famoso di Tolstoj, ma che mi ha incuriosito ed ho deciso di iniziarne la lettura.  

Fin dalle prime pagine mi ha catturato talmente tanto da terminarlo in pochi giorni.  

E mi sono dovuta ricredere: " La suonata a Kreutzer" è coinvolgente, scorrevole e ben scritto; con magistrale arguzia, Tolstoj analizza tematiche profonde, riuscendo a tenere sempre alta l'attenzione del lettore. 

“SU DI ME QUEL PEZZO (LA SONATA A KREUTZER) FU TERRIBILE: FU COME SE MI SI SCOPRISSERO SENTIMENTI NUOVI” 


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 1891

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