martedì 27 giugno 2023

UN BAOBAB TOCCO' IL CIELO DELL' AFRICA

 





UN BAOBAB TOCCO' IL CIELO DELL'AFRICA – Giacomo Pozzi

Recensione a cura di Dario Brunetti

In questo polverio di secoli vengono vissuti granelli di spazi temporali, ogni città può sembrare sconosciuta ai nostri occhi, se la nostra vita non accoglie il suo riempimento e non si disperde in quei piccoli frammenti.

Tale premessa diventa doverosa se il pensiero mi porta ai protagonisti di questa storia, James ed Helen sono due fratelli uniti da un legame indissolubile avvolto in un piccolo talismano contenente un seme donato dall’anziano Ford (l’uomo del bosco) come buon auspicio. Affinché quel seme possa germogliare bisognerebbe custodirlo e proteggerlo con tutte le forze necessarie, perché perderlo vorrebbe dire la fine di tutto!

Un Baobab toccò il cielo dell’Africa edito da Tempo al Libro è un romanzo esistenzialista che vede l’ottimo esordio del giovanissimo Giacomo Pozzi, nativo di Lugo d Romagna e residente a Imola.

Per assaporare le pagine profumate di questo prezioso volume non voglio soffermarmi sulla natura degli eventi, ma sul loro significato, sul valore intrinseco della vita che ci mette costantemente alla prova decidendo il nostro destino.

Avversità, incidenti e perdite possono segnare una svolta definitiva alle nostre esistenze, ma in fisica ogni reazione sottopone l’essere umano a una controreazione e verrebbe da chiedersi siamo realmente preparati a tutti gli ostacoli che la vita ci pone davanti e in quale modo reagiamo?

L’autore, grazie al suo romanzo ci conduce in un viaggio attraverso la natura, il bosco diventa luogo di esplorazione dove sembra quasi necessario perdersi per il gusto di spaventarsi e di mettere alla prova se stessi, un po' come nelle favole.

Un testo di formazione dalle mille sfumature, ambientato in un villaggio africano, Jalang in Gambia, in un centro missionario in cui si pratica la permacultura, tematica su cui si focalizzerà l’attenzione e nella quale forse coglie i lettori un bel po' impreparati.

Il Baobab citato nel titolo del romanzo, leggendario albero africano sta a simboleggiare la forza e l’eternità, la terminologia di questa parola deriva dall’arabo buhobab che sta a significare letteralmente “possedere molti semi”.

Un Baobab toccò il cielo dell’Africa è un viaggio introspettivo, mistico a tratti onirico con quel tocco di magia e di poesia in cui sia la vita che la morte rappresentano gli stadi evolutivi della nostra anima, entrambi fanno parte di un passaggio, l’anima prosegue il suo cammino seguendo un processo di trasformazione.

Giacomo Pozzi attraverso una scrittura consapevole e matura non si pone limiti e ci offre una storia molto suggestiva e particolarmente intensa che saprà pizzicare bene le corde del nostro cuore riuscendo a scuoterci e a farci emozionare.

Non ho voluto molto soffermarmi sui protagonisti della storia, tra l’altro tratteggiati alla perfezione dall’autore perché è giusto donare il significato di questo testo ai lettori, il suo valore va custodito proprio come quel minuscolo seme.

Un romanzo di struggente bellezza scritto nella sua purezza e semplicità, l’autore si è sentito a mio avviso liberato nel narrare una storia che ci farà cogliere l’essenza della vita e di quei legami di cui abbiamo necessariamente bisogno e che fanno parte della nostra esistenza.

 Genere: Narrativa


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