Quella sera dorata - Peter Cameron -
recensione a cura di Carmen Nolasco
“Quella sera dorata” è un piccolo, raffinato capolavoro di
Peter Cameron. Di questo bravissimo autore statunitense avevo già letto “Un
giorno questo dolore ti sarà utile” e ne ero rimasta incantata.
Cameron ha la capacità di muoversi leggero nella trama delle
sue storie e la sua presenza non è assolutamente percepibile perché i
personaggi, tutti così diversi tra loro e così sapientemente caratterizzati,
dominano la scena con una personalità forte e credibile, inscenando dialoghi assolutamente
spontanei.
La storia si snoda, per il lettore, come se si trovasse in
una sala cinematografica. Tanto è vero che il regista James Ivory ne ha realizzato
un film che è stato presentato per la prima volta all'European Film Market di
Berlino nel febbraio 2009, e a ottobre 2010 è uscito anche nei cinema italiani.
La prima scena del romanzo si apre sul vecchio Adam che cerca
di annodarsi il farfallino. Si entra così nel cuore della famiglia Gund: Adam e
il suo giovane compagno Pete, la bella Arden, la piccola Porzia, l’affascinante
pittrice Caroline. Una famiglia allargata e insolita che ruota intorno a un
grande assente: Julius Gunt, uno scrittore latino-americano morto in
circostanze misteriose.
Poi Cameron stacca su Omar che, a ben guardare, è il
personaggio principale del romanzo. Studente di origini iraniane, Omar Razaghi si
è laureato all'Università del Colorado e ha ottenuto una borsa di studio per
scrivere una biografia dello scrittore Jules Gund. Quando Omar scrive una
lettera alla famiglia Gund per ottenere l’autorizzazione, questa gli viene
negata. Omar è un bravo ragazzo, forse
un poco succube della fidanzata Deirdre e, più per far contenta lei che per sua
ambizione, si reca in Uruguay, paese dello scrittore Julius Gund, al fine di
incontrare i suoi eredi e ottenere l’autorizzazione a scrivere la biografia.
Omar parte dagli USA con un progetto preciso ma, approdato in
Uruguay, vedrà completamente stravolta la sua esistenza e mutate tutte le sue
priorità.
Da questo momento in poi, infatti, Cameron rivela la sua
abilità di narratore conducendo il lettore nelle stravaganze private della
famiglia Gund, nei loro intrighi e nelle loro relazioni improprie senza però
mai soddisfarne interamente la curiosità, e lo fa in modo stilisticamente
perfetto, attraverso la sua tecnica del dire senza dire e del mostrare senza
raccontare, tramite accenni nei dialoghi, mezze frasi e nessuna vera epifania.
All’apparenza una commedia frivola, “Quella sera dorata”
racconta invece delle profondità dell’animo umano che non è sempre necessario
indagare o spiegare.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2009
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