OMICIDIO IN RETE G. Repetto
Appena terminato di leggere il romanzo thriller Omicidio in
rete di Gianluigi Repetto. Dopo un lungo e piacevole excursus in vari
generi letterari torno nella mia confort zone per eccellenza, il thriller. Lo
faccio con un libro molto ben fatto di un autore che è al suo secondo
romanzo thriller il primo, Troppo bella per me, lo aveva pubblicato nel 2017
con la casa editrice Punto a capo, quest'ultimo è stato invece auto pubblicato.
La protagonista principale del romanzo è il commissario Sara Sassi che presta
servizio nella questura di Alessandria. Alessandria, che è anche la città natale
dell’autore, che qui viene descritta in maniera precisa e appassionata
diventando anche lei una protagonista del racconto. Numerosa e variegata la
squadra messa insieme per cercare di catturare un assassino che si cela tra le
maglie del dark web. C’è l’agente Davico, il sovraintendente De Zoe, l’ispettrice
Cantamessa e il vice questore Ghio. Oltre al pubblico ministero Barbara
Bonissone. Tutti perfettamente integrati e funzionali alla trama; con più di
uno si simpatizza e tutti hanno un ruolo importante nel racconto. Un ruolo
fondamentale nella vicenda è ricoperto anche da Mimmo l’infermiere che coadiuva
il medico legale nelle autopsie e che sarà di grande aiuto al commissario. La
Sassi porterà avanti tenacemente le indagini, anche contro chi la giudicherà
inadeguata per quel ruolo. Correndo lei stessa gravi pericoli riuscirà ad
assicurare alla giustizia un insidioso e insospettabile assassino. Complimenti
all’autore; ancora una volta, tra le pieghe dei libri auto pubblicati, ho
scovato un ottimo scrittore. Una volta di più la prova chiara che molti talenti
sono ignorati dal grande pubblico forse a causa di preconcetti
(autopubblicazione) o forse solo perché legge soprattutto ciò che gli viene “imposto”
dalle case editrici più conosciute credendo di andare sul sicuro. Un thriller
con protagonisti “veri” senza super uomini o super donne neppure figurini da sfilata
machi o femme fatale ma persone normali a partire dal commissario (orecchie a
sventola, naso importante, corpo androgino) e dai suoi collaboratori chi in
leggero sovrappeso chi con un carattere burbero. Un romanzo senza alchimie
improbabili o soluzioni cervellotiche ma normale investigazione intuizioni
plausibili un racconto coerente con sorprese e suspense nelle giuste dosi. Scrittura
che regala al romanzo un ritmo sostenuto e la necessità di continuare a leggere
per sapere come evolve la storia. Omicidi efferati e descrizioni incisive
completano il quadro. Il finale? Bellissimo, io adoro questi finali. Cinico,
duro, senza sconti per nessuno. Ma con la porta aperta su un futuro possibile.
Complimenti a Gianluigi Repetto che continuerò a seguire con molto interesse.
valutazione: più che buono
genere: thriller
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