IN UNA DELLE MOLTE FERITOIE DELLA NOTTE E. Misici
In una delle molte feritoie della notte è il secondo romanzo
scritto da Emiliano Misici ed autopubblicato nel settembre del 2020. Ha per
protagonisti ancora il duo di amici Vincenzo Falqui e Achille Turone. Vincenzo
è un investigatore privato; Achille è un falegname, ma soprattutto è il
fondamentale supporto di Achille nelle indagini che lui viene chiamato a
seguire. Il loro rapporto d’amicizia è inscalfibile, corroborato anche dalle tante
passioni in comune, come la musica. Dopo la loro prima avventura, raccontata
nel romanzo Killer gente che uccide, in questo secondo caso si trovano alle
prese con la misteriosa scomparsa di un giovanissimo ragazzino. E’ uscito in
bicicletta alla mattina per andare a scuola ma li non ci è mai arrivato. Il
padre vuole capire cosa sia successo. Cosi decide di ingaggiare Vincenzo per
indagare. Misici si ripete, dopo aver scritto un ottimo libro d’esordio, bissando
le positive impressioni che aveva suscitato. Un libro molto divertente, che si
legge volentieri trascinati da un ritmo molto sostenuto e dalle continue
evoluzioni della trama. Condito sapientemente da dialoghi brillanti e
dall’ironia e dal sarcasmo dei protagonisti, e da Vincenzo in particolare.
Protagonisti tutti molto indovinati. Nessuno appare fuori registro tutti
vengono coinvolti nella storia sviluppata dall’autore e tutti sono descritti
con attenzione. Un libro che a dispetto della leggerezza che ne pervade le
pagine, propone spesso situazioni e descrizioni spietate e spesso sconvolgenti,
trattando un tema piuttosto doloroso. Ciò che mi ha conquistato maggiormente è
infatti questa sua capacità di mantenere un tono giocoso e rilassato pur
raccontando una storia molto delicata con risvolti altamente drammatici. Come
nel primo romanzo saranno in tanti ad uscire da questa storia con le ossa
rotte. Alla fine il caso si risolve ma l’amaro in bocca resta comunque. Io
apprezzo sempre tanto i finali come questo. La conclusione positiva del caso non
presuppone necessariamente il vissero tutti felici e contenti. Il realismo in
questo libro è garantito ed il cinismo ed il dolore trovano il giusto spazio
come è logico che sia. Ancora tanti complimenti a Misici. Attendo con curiosità
la terza avventura del duo Vincenzo/Achille. Ancora una volta viene confermata
la mia convinzione che fra gli autopubblicati si nascondono vere e proprie gemme.
valutazione: più che buono
genere: thriller
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