I RAGAZZI DEL CORO D. Sesti
Appena terminato di leggere I ragazzi del coro. Ho letto
questo romanzo grazie ad un suggerimento. Non ci è voluto molto a convincermi
in realtà, semplicemente nel mare dei libri che vengono pubblicati questo romanzo
non aveva attirato immediatamente la mia attenzione. Ad un secondo sguardo la
sinossi mi ha in effetti incuriosito ed ho deciso di leggerlo. I ragazzi del
coro ed è un giallo…musicale come ama definirlo il suo autore, Daniele Sesti,
pubblicato da L’erudita. E’ un romanzo piuttosto originale per gli argomenti
trattati ma non per la struttura del giallo che richiama le dinamiche del
romanzo di Agatha Christie, 10 piccoli indiani. In questo giallo i protagonisti
sono i componenti di un coro romano, il Vox populi, che organizzano uno stage di
studio di una settimana che ha come argomento il madrigale. L’hotel si trova
sui monti del Cimino, il programma prevede lezioni con importanti docenti su
canto, tecnica musicale e storia della musica. Tutti gli invitati arrivano
all’hotel, docenti e componenti del coro prendono possesso delle rispettive
camere ma in quegli stessi momenti viene scoperto un cadavere nel giardino
dell’albergo, è uno degli insegnanti che avrebbe dovuto tenere delle lezioni
durante il soggiorno. Non sarà che il primo di una serie e proprio come in 10
piccoli indiani gli omicidi si susseguono. Ma chi ha interesse ad assassinare
tutte queste persone? E perché? Un libro divertente ed originale soprattutto
per l’argomento trattato. Scritto in maniera ineccepibile con linguaggio sempre
appropriato e con descrizioni precise ed incisive. La musica, pop e quella più
colta, la fa da padrone in questo romanzo dove l’assassino lascia dietro di sé
indizi…musicali da decifrare. Una delle pecche, per i meno esperti di musica
come me, sono proprio le numerose descrizioni fin troppo tecniche delle varie
opere che vengono citate nel libro. Sono fatte benissimo ma rallentano un po’
il ritmo della vicenda in più il lato investigativo e di deduzione del colpevole
è a parer mio poco curato. Vengono così a mancare la suspense e i colpi di
scena che di solito regalano le indagini. Un giallo che vuole essere prima di
tutto un omaggio al mondo della musica che però trascura un po’ il suo lato
emozionale. Un’opera prima comunque incoraggiante che l’autore, componente egli
stesso da trent’anni di un coro, ha voluto scrivere in omaggio all’ambiente che
lui frequenta da cosi tanto tempo descrivendone con passione le dinamiche che
si sviluppano al suo interno.
valutazione: più che discreto
genere: giallo
Nessun commento:
Posta un commento