Nomen omen - Stefania Calà -
recensione a cura di Gino Campaner
📖Spiccioli di trama: in
un convitto di suore vivono in un clima ostile molte bambine che sono state
mandate lì dalle loro famiglie per vari motivi. La protagonista del romanzo è
Laura una piccola ospite del Collegio. Conosciamo la sua condizione personale e
la sua vita all'interno del convitto attraverso il suo diario personale. Altre
due figure fondamentali del romanzo sono Emma e Cristiana. Ragazze amiche per
la pelle, una giornalista (Emma) l'altra architetto (Cristiana).
🔥Punto di forza: La
storia che si dipana sotto gli occhi del lettore è complessa ed articolata.
Lunga è particolareggiata ma non annoia mai anzi più di una volta fa sussultare
per la piega che prende il racconto. Cattura è coinvolge fin dalle prime pagine
mescolando momenti allegri e sereni con bruciati stilettate allo stomaco che
fanno virare spesso il romanzo al drammatico quando non al tragico. Descrizioni
accurate. Alcune situazioni forse sembrano un po' eccessive ma è tutto
funzionale alla storia raccontata. Nulla è scritto per caso. Nulla comunque è
inverosimile.
🙁Punto debole: l'autrice
ne è molto orgogliosa ed è contenta della sua "resa" ma a me la
copertina proprio non piace. Così come il titolo del romanzo. Quest'ultimo ha
comunque una logica, in base al contenuto del libro. Ma la copertina...Sono, ovvio,
gusti squisitamente personali quindi opinabilissimi, rimane il fatto che a me
la copertina piace poco.
🏁Finale: il finale rivela
situazioni importanti, imprevedibili. L'autrice nel corso del romanzo fa
credere cose che poi il finale le...conferma o smentisce? A voi scoprirlo. Ma
comunque ciò che il finale rivela lascia sbigottiti. Un finale che non aggiusta
che consola solo in parte. Un finale che regola i conti col passato o comunque
ci fa pace. Alleggerisce qualche macigno sull'anima ma non tutto trova rimedio.
🎓Giudizio complessivo: ⭐⭐⭐⭐
Un romanzo che mi ha rivelato il talento di una nuova scrittrice che ha il
coraggio di scrivere in Self pur conoscendo l'ostracismo del lettore e
dei suoi colleghi che per la maggior parte li considerano autori di serie B.
Nello sconfinato mondo del Self Publishing invece ci sono delle perle che
meritano attenzione. La Calà è una di queste. Bisogna saperle e volerle
cercare. Senza fare di tutta l'erba un fascio.
genere: giallo
anno di pubblicazione: 2023
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