EDDIE DEVE MORIRE A. Biggio
Eddie deve morire è il titolo del romanzo scritto da Antonio
Biggio per la Blitos edizioni, pubblicato del mese di giugno. E’ un romanzo
piuttosto originale con cui l’autore ha voluto omaggiare un gruppo heavy metal molto
noto, che ha avuto le sue migliori fortune negli anni ’80 e ’90 e che è ancora,
da più di 40 anni, protagonista della scena musicale mondiale, gli Iron Maiden.
Un romanzo non banale, con una storia molto ben articolata e nella quale nulla
è lasciato al caso. Una vicenda complessa, condotta su più piani temporali con
continui rimandi al passato rispetto all’azione che si sta svolgendo nel
presente. Un racconto che vede anche protagonisti i componenti degli Iron
Maiden ma non solo. Anzi loro sono i comprimari, il protagonista principale è
Andrew Briggs sergente ispettore della polizia di Londra. Andrew è un
poliziotto ma la sua vera aspirazione sarebbe quella di cantare in una band
famosa. Anzi una band l’aveva anche fondata, insieme al suo amico Mike, gli
Shining Blades, ma l’avventura non ebbe un lungo seguito. Non riuscirono a
sfondare nel mondo musicale così l’amico si arruolò in polizia e poco dopo
riuscì a trascinare anche Andrew. Gli rimane l’amore per l’heavy metal e la
smisurata passione per gli Iron Maiden dei quali conosce ogni segreto e per i
quali non ha perso un solo concerto. Ma i personaggi che si muovono all’interno
della vicenda sono moltissimi, e tutti hanno un ruolo importante nello sviluppo
del romanzo. Un libro corposo, ma che scorre con rapidità perché produce grande
interesse nel lettore, coinvolge e fa vivere emozioni per tutta la lunghezza
del libro, e nel finale regala una scarica di adrenalina ulteriore. Come dicevo
un romanzo che tratta diversi argomenti. Il principale, quello che vede anche
coinvolti gli Iron Maiden, è quello che riguarda il fanatismo religioso. All’inizio
del loro percorso musicale gli Iron Maiden scrissero delle canzoni che vennero
riunite nell’album The number of the beast, alcuni interpretarono le parole di
quelle canzoni come una esaltazione del demonio. Partendo da questo fatto
Biggio costruisce una storia coinvolgente nella quale questo argomento
rappresenta il filo conduttore di tutto il romanzo, ma non è il solo tema
trattato. Ce ne sono tanti altri che si intersecano con grande capacità a
quello principale. Un romanzo che deve essere letto perché solo cercarne di raccontare
la trama non è sufficiente, ed anzi non rende affatto giustizia alla
complessità del libro. Per Biggio questo è il suo primo romanzo. Lo ha scritto omaggiando
una band leader dell’heavy metal, che lui ama molto. Ma Biggio è soprattutto un
grande appassionato di teatro nel cui ambiente ha trascorso più di 30 anni di
vita. Ora questa nuova esperienza anche come scrittore che spero non si
esaurisca con questa opera. Spero infatti di poterne presto riapprezzare la
prosa e la fantasia in un prossimo romanzo. Per il momento complimenti per questo.
valutazione: buono
genere: giallo
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