venerdì 24 ottobre 2025

IL LIBRAIO DI GAZA

 




Il libraio di Gaza - Rachid Benzine -

recensione a cura di Francesca Tornabene

 

Ogni volta è così, mi aggiro come un animale selvaggio che fiuta la sua preda. Tra gli scaffali sfoglio libri, li annuso, li cattura.

Affamata di quel sapere, di storie, di rifugio, di nuove avventure, di specchi che riflettano quella luce che alberga in ognuno di noi.

Gaza. La mia nuova destinazione.

Un senso di impotenza difronte alla guerra mi suggerisce di lasciare il libro.

Ma quel titolo, la copertina, le prime pagine mi conquistano tanto da finirlo in meno di cinque giorni.

È stato un pugno nello stomaco lungo 141 pagine. Un'emozione strozzata infondo all'anima.

Ma nonostante ciò, avrei voluto fotografare ogni pagina di questo straordinario viaggio e regalare al vento la mia speranza.

Una rivolta sorda contro l'assurdità del mondo.

Una resistenza costante che vuole esprimere un'unica parola. La più rivoluzionaria: PACE!

Questo libro è pura poesia parla della forza delle parole, dell'urgenza di raccontare storie, della necessità di non dimenticare.

I suoi versi hanno trovato rifugio tra i miei pensieri ridisegnando i sogni, le fantasie e persino i silenzi e i gesti quotidiani.

Sono stata divorata dal dolore e dalla profondità di questo romanzo politico.

Persa tra le macerie e la bellezza desolante di Gaza e nella dimensione umana del conflitto israelo - palestinese.

Mi sono innamorata perdutamente di Nabil, della sua famiglia arabo cristiana e di tutti i libri che hanno segnato la sua esistenza.

Lui, un prigioniero consenziente che ha perso tutto, ma non la speranza.

C'è una frase che ancora risuona come un bombardamento silenzioso.

"Non ho perdonato, ma so che esistono dei giusti. Che la pace impossibile è il dolore condiviso dei giusti da entrambe le parti".

È attraverso la lettura che il suo pensiero rimane libero e resiste alla vendetta e alla collera.

Nei libri, la chiave che permette di far prevalere la misericordia sull'ira!

Ma ciò non basta. Quel sapere, lui vuole diffonderlo.

Ed è per questo che Nabil regala libri, per contrastare la disumanizzazione, la ferocia e l'assurdità della guerra.

Io ho riletto ogni frase sottolineata e fotografata quasi fossero messaggi in codice inviati dall'universo.

Ho appuntato i libri, gli scrittori, i poeti citati da Nabil.

Mentre torno a casa mi rendo conto che quel senso di impotenza difronte alla guerra era solo un pensiero instillato da altri.

Perché in realtà anche una goccia nell'oceano può essere tutto per chi ne beneficia.


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2025

 


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