IL CASO INNOCENCE M. Bagnato
Quando ho richiesto con forza (alla redazione del blog) la possibilità di leggere
questo incan...questo romanzo non ho detto che lo conoscevo già. Un dettaglio
che ho omesso. In effetti lo avevo già letto. Ma è talmente bello che ho voluto
rileggerlo con questa nuova veste, che gli ha dato la casa editrice Golem. A me
non sembra sia cambiato molto (forse per nulla) dalla sua prima uscita. Gli è
stato modificato solo il titolo. Ma andiamo con ordine. Questo romanzo era già
stato auto pubblicato dal suo autore, Mattia Bagnato, nel 2020 col titolo L'innocenza
non esiste. All'epoca dovette utilizzare la strada del self publishing perché
non aveva trovato nessun editore, tra quelli da lui interpellati, disposto a
pubblicarglielo. Io all'epoca lo lessi e ne rimasi conquistato. Le predissi
grandi fortune con questo libro perché non poteva essere altrimenti. Gli dissi:
sono certo che l'auto pubblicazione di questo libro che hai scritto, e che si è
resa necessaria per far conoscere il tuo romanzo, sarà solo una tappa, presto
una casa editrice lungimirante si accorgerà di questo tesoro e lo ripubblicherà
e la tua storia approderà finalmente nelle librerie dove merita di stare e dove
il grande pubblico dei lettori potrà testare il tuo talento. Il mio era un
semplice augurio ed un auspicio perché nella mia piccola esperienza di lettore
di autori capaci che non hanno avuto la possibilità di emergere ne ho visti più
di uno e mi sarebbe dispiaciuto molto fosse toccato anche a lui. Ora è stato
ripubblicato dalla casa editrice Golem, con un nuovo titolo, Il caso Innocence.
Finalmente è arrivata la svolta tanto attesa. Sono stato quindi (facile)
profeta e sono molto felice di questo. Passo ora, senza altri indugi, a parlare
del libro. La storia che viene raccontata nel romanzo ripercorre la vita di
Clara Innocence, dal suo primo giorno di scuola alla sua età adulta nella quale
ha vissuto tanti momenti drammatici, tanti soprusi, tanti rovesci portati dal
destino che l’hanno indotta ad avere spesso comportamenti irrazionali o dettati
dalla disperazione. Ora si trova in carcere perché condannata alla detenzione
con l'accusa di omicidio. Clara racconta la sua vita ad una psichiatra forense,
Eleonor Page, la quale dovrà stilare una relazione sul colloquio avuto. In base
a quello che ascolterà dovrà decidere se ritenere l'imputata sana di mente o
meno. E non è una differenza di poco conto quella che passa dall’essere
rinchiusa in un manicomio criminale o “solo” in una squallida cella per il
resto dei suoi giorni. Un racconto doloroso, pieno di sorprese e di momenti
drammatici a cui la dottoressa spesso stenta a credere. Questo è l'inizio della
vicenda di più non svelo per non togliere il gusto della lettura. In questo
momento mi preme molto di più cercare di trasmettere tutto lo stupore che mi ha
suscitato la lettura di questo romanzo. Perché di sensazioni ne ho provate
tante e tutte positive. Il libro ti cattura fin dalle prime pagine, non lascia
scampo al lettore, ti avvolge e ti conquista. Il racconto della vita di Clara
inquieta ma nello stesso tempo non ti permette di staccare per troppo tempo gli
occhi dalle pagine. Clara vive con la famiglia a Emerald falls una piccola
cittadina che emana negatività e dolore. Emerald Falls conserva sempre, nei
racconti di Clara, qualcosa di inquietante, qualcosa di malato che la rende
pericolosa e maledetta. Un luogo dove il male attecchisce facilmente favorito
da qualche forza oscura e malevola. Abitata da persone malvage, ambigue e
colpevoli. Si perché nessuno dei protagonisti del libro si può considerare un
personaggio positivo. D'altronde come recitava il titolo originale del romanzo
l'innocenza non esiste. E ne sono prova "vivente" gli abitanti stessi
della cittadina. Non sono innocenti Sammy e sua madre Cindy. Non è innocente
big Joe, né tanto meno Albert, Smitty o Alan Bronson, ma neanche Frank o Bobby.
Hanno tutti le mani sporche. Hanno tutti una condotta deplorevole che porterà
solo dolore e sgomento. Il libro è scritto in modo mirabile le sorprese e le
emozioni si susseguono ininterrotte. Dopo un po’ che si legge, per me è stato
così, bisogna prendersi una pausa per lasciar defluire l'adrenalina accumulata.
Un finale che non lascia scampo ai protagonisti. Cinico e doloroso. I finali
che io amo di più. Un libro che rispecchia perfettamente i miei gusti,
modellato sulla mia pelle di lettore. Il manifesto di come deve essere un
romanzo per piacermi, senza se e senza ma. Nulla di quello che c'è scritto si
può considerare fuori registro. Tutte le vicende sono estremizzate ma nulla è
inverosimile. Un romanzo che invito tutti a leggere se non altro per verificare
le mie parole e potermi contestare, eventualmente. Sono pronto a tutto ma
leggetelo ne vale veramente la pena. Con solo due postille: la prima, astenersi
amanti dei romance sdolcinati e quelli che amano i finali zuccherosi. La seconda,
preferivo il titolo originale del libro (L'innocenza non esiste) a quello
dategli dalla casa editrice (Il caso Innocence). Unica pecca, un dettaglio.
valutazione: ottimo
Genere: narrativa/noir
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