mercoledì 5 giugno 2024

LE SCHEGGE

 



Le schegge - Bret Easton Ellis -

recensione a cura di Daria Lucca


E fu così che il vecchio Bret si trovò al centro di una ragnatela senza altra via di fuga che scrivere, scrivere, scrivere quella storia:

700 pagine. Una bibbia volendo. Di cui Bret è il creatore, il distributore e il consumatore. D’altra parte, lui ha scelto di mettersi al centro del tutto, con il suo nome e cognome. E non possiamo che prenderne atto. “Le schegge” sono la più recente prova di Bret Easton Ellis e reggono tranquillamente il confronto con il suo romanzo d’esordio, quel “Meno di zero” scritto intorno ai vent’anni, e con il superdiscusso “American Psycho”.

Su “Le schegge” è già stato detto di tutto, persino che grazie a Bret il Quaalude è la nuova Madeleine (ma Proust potrebbe non essere d’accordo). E dunque se è stato analizzato, destrutturato, ricomposto, ingoiato, digerito e riespulso da decine di critici, è impossibile aggiungere qualcosa di significativo.

Che dire allora? Che i personaggi sono ben delineati, la scrittura scorrevole, e altre banalità del genere? No, l’unica cosa da dire, a parte il numero di pezzi musicali citati (la più grande carrellata sulla musica anni ‘80), è che val la pena di essere letto. 700 pagine che filano via anche perché sorrette da una storia ambigua, contorta, doppia, ma una storia. Là dove si dimostra che chi sa scrivere comincia il suo lavoro da lì, dall’inventare una storia.

Allora, eccola in una telegrafica sintesi: Bret e i suoi amici sono all’ultimo anno della Buckley, scuola privata per ricchi e fighi, quando fra loro compare un nuovo studente che scompagina l’equilibrio esistente, mentre a Los Angeles un killer soprannominato il pescatore a strascico uccide persone e animali. Dopo di che, in una storia quel che conta è come la racconti. E lui, Bret protagonista e autore, la racconta divinamente.


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2023

 

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