sabato 3 agosto 2024

LA BAMBOLA DAGLI OCCHI DI CRISTALLO

 




La bambola dagli occhi di cristallo - Barbara Baraldi -

recensione a cura di Dario Brunetti

 

Dopo la pubblicazione con Castelvecchi editore nel 2011, preceduta dall’uscita nel 2008 per il Giallo Mondadori, torna La bambola dagli occhi di cristallo della scrittrice emiliana Barbara Baraldi in una nuova edizione con la Giunti.

Percorrere i portici di Bologna è pericoloso, soprattutto di notte quando nel silenzio, ci sono occhi che ti scrutano e c’è un’ombra nascosta che aspetta il momento giusto per agire.

Nel 2000 la città emiliana è stata colpita da molti reati di violenza sulle donne, ad oggi il tempo non sembra essersi mai fermato perché eventi del genere tornano a manifestarsi.

Sembra un incubo che non ha mai fine e il confine tra realtà e fantasia è delineato da una linea fin troppo sottile, un po' come quando vediamo Nightmare con Freddy Kruger (interpretato da Robert Englund) un mostro che colpisce nel sonno quando tutto sembra apparentemente tranquillo.

In realtà i brutti sogni appartengono alle povere vittime che sono state colpite da dei mostri che se non sembrano accostarsi a quei film dell’orrore, poco ci manca.

Bologna torna a fare paura risultando la seconda città d’Italia per violenze sessuali, ci sono troppi lupi mannari in circolazione, anche per l’angelo vendicatore dagli occhi di cristallo, personaggio magistralmente raccontato dalla penna di una delle più prestigiose firme del thriller italiano, la scrittrice Barbara Baraldi.

La killer vestita di nero e con i tacchi a spillo colpisce tutti quegli uomini che hanno commesso reati di violenza sulle donne.

A indagare sui casi di omicidio è chiamato l’ispettore Marconi che non ci metterà poi molto a focalizzare l’attenzione sugli stessi delitti che sembrano opera di una figura femminile.

In questo nuovo volume troviamo una carrellata di oscuri personaggi: Viola che prevede e al tempo stesso sogna i delitti che si stanno per compiere, l’affascinante Eva che coltiva il sogno di diventare una pubblicitaria, se non fosse tormentata dal viscido Nunzio, nonché suo capo e infine Giulia, una ragazza ricca e alquanto viziata che attraverso mille sotterfugi riesce ad averla sempre vinta sugli altri.

La scrittrice emiliana rielabora un thriller strutturalmente ben congegnato dal ritmo serrato che rende scorrevole un testo che regala la giusta dose di brivido e suspense.

La serial killer si prende gioco delle sue vittime illudendole del loro ultimo piacere, una volta uccise trova la sua purificazione, per sentirsi dannatamente beata nel suo empireo.

La bambola dagli occhi di cristallo ha rappresentato l’esordio di Barbara Baraldi che nel corso del tempo ha saputo descrivere con minuziosità e dettaglio le paure più ancestrali che appartengono al nostro vivere quotidiano, ma per sfidarle bisogna imparare a esorcizzarle, attraverso la scrittura forse possiamo riuscire a placare le nostre anime inquiete, quegli urli di dolore soffocati dal silenzio e dalle parole taciute che trovano sfogo nella narrazione di un romanzo o in un diario segreto dove ci sono pezzi importanti della nostra vita.

I lupi mannari non sono solo raccontati nelle fiabe, si aggirano in una Bologna oscura e segreta tra i vicoli di notte in un assordante silenzio e fanno davvero paura e sembrano voler continuare a rubare la scena ancora per molto, ma c’è un occhio di cristallo azzurro che li osserva, versa lacrime di sangue e vuole restituire quell’intima sofferenza interminabile lasciando delle cicatrici indelebili nell'anima.


genere: thriller

anno di pubblicazione: 2024

 

 


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