Il mistero delle tre querce – Edgar Wallace
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recensione a cura di Elisa Caccavale
📚Il romanzo Il
mistero delle tre querce ormai vanta una veneranda età, è stato infatti
pubblicato nel 1924 da Edgar Wallace, passato alla storia come “The King of
Thrillers”, il primo scrittore a raggiungere lo status di vera e propria star.
Tra
le mie mani è capitato, per puro caso, in un assolato pomeriggio di agosto dove
mi ha adocchiato dagli scaffali di un centro commerciale; un’edizione di
Rusconi, finita di stampare nel giugno del 2024. Insomma: una lunga e fortunata
vita, quella del romanzo di Wallace.
📖Tutto ha inizio quando Socrates Smith, antropologo con trascorsi nel Criminal Investigation Departement, viene invitato da John Mandle, ispettore di Scoltland Yard in pensione, nella sua tenuta di campagna nel Surrey. Qui Smith ritroverà non solo Mandle, ma anche Robert Stone, vicino di casa di Mandle: tutti e tre hanno lavorato per Scotland Yard e si aspettano di trascorrere una piacevole rimpatriata, che invece si trasforma, ben presto, in un caso complesso ed intricato. Chi ha ucciso in piena notte, impiccandolo ad una quercia, John Mandle? E come ci è arrivato fin lì l’uomo, che da tempo non poteva più camminare? E chi ha lasciato legato nel suo letto un terrorizzato Robert Stone? Perché? A Socrates Smih il compito di risolvere questo complesso enigma.
👀Il mistero delle tre querce
è un romanzo piacevole che offre agli amanti del genere giallo/poliziesco una
storia che si legge con gusto. Nonostante ormai vanti sulle spalle cento anni
giusti giusti, la lettura non risulta pedante o pesante, lo stile è attuale, il
che ci lascia apprezzare la modernità rispetto ai tempi in cui fu scritto.
🕵️♂️Socrates Smith ricorda molto Sherlock
Holmes: nei comportamenti, negli atteggiamenti, ma soprattutto per il modo in
cui risolve il caso, un modus operandi basato molto più sul ragionamento
deduttivo che non sui muscoli e sull’azione (anche se qualche sparatoria non
manca). Questa particolare connotazione del personaggio è una delle
caratteristiche che permette di rendere il romanzo senza tempo; Sherlock Holmes
non passerà mai di moda, la stessa cosa accade quindi a Socrates Smith.
🔎Il romanzo è un perfetto esempio di
giallo ad enigma e anche se alcuni elementi non sono, oggi, molto originali e
alcuni aspetti vengono intuiti e anticipati con una certa facilità dal lettore,
la vicenda narrata non risulta noiosa o stereotipata.
❓In un certo senso il romanzo può anche
rivelarsi in un certo modo una riflessione psicologica sull’animo umano e sulle
paure: Wallace ci mostra quanto ciò che temiamo a volte diventi il nostro
peggior nemico e porti a concretizzare le paure stesse. Di più non posso
aggiungere: il movente del crimine parlerà al posto mio.
🧍♂️Per concludere: un romanzo scritto e
ambientato negli anni Venti del Novecento non può che fornirci, oggi, anche un
interessante spaccato sulle usanze, sulle relazioni, sui comportamenti della
società di cento anni fa, distante da noi, ma al contempo, già così
simile.
genere: giallo
annodi pubblicazione: 1924
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