giovedì 24 marzo 2022

IL CASO INNOCENCE

 



IL CASO INNOCENCE M. Bagnato

Quando ho richiesto con forza (alla redazione del blog) la possibilità di leggere questo incan...questo romanzo non ho detto che lo conoscevo già. Un dettaglio che ho omesso. In effetti lo avevo già letto. Ma è talmente bello che ho voluto rileggerlo con questa nuova veste, che gli ha dato la casa editrice Golem. A me non sembra sia cambiato molto (forse per nulla) dalla sua prima uscita. Gli è stato modificato solo il titolo. Ma andiamo con ordine. Questo romanzo era già stato auto pubblicato dal suo autore, Mattia Bagnato, nel 2020 col titolo L'innocenza non esiste. All'epoca dovette utilizzare la strada del self publishing perché non aveva trovato nessun editore, tra quelli da lui interpellati, disposto a pubblicarglielo. Io all'epoca lo lessi e ne rimasi conquistato. Le predissi grandi fortune con questo libro perché non poteva essere altrimenti. Gli dissi: sono certo che l'auto pubblicazione di questo libro che hai scritto, e che si è resa necessaria per far conoscere il tuo romanzo, sarà solo una tappa, presto una casa editrice lungimirante si accorgerà di questo tesoro e lo ripubblicherà e la tua storia approderà finalmente nelle librerie dove merita di stare e dove il grande pubblico dei lettori potrà testare il tuo talento. Il mio era un semplice augurio ed un auspicio perché nella mia piccola esperienza di lettore di autori capaci che non hanno avuto la possibilità di emergere ne ho visti più di uno e mi sarebbe dispiaciuto molto fosse toccato anche a lui. Ora è stato ripubblicato dalla casa editrice Golem, con un nuovo titolo, Il caso Innocence. Finalmente è arrivata la svolta tanto attesa. Sono stato quindi (facile) profeta e sono molto felice di questo. Passo ora, senza altri indugi, a parlare del libro. La storia che viene raccontata nel romanzo ripercorre la vita di Clara Innocence, dal suo primo giorno di scuola alla sua età adulta nella quale ha vissuto tanti momenti drammatici, tanti soprusi, tanti rovesci portati dal destino che l’hanno indotta ad avere spesso comportamenti irrazionali o dettati dalla disperazione. Ora si trova in carcere perché condannata alla detenzione con l'accusa di omicidio. Clara racconta la sua vita ad una psichiatra forense, Eleonor Page, la quale dovrà stilare una relazione sul colloquio avuto. In base a quello che ascolterà dovrà decidere se ritenere l'imputata sana di mente o meno. E non è una differenza di poco conto quella che passa dall’essere rinchiusa in un manicomio criminale o “solo” in una squallida cella per il resto dei suoi giorni. Un racconto doloroso, pieno di sorprese e di momenti drammatici a cui la dottoressa spesso stenta a credere. Questo è l'inizio della vicenda di più non svelo per non togliere il gusto della lettura. In questo momento mi preme molto di più cercare di trasmettere tutto lo stupore che mi ha suscitato la lettura di questo romanzo. Perché di sensazioni ne ho provate tante e tutte positive. Il libro ti cattura fin dalle prime pagine, non lascia scampo al lettore, ti avvolge e ti conquista. Il racconto della vita di Clara inquieta ma nello stesso tempo non ti permette di staccare per troppo tempo gli occhi dalle pagine. Clara vive con la famiglia a Emerald falls una piccola cittadina che emana negatività e dolore. Emerald Falls conserva sempre, nei racconti di Clara, qualcosa di inquietante, qualcosa di malato che la rende pericolosa e maledetta. Un luogo dove il male attecchisce facilmente favorito da qualche forza oscura e malevola. Abitata da persone malvage, ambigue e colpevoli. Si perché nessuno dei protagonisti del libro si può considerare un personaggio positivo. D'altronde come recitava il titolo originale del romanzo l'innocenza non esiste. E ne sono prova "vivente" gli abitanti stessi della cittadina. Non sono innocenti Sammy e sua madre Cindy. Non è innocente big Joe, né tanto meno Albert, Smitty o Alan Bronson, ma neanche Frank o Bobby. Hanno tutti le mani sporche. Hanno tutti una condotta deplorevole che porterà solo dolore e sgomento. Il libro è scritto in modo mirabile le sorprese e le emozioni si susseguono ininterrotte. Dopo un po’ che si legge, per me è stato così, bisogna prendersi una pausa per lasciar defluire l'adrenalina accumulata. Un finale che non lascia scampo ai protagonisti. Cinico e doloroso. I finali che io amo di più. Un libro che rispecchia perfettamente i miei gusti, modellato sulla mia pelle di lettore. Il manifesto di come deve essere un romanzo per piacermi, senza se e senza ma. Nulla di quello che c'è scritto si può considerare fuori registro. Tutte le vicende sono estremizzate ma nulla è inverosimile. Un romanzo che invito tutti a leggere se non altro per verificare le mie parole e potermi contestare, eventualmente. Sono pronto a tutto ma leggetelo ne vale veramente la pena. Con solo due postille: la prima, astenersi amanti dei romance sdolcinati e quelli che amano i finali zuccherosi. La seconda, preferivo il titolo originale del libro (L'innocenza non esiste) a quello dategli dalla casa editrice (Il caso Innocence). Unica pecca, un dettaglio. 

valutazione: ottimo

Genere: narrativa/noir

 



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