giovedì 15 ottobre 2020

LA QUARTA DIMENSIONE DEL TEMPO

 



LA QUARTA DIMENSIONE DEL TEMPO I. Mainardi

Il romanzo scritto da Ilaria Mainardi, pisana e grande appassionata di cinema, e pubblicato dalla casa editrice Les flaneurs, ha per protagonista James Murray un cinquantenne che vive a New York ma è originario dell’Irlanda. Fa il pubblicitario e, pur essendo un uomo ormai realizzato e soddisfatto, ha, in origine, un passato difficile. Più di 30 anni prima infatti, appena 18 enne, era scappato da casa e da una madre, Lucinda, diventata ormai ingestibile. L’amatissimo padre, Peter, era morto quando James aveva 11 anni. A New York si è ricostruito un’esistenza sulle macerie della sua adolescenza ma ora un ritrovamento fortuito, compiuto nella soffitta della sua ex abitazione dai ragazzi che la ora la occupano, lo fa ripiombare in quel doloroso passato. L’oggetto ritrovato è infatti una lettera scritta e inviatagli dalla madre 27 anni prima, forse desiderosa d’avere notizie di quel figlio col quale ha sempre avuto un rapporto molto complicato. La sua prima reazione e di totale rifiuto a qualsiasi ipotesi di riconciliazione. Non conosceva l’esistenza di quella lettera, non sa perché si trovasse là, dimenticata in un angolo, e non ha intenzione di ricostruirne la storia. Ma l’opera di convincimento del suo amico fraterno Gavin è asfissiante. La sua volontà è quella di accompagnarlo nei luoghi della sua infanzia fino a farlo ritornare nella casa da cui e partito. Rivedere la madre è capire se esiste la possibilità di riconciliarsi. Alla fine James cede e accetta. Il viaggio è una vera avventura. Incontri, intoppi, situazioni complicate. Una girandola di momenti divertenti e di grande sconforto accompagnano la trasferta in Missouri. Un romanzo dai mille risvolti e dalle mille sfaccettature. Contiene pagine indimenticabili, con dialoghi e personaggi che strappano più di un sorriso, più di una profonda riflessione. Un racconto che alterna vicende ironiche ad altre di grande delicatezza. Un romanzo che l’autrice, grande amante della settima arte, “gira” sapientemente un po’ a colori ed un po’ in bianco e nero. Rende protagonista della sua storia un uomo normale pervaso da paure e desideri contrastanti. In cuor suo vorrebbe un incontro con la madre ma prova ancora tanto rancore. Molti i personaggi che incontra nel suo viaggio. Alcuni indimenticabili, ed ai quali ci si affeziona immediatamente.  Come Pablo, come Clara. Un romanzo che racconta anche di una amicizia assoluta, fortissima tra il protagonista e Gavin. Uno libro senza pause che procede spedito, sempre interessante sempre coinvolgente. Un romanzo con una ambientazione americana che ne caratterizza le pagine e le descrizioni ma che avrei visto benissimo anche trasportato nel nostro territorio. Anzi credo che non avrebbe perso nulla del suo forte impatto emotivo. Complimenti all’autrice. Consigliato.

valutazione: buono

genere: 6narrativa


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