L'ALTRA META' DELLA NOTTE F. Mundadori
L'altra metà della notte è un romanzo scritto da Fabio
Mundadori nel 2016 e dedicato a tutti i sopravvissuti dell'attentato
terroristico che il 2 agosto 1980 uccise alla stazione di Bologna 85 persone.
In occasione dei 40 anni dalla tragedia viene riproposto dopo un leggero
maquillage dalla casa editrice Bacchilega. Il romanzo è condotto su due piani
temporali: il primo, è quello che ripercorre, in forma romanzata, il giorno
della strage e che mette all'interno della stazione molti dei personaggi del
libro. Il secondo è quello nel quale ritroviamo gli stessi personaggi molti
anni dopo. Tutti sono alle prese con eventi post traumatici. Il personaggio
principale è il commissario Cesare Naldi. Anche lui era presente alla stazione
il giorno dell'attentato ma ne uscì fortunatamente illeso. Anch'egli come gli
altri pero subì conseguenze psicologiche che si ripercuotono ancora nel
presente. Naldi viene chiamato nel cuore della notte perché, a causa di un'auto
uscita di strada e finita in un campo, viene ritrovato il corpo senza vita di
Anna Serra, una ragazza scomparsa da casa qualche giorno prima. Il corpo della
donna sembra sia stato straziato da una bomba anti uomo. Uno dei tanti
residuati bellici della seconda guerra mondiale che sono ancora presenti in
quella zona, nella quale passava la linea gotica. La ragazza ha una storia
molto drammatica alle spalle. Purtroppo era presente anche lei nella stazione di
Bologna quel maledetto giorno che pose fine alla vita di suo papà, che lei
accompagnava per fare gli ultimi acquisti in vista della partenza per le
vacanze. Da quel giorno soffre di crisi ricorrenti che si acuiscono con
l'avvicinarsi della data del giorno della tragedia. Si ammutolisce, gli
compaiono strane eruzioni cutanee che, per la vergogna, la inducono a sparire
per alcuni giorni, ricomparendo quando il fenomeno è terminato. Questa volta
però ha compiuto un percorso che per sua sfortuna la portata incontro alla
morte. Il commissario Naldi, cercando di ricostruire la dinamica
dell'incidente, comincia a nutrire qualche dubbio sulle ipotesi fatte nei primi
momenti del ritrovamento e comincia ad indagare. Durante le indagini si
susseguono una serie di "strani" suicidi e di omicidi che sembrano
tutti collegati alla morte della ragazza. Il mistero diventa così sempre più
fitto. La soluzione del caso sarà assai complicata da trovare e porterà con sé
dolorosi e drammatici strascichi. Finale sorprendente e non banale. Molti altri
sono i personaggi importanti che animano il romanzo su tutti l'agente Cristina
Colombo e il conduttore tv Roberto Fabbri. Il libro scritto da Mundadori come
detto è dedicato a tutti i sopravvissuti di quel vile attentato. L'autore scrive
una storia assolutamente credibile e molto coinvolgente. Lo fa attraverso una
scrittura che cattura imprimendo un ritmo sostenuto alle varie “sequenze” del
romanzo. Una vicenda drammatica, tesa, con molti colpi di scena. Un romanzo
molto godibile, ben costruito e con personaggi ben caratterizzati anche se
riporta alla memoria una pagina drammatica della nostra storia. Un libro
assolutamente da leggere ed un autore da seguire. Una strage che,
giudiziariamente parlando, ha avuto la sua parola fine, con la sentenza
definitiva, moltissimi anni dopo l'attentato. Una strage che, ancora adesso a
40 anni di distanza, come racconta il libro, fa sentire le sue conseguenze
sulle persone sopravvissute che hanno vissuto quel disastro. L'iter giudiziario
ha subito depistaggi, false piste, e sentenze, nei vari gradi di giudizio,
sempre molto controverse, che comunque alla fine sembrano aver individuato gli
esecutori materiali dell'attentato ma che non sono riuscite a dare, e
probabilmente mai lo faranno, i nomi dei veri mandanti. Leggere questo romanzo
mi ha dato l'opportunità di scoprire un autore che non conoscevo. Che per
fortuna ho recuperato e che continuerò certamente ad approfondire.
valutazione: buono
genere: thriller
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