Il bacio del calabrone - Giancarlo De Cataldo -
recensione a cura di Edoardo Todaro
Ennesimo appuntamento con Giancarlo De Cataldo e con il PM/investigatore Manrico Spinori, il contino, serio, noioso, freddino, senza alcuna originalità, che ragiona a voce alta per elaborare la migliore strategia. Un Manrico Spinori affetto da melomania, cioè quella passione eccessiva e quasi morbosa per la musica, per Spinori, nello specifico, si tratta di amore spassionato per l’opera. In questo nuovo caso, ci addentriamo nel mondo dell’alta moda, l’alta moda internazionale. Un mondo che cela traffici ed interessi , anzi sete di profitto. Traffici che vedono gli Emirati imporsi in un mercato che promette grossi introiti, non più gestibili da imprenditori “ casalinghi “ ma appetibili per multinazionali che fanno dei giochi in borsa il proprio modo di essere. Ed in questa situazione, chi ritroviamo? Donna Elena, la madre di Manrico affetta, non da melomania come il figlio, ma da qualcosa di assolutamente più negativo: la ludopatia. Novità in queste 337 pagine, e che non può che destare curiosità: la vespa esotica. Una vespa apparentemente colpevole di omicidio. Un insetto che ha dato la morte ad un prestigioso nome della moda. Spinori, come in passato, si deve rapportare con Gaspare Melchiorre, il procuratore che come proprio compito ha quello di mettere i bastoni fra le ruote al PM, ed in questo caso … vuol chiudere il caso. La madre Elena, , il procuratore Melchiorre, e poi … l’ispettora Deborah Cianchetti. Dicevo prima degli Emirati Arabi, ma rispetto ad una attività che crea profitto, non può mancare la criminalità organizzata, ‘ndrangheta in prima fila. Una indagine che non si presenta affatto semplice, anzi gli interrogativi si susseguono agli interrogativi senza alcuna risposta, una morte che risulta un rebus da districare. Un noir che si sviluppa tra omicidi e calabroni assassini. Manrico è talmente preso dal proprio interesse verso l’opera che ne ricerca un consiglio per collegare crimine e mondo della moda. Una vicenda che si potrebbe definire, riprendendo il mai rimpianto Soriano, triste, solitaria e … disperata. Spinori/ De Cataldo ci da appuntamento al prossimo caso e noi vi riponiamo le nostre aspettative positive.
genere: giallo
anno di pubblicazione: 2024
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