CATTOLICA CRIME M. Ori
Cattolica crime è il titolo del romanzo con cui il suo
autore, Marco Ori, ha chiamato la seconda avventura dell'improbabile banda di
rapinatori che organizza i suoi “raid” lungo il litorale adriatico. Ritroviamo
Arrigo, Mac, e Ruperto sempre alle prese con la difficoltà di ogni giorno per sbarcare il
lunario. Dopo le disavventure raccontate in Adriatica crime Arrigo è
ritornato a vivere dai genitori, max ad accudire la prozia malata di Alzheimer
e Ruperto ad abitare nella sua fatiscente e puzzolente roulotte. Tutti e tre ad
un certo punto si ritroveranno nella grave condizione di trovare: chi un tetto
dove dormire, come Arrigo che viene sbattuto fuori casa dai genitori a causa
della sua indolenza e pigrizia; chi dei soldi, come Ruperto che deve restituiirli
al boss mafioso di quartiere; chi la dignità perduta, come Mac che si fa
mantenere dalla prozia malata ma titolare di ben due pensioni ed è incapace di
dare qualche sicurezza alla fidanzata, che gli chiede di crescere e
responsabilizzarsi. L'unica soluzione che trovano, quella più
pratica, che non li obbliga a compiere faticosi lavori è quella di portare a
termine una bella rapina. Questa volta proveranno a fare ognuno di testa loro,
dopo che Ruperto ha tentato inutilmente di riunirsi ai vecchi compagni. Si
ritroveranno però paradossalmente ancora assieme, uniti dallo stesso obbiettivo
da rapinare. Ma questa
volta non sarà una banca e
neppure un esercizio commerciale, i nostri eroi voleranno molto più in
alto....Marco Ori ripropone in questo romanzo, molto divertente, il trio di
squinternati personaggi che tanto avevano riscosso successo quando furono
presentati per la prima volta nel suo precedente lavoro, e cioè
Adriatica crime. In quella storia ispiratore delle loro azioni era un libro, in
questa la spinta ad agire la danno le stelle e le previsioni dell'oroscopo, il
sermone di un prete ed alcuni passi della bibbia. E’ passato un po’ di tempo dall'ultimo goffo
tentativo di dare una svolta alla loro vita, compiendo la rapina del secolo, ma
i tre anti eroi per antonomasia sono di nuovo in pista, spinti dalla loro
stentata esistenza e dalla voglia di dare una svolta alla loro perenne mancanza
di soldi e, per Ruperto, ad una vita piatta e monotona. Il risultato è un
romanzo forse anche migliore del precedente, più solido con una storia più
articolata, ed un maggior numero di personaggi, con però le consuete coincidenze
e le combinazioni fortuite e paradossali che hanno caratterizzato anche la
prima vicenda. Pronti via e cominciano i fuochi d’artificio, all’inizio infatti
i nostri si trovano alle prese con la presenza di un prete venuto a casa loro per
benedirla. Partono da qui una sarabanda di situazioni divertenti ed esilaranti.
Con la conferma della simpatia e dell'ironia dei dialoghi, del
divertimento e dei sorrisi convinti che strappano i nostri sprovvedutissimi
rapinatori. Un finale meno amaro ma forse più risolutivo del precedente.
Aspettiamo e
vediamo se l'autore ci riserverà
altre storie con Arrigo Mac e Ruperto, per ora complimenti per questo
riuscitissimo secondo romanzo.
Valutazione: buono
genere: 1giallo
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