IMPACT FACTOR A. Finocchiaro
Impact factor è il titolo del romanzo thriller scritto da
Antonino Finocchiaro, appena uscito e pubblicato in proprio su Amazon. Un
romanzo piuttosto originale con protagonista la città di Catania e la sua
università. Un vero e proprio protagonista all’interno del romanzo non c’è.
Sono tanti i personaggi “principali” del racconto e questo, a parer mio, è uno
dei tanti pregi del libro scritto dall’autore siciliano. La vicenda si può riassumere
così: una mattina il prof. Barberini recandosi al lavoro in università si
accorge che qualcosa stona tra l’erba del giardinetto antistante l’ingresso del
dipartimento di farmacologia. Avvicinandosi si accorge che li giace il corpo di
un ragazzo che conosce bene, Angelo Li Volti, riesce a dare l’allarme ma il suo
cuore non regge oltre e muore anche lui, di infarto. La morte del Li Volti viene
sbrigativamente considerata un suicidio. Anche se motivi per un gesto simile
sembrano non essercene. Eppure non si effettua neppure l’autopsia e la tragedia
viene cosi archiviata. Ma, e qui entra in scena un personaggio chiave della
storia, l’agente scelto Roberto De Stefano, il primo che è accorso sul luogo
dell’incidente con l’auto di pattuglia, non ci vede chiaro. Il suo superiore,
il commissario Salsano, ha archiviato il caso, ma lui non vuole arrendersi.
Comincia a chiedere in giro, a fare ricerche personali, aiutato dal secondo
personaggio fondamentale del romanzo, Gioele Croci, anche lui, come Li Volti,
un dottorando in farmacologia del quale era molto amico. Non mancano in questa
vicenda due giovani figure femminili, Stefania e Rosaria, che si riveleranno
importantissime per la soluzione del caso. Alla fine la verità verrà a galla,
ma sarà una verità amara e difficile da digerire. Un romanzo che io, lo dico
subito, ho apprezzato moltissimo. Per una numerosa serie di motivi.
Innanzitutto l’ambientazione. La città di Catania non è usuale vederla come
protagonista di un romanzo. Qui lo è assolutamente, lo si avverte chiaramente, soprattutto
grazie all’autore che la descrive in modo mirabile, con le sue bellezze e le
sue contraddizioni. Le parti in dialetto sono minime, assolutamente funzionali
al racconto e non disturbano anzi arricchiscono i vari dialoghi. Poi il
protagonista non è il solito commissario piacione, tombeur des femmes e soprattutto
non ci sono inutili e pruriginose implicazioni sessuali tra i protagonisti. Altro
pregio, non da poco, da sottolineare. L’agente è un personaggio particolare è
vero, ed ha passato dei guai per la sua aggressività verso i criminali. Ma la
sua figura non è quella inverosimile del super eroe che tutto può, non compie
inseguimenti e performance improbabili ma si comporta come un “semplice” agente
scrupoloso e desideroso, semplicemente, di ottenere giustizia nei confronti di
un ragazzo troppo presto considerato un semplice arrivista. La scrittura è
curata ed il racconto scivola via veloce. La storia è assolutamente plausibile
anzi direi che purtroppo sono fatti che si ripetono troppo spesso nei nostri
atenei. Qui vengono raccontati da una persona che, essendo un biologo, conosce
bene queste situazioni per averle vissute, forse, anche in prima persona. Descrive
a ragion veduta il mondo dell’università ed i suoi problemi grandi e piccoli
che gli gravitano intorno, primo fra tutti quelli del nepotismo e del baronato.
Un romanzo anche di denuncia, avvincente e coinvolgente. Complimenti all’autore.
Spero vivamente che la storia del Circulus Intelligenti Pauca non si esaurisca
qui.
valutazione: buono
genere: thriller
Nessun commento:
Posta un commento