NESSUN NESSO F. Fabbri
Nessun nesso è l’ultimo romanzo thriller scritto da Federico
Fabbri, pubblicato dalla casa editrice Les flaneurs nel novembre del 2020. Il
protagonista principale è il commissario Santo Fabbri. Il romanzo inizia col
racconto dei festeggiamenti per il compleanno di Noemi, la figlia di Fabbri, da
parte dei genitori, dei suoi compagni di scuola e degli amici. Fabbri è felice
del suo nuovo incarico di commissario, perché gli permette di avere più tempo
per la famiglia e di poter avere un ritmo lavorativo più umano, con orari più
regolari. Prima da ispettore la vita era alquanto frenetica, magari più
emozionante ma non aveva orari, ed era anche piuttosto pericolosa. Ora,
soprattutto dopo la morte della moglie, preferisce passare più tempo accanto
alla figlia ed alla nuova compagna, Alessandra. Purtroppo però, nel bel mezzo
del pomeriggio di festa, arrivano a casa sua due agenti della sua squadra.
Widmer e Zanaga, questi i nomi dei poliziotti, gli dicono che deve
necessariamente seguirli perché è successo un fatto gravissimo. A malincuore
lascia gli invitati e segue gli agenti. Il caso che dovranno cercare di
risolvere inizia con la scoperta di 4 corpi, semi sepolti, di giovanissime
bambine uccise strangolate e poi sotterrate, se non per un arto che viene
lasciato fuori dalla terra con un oggetto nella mano. Un ritrovamento
inquietante, ed un caso che si presenta subito difficile. La squadra del
commissario Fabbri e dell’ispettore Riccardo Tegon, un elemento niente affatto
accomodante, anzi piuttosto scontroso e molto poco socievole, dovranno
affrontare momenti di altissima tensione. Nel corso della storia verranno battute
tante piste, che si riveleranno sbagliate e che porteranno ad accusare, senza peraltro
reali riscontri, tante persone innocenti. Nel frattempo le morti si susseguono
senza sosta, ed i nostri investigatori si ritroveranno, ad un certo punto, in
una pessima situazione, pressati dall’opinione pubblica e dalle istituzioni, ed
accusati di inefficienza. Non sarà semplice giungere alla soluzione del caso,
che si risolverà solo nelle ultime concitate pagine del romanzo con un epilogo
in parte sorprendente. Ero rimasto conquistato dalla precedente opera di Fabbri
(L'assassino), e quando ho saputo dell'uscita di questo suo nuovo lavoro ho
tralasciato tutte le letture che avevo in programma e mi sono immediatamente
dedicato a questo libro. Ero certo di leggere nuovamente qualcosa di originale
e divertente come il precedente. Nella realtà le mie aspettative sono andate un
po' deluse. Queste sono le mie impressioni personali, è sempre bene ribadirlo.
Sono certo che qualcuno possa trovare questo romanzo eccellente e non ci
troverei, comunque, nulla di strano. Dicevo, se il precedente romanzo mi aveva
sedotto, questo, non mi ha completamente deluso, ma mi ha lasciato un po'
perplesso. Innanzitutto per la storia che racconta. Un serial killer che uccide
strangolandoli e poi sotterrandoli quasi completamente, ad eccezione di un
braccio, dei bambini, tanti bambini, troppi. Poi perché mi è parso
eccessivamente frettoloso, sotto vari aspetti. I protagonisti della vicenda, ad
esempio, sono tutti personaggi interessanti, sulla carta. Ma non sono
approfonditi. L'unico che è stato "trattato" sotto questo aspetto è
il commissario Fabbri. Ma anche la poliziotta Sonia Zanaga avrebbe meritato più
attenzione, così come l'ispettore Tegon, ed anche Alessandra, la nuova compagna
di Fabbri. Il serial killer poi porta a compimento una vera e propria
carneficina, tutta a discapito dei bambini. Questa come situazione è
oggettivamente un po' pesante ma potrebbe anche starci. Ma la rivelazione dei
motivi che hanno portato il serial killer ad agire in questo modo e, del perché
il serial killer compia così tanti omicidi, li ho trovati un po' grotteschi.
Alcune situazioni poi, che qui non approfondisco per il pericolo di spoilerare,
mi sono sembrate eccessive o comunque poco praticabili. Mi rendo conto di essere
stato un po' duro, forse anche eccessivo nella mia analisi. Magari la causa va
ricercata nella grande aspettativa che riponevo in questo romanzo. Mi scuso fin
d'ora quindi per la ruvidezza di alcuni miei giudizi. Ma sono sinceri e onesti.
Purtroppo ho riscontrato, mi duole dirlo, più ombre che luci. Devo anche
sottolineare che la versione ebook da me letta contiene diversi refusi, ed
anche questo forse ha contribuito a rendere meno fluida la lettura. Sono certo
che ritroverò presto l'autore, che avevo tanto apprezzato, al livello che gli è
proprio ed anche per questo continuerò a seguirlo con interesse. Un
piccolo incidente di percorso che non inficia assolutamente il mio giudizio
sull’autore che rimane più che positivo.
valutazione: più che sufficiente
genere: 1giallo
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