L'ANNO IN CUI IMPARAI A LEGGERE M. Marsullo
Chiudo il 2019 con due letture con protagonisti i bambini e
le loro storie dolci e amare. Natale è la loro festa per antonomasia ed allora
avanti con due libri con loro protagonisti. Il primo che ho letto è stato scritto
da Marco Marsullo, giovane e prolifico autore napoletano, e si intitola L'anno
in cui imparai a leggere. Un autore che non conoscevo e che ho imparato ad
apprezzare man mano che leggevo questo suo ultimo libro pubblicato da Einaudi.
Un autore che coniuga bene ironia e sentimenti. Un libro perfetto per il
periodo natalizio. Un romanzo che ha come protagonisti oltre a Lorenzo (il
bambino) anche Niccolò e André ma anche Simona e Peppino insomma una galleria
di personaggi descritti bene e tratteggiati alla perfezione nelle loro emozioni.
Un libro che fa pensare, strappa più di un sorriso e nel finale anche qualche
lacrima. Un romanzo malinconico ma pieno di vita, di energia. Un libro però che
per un disincantato cinico come me ha fin troppo miele e situazioni troppo
accomodanti per essere reali. Ma ha il grosso merito di parlare di rispetto e
di affetto da una angolatura originale, non banale. Ribadendo una volta di più
che della ingenuità dei bambini, della loro curiosità, del loro disincanto dovremmo
mantenere memoria per vivere con più leggerezza. La storia ha per protagonista
Lorenzo, 4 anni, figlio di Simona che lo ha allevato annullandosi
ed accantonando tutte le sue aspirazioni per dedicarsi anima e corpo a
lui. Simona incontra Niccolò un giovane e promettente scrittore; si fidanzano, ma
il sacro fuoco della recitazione che ha sempre affascinato Simona ha il
sopravvento dopo tanto tempo passato a pensare agli altri ha deciso che è giunto
il momento di assecondare la sua passione e parte in tournée con una compagnia
teatrale per un breve tour affidando temporaneamente il bambino al suo ragazzo.
Da quel momento la vita di Niccolò cambierà. Forse per sempre. Mentre lui non
immagina neppure lontanamente cosa lo aspetta. Sa solo che non ha mai avuto a
che fare con un bambino, che per di più lo ignora, ma che per amore di Simona
si è visto “costretto” ad accettare. Un libro coinvolgente che racconta come
una famiglia non può avere una sola definizione, famiglia è dove c'è amore
qualunque sia la sua composizione. Un romanzo che ho apprezzato e che consiglio
comunque anche se le situazioni da mulino bianco sono, forse, troppe.
valutazione: buono
genere: narrativa
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