mercoledì 13 dicembre 2023

LA GENESI DEL MALE

 




La genesi del male -Iris Bonetti -

recensione a cura di Gino Campaner

 

Attendevo questo romanzo da tanto tempo, anzi da troppo. Ho seguito insieme all'autrice il tortuoso percorso per far approdare il libro ad una casa editrice. Finalmente (per noi lettori) l’iter si è completato e di conseguenza anche la via attesissima della pubblicazione. I primi due romanzi l'autrice li aveva pubblicati in Self ma questo, secondo la Bonetti, meritava la vetrina che solo una casa editrice poteva offrirgli, ed allora ci è voluta pazienza, tanta pazienza. Io sono un suo semplice ammiratore ma fremevo più di lei per l'estenuante attesa. Sono un suo fan fin dalla lettura del suo primo libro, Empatia, mi piacque molto, alcuni passaggi poi mi facevano pensare ad una sua particolare predisposizione per il genere giallo. Glielo dissi. A Empatia seguì Isolati altro romanzo eccellente e coraggioso. Il terzo romanzo pensavo sarebbe seguito da lì a poco anche per cavalcare l'onda del buon successo dei precedenti ed invece è cominciata una lunga trafila. Terminata pochissimi giorni fa con la pubblicazione di La genesi del male l'autrice è Iris Bonetti e l'editore è la Delos Digital. Non vi nascondo che, visto ciò che vi ho raccontato, avevo grosse aspettative. Il romanzo è un thriller. Io dopo tanta attesa avevo appunto aspettative molto alte ma avendo saputo che questo sarebbe stato un giallo (il suo primo) mi ero preparato ad essere quanto meno indulgente nel giudizio. Inizio così, con questa predisposizione, a leggere e rimango ben presto senza parole. Già dalle prime "immagini" che ci offre l'autrice infatti si capisce immediatamente che la veste di thrillerista le calza a pennello. Fin da principio prende il via una storia disturbante e quanto mai complessa. Il romanzo è curato fin nei minimi dettagli. La genesi del male è un libro coraggioso perché fa conoscere l'autrice sotto spoglie diversissime da come si era fatta conoscere fino ad oggi rischiando così di spiazzare gran parte del suo pubblico. Ma lei non sembra curarsene più di tanto o meglio se ne cura a tal punto da offrire un prodotto si diversissimo dai precedenti ma curato e confezionato così bene che denota un  grande rispetto per chi lo leggerà. Un romanzo con tanti personaggi, con diverse storie che si intrecciano e condotto su diversi piani temporali. C è da perdersi ma la Bonetti tiene ben saldo il timone e conduce la vicenda con grande disinvoltura. Un libro che richiede grande attenzione, con descrizioni ficcanti. A volte macabre, spesso che lasciano con il fiato sospeso. Ritmo sostenuto, tante sorprese e colpi di scena, non ci si annoia mai. Ma quello che ho apprezzato di più, è che secondo me testimoniano la sua grande attenzione e cura, sono i dialoghi che si instaurano fra i vari "attori" del romanzo. Dialoghi sempre pertinenti, mai banali spesso molto importanti per comprendere bene la vicenda. Personaggi descritti con grande cura. Una storia che coinvolge fin dall'inizio ma che nella seconda parte da il meglio, gli ultimi capitoli poi regalano una sorpresa dietro l'altra. Un finale agghiacciante che lascia con la bocca spalancata e l'adrenalina a mille. In definitiva la Bonetti ci regala un thriller molto originale con alcune peculiarità che lo rendono unico. Il mio giudizio finale non può che essere assai positivo.  Tentativo riuscitissimo, ben oltre le mie, pur alte, aspettative con i due personaggi principali (Ana e Leo) che spero di rivedere presto. Soprattutto il giornalista ha bisogno di un'altra avventura per ristabilire l'ordine iniziale. Non voglio comunque in nessun modo parlare del romanzo (la trama è facilmente reperibile) perche deve essere scoperto leggendolo. Un plauso ancora a Iris Bonetti. 

genere: thriller

Valutazione: buono

anno pubblicazione: 2023

 


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