mercoledì 15 aprile 2020

IL BAMBINO CHE DISEGNAVA LE ANIME




Il bambino che disegnava le anime di [Tommaso Pagano]

IL BAMBINO CHE DISEGNAVA LE ANIME T. Pagano
Il bambino che disegnava le anime è primo romanzo giallo scritto da Tommaso Pagano genovese, sostituto procuratore a Siracusa. Edito da Solferino ed uscito all’inizio del 2020. Il romanzo ha come protagonista principale Zeno Schirripa dimessosi due anni prima dalla polizia stufo di quell’ambiente per diventare insegnante a tempo pieno. Vincenzo Serra è stato nominato commissario al suo posto ed ora si trova alle prese con un caso piuttosto complicato. L’omicidio di un dirigente di un termovalorizzatore molto discusso e da diverso tempo sotto la lente di cittadini e questura perchè sospettato di inquinamento atmosferico anche se in realtà nulla di irregolare è ancora stato trovato. Ora quella misteriosa morte getta ancora più ombre su quel sito. Serra spera di ricevere un aiuto da Schirripa anche se è ufficialmente fuori dai giochi.  Lui conosce bene il suo predecessore, il suo fiuto e la sua capacita investigativa e cerca di coinvolgerlo nelle indagini ma Schirripa è contrario tanto più che i suoi pensieri sono al momento assorbiti dal capire come mai un suo allievo sono settimane che non si presenta in aula e nessuno sembra preoccuparsene. Indagando fra le amicizie e fra le attività del giovane, Schirripa, scopre che si è spesso battuto nella denuncia della Natural Power partecipando attivamente a manifestazioni cittadine contro l’inceneritore e che fa parte di un gruppo che promuove azioni per la salvaguardia dell’ambiente. A questo punto si convince che la sua sparizione potrebbe essere correlata all’omicidio del manager della ditta quindi a suo modo entra a far parte del gruppo investigativo che indaga. In questo romanzo di cose ne succedono parecchie è quello appena raccontato non è che l’inizio del libro. Verremo a conoscenza di un gran numero di personaggi alcuni molto singolari. Il finale del romanzo è pieno di sorprese e colpi di scena ed anche all’interno della storia la suspense non manca. Un buon giallo ben costruito ed anche divertente nelle gag che vedono protagonista Schirripa. Io personalmente però l’ho trovato poco emozionante ad esclusione della parte finale, molto coinvolgente. La considero una storia un po’ debole, un po’ priva di pathos. Il mio rimane un giudizio molto personale ed in questo caso il rispetto del mio assunto che dice che uno scrittore dovrebbe sempre scrivere di cose o di ambienti che conosce bene per rendere il proprio romanzo più coinvolgente non ha trovato conferma. Il titolo del libro a posteriori poi, dopo averlo letto, lo trovo un po’ forviante.
valutazione: più che discreto
Genere: giallo

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