martedì 14 gennaio 2020

OMICIDIO IN RETE



OMICIDIO IN RETE G. Repetto
Appena terminato di leggere il romanzo thriller Omicidio in rete di Gianluigi Repetto. Dopo un lungo e piacevole excursus in vari generi letterari torno nella mia confort zone per eccellenza, il thriller. Lo faccio con un libro molto ben fatto di un autore che è al suo secondo romanzo thriller il primo, Troppo bella per me, lo aveva pubblicato nel 2017 con la casa editrice Punto a capo, quest'ultimo è stato invece auto pubblicato. La protagonista principale del romanzo è il commissario Sara Sassi che presta servizio nella questura di Alessandria. Alessandria, che è anche la città natale dell’autore, che qui viene descritta in maniera precisa e appassionata diventando anche lei una protagonista del racconto. Numerosa e variegata la squadra messa insieme per cercare di catturare un assassino che si cela tra le maglie del dark web. C’è l’agente Davico, il sovraintendente De Zoe, l’ispettrice Cantamessa e il vice questore Ghio. Oltre al pubblico ministero Barbara Bonissone. Tutti perfettamente integrati e funzionali alla trama; con più di uno si simpatizza e tutti hanno un ruolo importante nel racconto. Un ruolo fondamentale nella vicenda è ricoperto anche da Mimmo l’infermiere che coadiuva il medico legale nelle autopsie e che sarà di grande aiuto al commissario. La Sassi porterà avanti tenacemente le indagini, anche contro chi la giudicherà inadeguata per quel ruolo. Correndo lei stessa gravi pericoli riuscirà ad assicurare alla giustizia un insidioso e insospettabile assassino. Complimenti all’autore; ancora una volta, tra le pieghe dei libri auto pubblicati, ho scovato un ottimo scrittore. Una volta di più la prova chiara che molti talenti sono ignorati dal grande pubblico forse a causa di preconcetti (autopubblicazione) o forse solo perché legge soprattutto ciò che gli viene “imposto” dalle case editrici più conosciute credendo di andare sul sicuro. Un thriller con protagonisti “veri” senza super uomini o super donne neppure figurini da sfilata machi o femme fatale ma persone normali a partire dal commissario (orecchie a sventola, naso importante, corpo androgino) e dai suoi collaboratori chi in leggero sovrappeso chi con un carattere burbero. Un romanzo senza alchimie improbabili o soluzioni cervellotiche ma normale investigazione intuizioni plausibili un racconto coerente con sorprese e suspense nelle giuste dosi. Scrittura che regala al romanzo un ritmo sostenuto e la necessità di continuare a leggere per sapere come evolve la storia. Omicidi efferati e descrizioni incisive completano il quadro. Il finale? Bellissimo, io adoro questi finali. Cinico, duro, senza sconti per nessuno. Ma con la porta aperta su un futuro possibile. Complimenti a Gianluigi Repetto che continuerò a seguire con molto interesse.
valutazione: più che buono
genere: thriller






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