Stivali di velluto - Giuseppina Torregrossa -
recensione a cura di Ornella Donna
Torna Giuseppina
Torregrossa con un nuovo avvincente romanzo intitolato Stivali di velluto, edito da Rizzoli nella collana Novelle Nere.
Ambientato a Palermo, di cui la scrittrice dimostra di
conoscere ogni piccolo anfratto, al punto che l’ambientazione diventa una
seconda protagonista del libro. Il romanzo racconta la storia di Giulia Vella,
una giovane donna, profiler, molto acuta e preparata, che si fa trasferire da
Milano, città di origine, a Palermo, diventando così lo zimbello della unità
dove opera, con la fama di “essere raccomandata” Addirittura il questore la
chiama “La Milanesa”, e le attribuisce un mero lavoro di archivista tra faldoni
di documenti polverosi. Lei, che ha appena scoperto di essere stata adottata,
mal digerisce simili comportamenti:
“Una
sconfitta per lei che amava i bei vestiti, dentro ai quali si sentiva
invincibile. Era pigra, Giulia, la sua indolenza nelle faccende domestiche
faceva da contrappeso all’iperattività che aveva nel lavoro.”
Per deriderla ulteriormente le viene affibbiato un
caso rimasto insoluto per cinquant’anni. A Palermo nel 1977 il direttore di un
ufficio postale nella periferia palermitana, tale Ermanno Mazza, viene
brutalmente ucciso in quello che pare un tentativo di rapina finito male, e
dieci milioni sono scomparsi dalla cassaforte. Le indagini sul caso di allora
non portarono a nulla, e il fascicolo venne archiviato in fretta e furia. Ora
tocca a Giulia e alla sua piccola squadra trovare la verità.
Innanzitutto perché il fascicolo venne chiuso con
tanta superficialità e inutile fretta? Giulia sente che forse non riuscirà mai
a trovare una soluzione, ma si impegna totalmente per dimostrare a tutti
veramente chi lei sia. E allora inizia con l’aiuto dell’agente Massaro e di
Paola Arena l’indagine. In primo luogo chi era il direttore delle poste?
Ermanno Mazza era una figura di spicco nella piccola periferia in cui viveva,
perché era il genero del boss Tano Genco, specializzato in riscossione del pizzo
e piccole estorsioni:
“Era un
uomo gentile, educato, e bello. Le donne gli stavano dietro, venivano anche
solo per un saluto. Con la scusa di comprare un francobollo, sbirciavano
attraverso la porta. Lui era galante, e disponibile con tutte. Con ognuna si
informava dei figli, della salute della suocera, ma mai aveva dato adito a
chiacchiere e maldicenze.”
Forse che era l’ennesimo omicidio di mafia? Non sarà
facile indagare dopo tanti anni, ma Giulia è più che mai decisa a farlo.
Riuscirà nel suo intento?
Un cold case di grande atmosfera narrativa. Una trama
elaborata e finemente intessuta, personaggi descritti minuziosamente sono i
pilastri di una lettura deliziosa, per amanti del genere. Il romanzo è ,
inoltre, caratterizzato da una scrittura fluida e scorrevole che si fa
apprezzare dal lettore.
La lettura è particolarmente indicata per questi tempi
estivi, da gustare sotto un ombrellone, divertendosi con una vicenda ben
scritta, che si divora in pochissimo tempo.
genere: giallo
anno di pubblicazione: 2024
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