La sovrana lettrice – Alan Bennett -
Vi è mai capitato di leggere un’opera in cui si nominano
altri titoli di libri e vi è venuta la curiosità di saperne di più?
Io amo i romanzi che, in qualche modo, me ne consigliano
altri ed è proprio il caso di questo racconto, menzionato in un testo letto
tempo fa e subito messo nella mia lunghissima lista di libri in attesa di
lettura.
Si tratta de “La sovrana lettrice” di Alan Bennett,
scrittore, attore e sceneggiatore inglese contemporaneo.
La storia narra la passione per la lettura della regina
Elisabetta, passione nata tardivamente e casualmente, ma che si trasforma fin
da subito in un grande amore.
L’ autore racconta che la regina, pur di continuare le sue
letture, anche durante gli impegni ufficiali, salutava dalla carrozza con una
mano, mentre con l’altra reggeva un libro, tenendolo ben nascosto, buttando un
occhio alla folla dei sudditi e uno alle pagine stampate.
I suoi comportamenti singolari indispettiscono il suo
entourage, che subisce le conseguenze di questa nuova esperienza di Sua
Maestà.
Stanchi di essere costretti a seguire i curiosi e continui
cambiamenti di programma, i suoi servitori tentano di riportarla sulla retta
via, tanto che un giorno la regina, non trovando più il suo libro, che aveva
nascosto sotto i cuscini della carrozza reale, chiedendo spiegazioni ai suoi
servitori, si sentì rispondere che, credendo fosse un ordigno esplosivo, lo
avevano fatto brillare.
È un racconto verosimile, che ci fa chiedere quanto ci sia
di reale, perché effettivamente si sa veramente poco della vita privata della
regina Elisabetta.
Scritto in modo ironico, ci mostra Sua Maestà sotto una luce
diversa.
Mi piace pensare a lei, che è stata una delle persone più
importanti al mondo, come un’appassionata lettrice, che spesso antepone i libri
agli impegni reali e che fa della lettura una parte integrante della sua
vita.
“La sovrana lettrice” è un libro che rompe gli schemi: noi,
spettatori delle vicende reali, non vediamo più la regina come un’austera
signora, sempre ligia al dovere, ma la percepiamo più umana.
Il finale vi sorprenderà!
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2011
Nessun commento:
Posta un commento